Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIACOMO DI TARSIA
- 1499 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1482 | Venezia | Ferrara Milano | Emilia | ||
1483 | Lombardia | Alla difesa di Crema. | |||
1484 | |||||
Gen. | Lombardia | E’ catturato con Bernardino degli Ugoni dagli sforzeschi mentre sta scortando alcuni mercanti che conducono un carico dolio a Crema. Viene liberato solamente nel maggio seguente. | |||
1494 | |||||
Estate | 200 fanti | Romagna | Di presidio a Ravenna. Controlla con i suoi uomini i confini del veneziano. | ||
1495 | |||||
Mag. | Romagna | Viene inviato a Cesena con 200 cavalli per soccorrervi il legato pontificio in difficoltà nel fronteggiare le lotte di fazione che dilaniano la città tra i Martinelli ed i Tiberti. | |||
Sett. | Venezia | Francia | Piemonte | All’assedio di Novara alla testa di alcuni provvigionati. | |
Nov. | Venezia | Forlì | Romagna | Affianca il provveditore Bernardo Contarini nel ravennate; recupera Castelnuovo di cui si è impadronita in precedenza la signora di Forlì Caterina Riario. I contadini che ne sono alla difesa, nonostante una rissa che sorge tra i suoi soldati e quelli di Antonio Fabbri, si arrendono a patti senza combattere. | |
1496 | |||||
Mag. | 120 fanti | Romagna | A Ravenna. | ||
Lug. | Venezia | Firenze | Toscana | Raduna a Pisa 100 provvigionati per affrontare i fiorentini. | |
Dic. | Toscana | Viene catturato durante una scorreria a Sovana. Presto è liberato. | |||
1497 | |||||
Sett. | Toscana | Ritorna in Toscana in soccorso dei pisani. | |||
1498 | |||||
Apr. | Toscana | Si trova alla difesa di Vicopisano dove con Francesco da Marano respinge un attacco portato da Carlo da Cremona. Il condottiero avversario che viene catturato; tra i fiorentini vi sono 30 feriti. | |||
Mag. | Toscana | Segue Marco da Martinengo verso San Vincenzo e Campiglia Marittima per proteggervi le incursioni degli stradiotti; è presente alla battaglia di San Regolo ove è sconfitto Ranuccio da Marciano. Lo scontro termina con l’uccisione tra i fiorentini di molti fanti e di 70 lance. | |||
Lug. | Toscana | L’esercito avversario si ingrossa sempre più. Come conseguenza esce da Vicopisano con Filippo Albanese per trasferirsi a Cascina. | |||
Ago. | Toscana | Con Giacomo Savorgnano ed Antonio Fabbri difende Cascina; si sposta ancora a Vicopisano con il Savorgnano e respinge gli assalti che vi sono portati dai fiorentini. | |||
Sett. | 300 fanti | Toscana | Alla difesa di Pisa. Con 300 fanti sorveglia il borgo di San Marco; si collega con Gorlino Tombesi (800 fanti) e si impossessa sulla Verrucola della chiesa di San Michele; vi fa prigionieri 100 fanti con Ceccone da Barga e si appropria di 80 corazze e di alcuni pezzi di artiglieria. Si ritira alla Verruca e sostiene il Tombesi (1000 fanti) alla conquista del bastione della Dolorosa nei pressi di Pisa. Costretto a ripiegare si accorge che le vie di fuga sono controllate dagli avversari; prosegue nella sua marcia e si mette in salvo anche se ferito ad una gamba da un verrettone. | ||
Ott. | Toscana | Esce da Pisa e perviene a Montopoli in Val d’Arno; fa assalire la località da un lato mentre egli si avvicina dalla parte opposta al momento sprovvista di difensori. I fanti penetrano in Montopoli in Val d’Arno, aprono le porte al resto dei veneziani e mettono a sacco il centro. | |||
Nov. | Toscana | Cerca di impadronirsi sulla foce del Serchio di un brigantino appartenente ad un corsaro; ha il compito dal provveditore Vincenzo Valier di impadronirsi con il Tombesi del bastione di Stagno nei pressi di Livorno. | |||
1499 | |||||
Apr. | Toscana e Veneto | Alla firma della pace tra veneziani e fiorentini abbandona il pisano e raggiunge Venezia per fare presente la situazione generale. Accetta di essere trasferito a Cipro purché gli siano messi a disposizione dei veri fanti e non delle reclute. | |||
Mag. | Venezia | Impero Ottomano | 50 fanti | Veneto e Grecia | Respinge un’offerta di 300 paghe (reclute) e lascia l’Italia con 50 provvigionati. Ha il comando delle fanterie di Cipro ed una provvigione mensile di 25 ducati contro i 30 richiesti. Presenzia alla rassegna dei suoi uomini al Lido di Venezia e salpa. |
Giu. | Grecia | Si ferma a Corfù per difendere l’isola da incursioni dei turchi; spiana tutte le case del borgo per impedire che in caso di assedio i nemici abbiano dei ripari. Sale sulla galea sottile di Francesco Pasqualigo con i suoi provvigionati per dirigersi su Modone: la nave veneziana si scontra con 2 fuste presso capo Ducato. I suoi fanti respingono i turchi; il Tarsia è ferito gravemente al viso da una freccia. Trasportato a Corfù vi muore appena arrivato. E’ sepolto nella località. A novembre la Signoria concederà ai suoi eredi una provvigione di 20 ducati ed una condotta ad un figlio di stanza a Castelleone. |
CITAZIONI
“Valentissimo homo, dil qual la Signoria veneta ne faceva existimatione non picola.” PRIULI
“Capitano d’una compagnia di soldati vecchi.” GIOVIO
“Liberale e fedele.”