GIACOMO DEI ROSSI

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1797
Castello di Felino
Castello di Felino

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIACOMO DEI ROSSI  (Giacomo Palmino) Di Parma.

Figlio di Pietro Maria dei Rossi, fratello di Guido dei Rossi, padre di Cesare dei Rossi, cugino di Guido Torelli.

  • 1495 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1452
Lug.MilanoVeneziaLombardia

E’ sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Abbadia Cerreto: rinchiuso in carcere viene condotto da Giovanni Pollone nel padiglione di Jacopo Piccinino.

Sett.LombardiaRiesce a fuggire nel campo sforzesco.
1454
Sett. ott.100 cavalliEmiliaAl termine del conflitto i 100 cavalli della sua compagnia sono acquartierati nel parmense.
1455
Feb. mag.MilanoComp. venturaEmilia e RomagnaE’ inviato in soccorso dei bolognesi minacciati dalla compagnia di Jacopo Piccinino. Tallona il condottiero in Romagna; si accampa a Solarolo.
1460
Feb.MilanoAngiòSi porta nel regno di Napoli per conto di Francesco Sforza  al fine di sostenervi la causa del re Ferrante d’Aragona contro gli assalti portati dagli angioini.
Lug.AbruzziPrende parte alla battaglia di San Fabiano/ San Flaviano. Nell’occasione si dà alla fuga con tutti i bagagli.
1462Lombardia
1464
………..Emilia Lombardia e RomagnaAmante di Ginevra Terzi, fa uccidere per motivi passionali a Roma il marito, il caposquadra sforzesco Antonio Cattabriga. Per tale fatto viene diseredato dal testamento paterno con il fratello Giovanni; bandito da Parma, si dà alla fuga. Si rifugia inizialmente a Novellara. Scacciato dalla località da Giorgio e Francesco Gonzaga, ripara in Romagna; si arruola nelle compagnie di Sigismondo Pandolfo Malatesta, assoldato a sua volta dai veneziani per combattere i turchi in Morea.
Mag.RomagnaIl duca di Milano Francesco Sforza per punirlo del suo omicidio chiede al signore di Rimini Sigismondo Pandolfo  Malatesta di licenziarlo e di bandirlo dalle sue terre. Giacomo dei Rossi fugge una volta di più dopo avere incassato la prestanza della sua condotta.
1467
Giu.Si propone invano ai veneziani per una condotta.
Sett.EmiliaSi rappacifica con Pietro Paolo Cattabriga, fratello dell’uomo da lui ucciso. I due si stringono la mano, salgono a cavallo e si recano a Torrechiara dove pranzano insieme. Il padre Pietro Maria ottiene la revoca del suo bando. Gli sono restituiti i suoi beni. Negli stessi giorni il padre vuole farlo sposare con Francesca d’Arlino, figlia tredicenne della donna da lui amata, Bianca Pellegrini.
1468
Gen.BolognaEmiliaMilita agli stipendi del signore di Bologna Giovanni Bentivoglio. E’ segnalato in tale città. Con Antonio Trotti ha il comando della guarnigione cittadina.
Ott.EmiliaA Bologna. Prende parte ad un grande torneo indetto per la festa di San Petronio.
1473
Ago.Milano40 lanceLombardiaAgli stipendi del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza.
1476
Giu.BorgognaC. Svizzeri40 lance 40 cavalli leggeri e 100 fantiPiemonte e Francia

Ottenuta licenza dal duca di Milano, passa al servizio del duca di Borgogna Carlo il Temerario. Si trasferisce in Piemonte con la sua compagnia e da qui si sposta in Savoia.

1482
Giu.RossiMilanoEmiliaNonostante i dissapori con il fratello Guido combatte al suo fianco contro gli sforzeschi.
Ago. sett.EmiliaAlla difesa di Felino con Guido Torelli. Alla morte del padre Pietro Maria cattura a Torrechiara il fratello Giovanni favorevole agli avversari.
Nov.VeneziaMilano Ferrara300 cavalliEmilia

E’ condotto dai veneziani; la ferma è stabilita in due anni più uno di rispetto; ha l’ obbligo di guerreggiare in qualsiasi parte d’Italia. Recupera il castello di Basilicagoiano che provvede a fortificare. Si unisce ancora con Guido Torelli.

Dic. EmiliaCon Guido Torelli sorprende alla Torre del Vescovo (Cella) 200 cavalli sforzeschi: molti sono tra gli avversari gli uccisi ed i feriti.
1483
Apr.EmiliaViene lasciato con 600 uomini nel parmense dal fratello Guido.
Giu.EmiliaI ducali conquistano Felino e Torrechiara.
Dic.300 cavalliVeneto

Si reca a Venezia con il fratello Guido al seguito di Roberto da San Severino: gli è data una provvigione ed una condotta di 300 cavalli leggeri. Riceve il denaro per la prestanza e si sposta a Lonigo.

1484
Feb.VeneziaFerrara ChiesaRomagna e VenetoDa Ravenna si reca a Venezia con il fratello Guido. Vengono ammessi entrambi al patriziato veneziano. Giacomo dei Rossi è anche armato cavaliere.
Ago.VenetoA Venezia, sempre con il fratello. Gli uomini della sua compagnia alloggiano nel trevigiano.
1485
Feb.Veneto

Nel vicentino con i suoi uomini. Assiste a Venezia ad una grande giostra organizzata dal San Severino. Il Collegio dei Pregadi decide di donare a lui ed al fratello Guido 500 ducati. Sempre negli stessi giorni presenzia alla cerimonia in cui sono consegnati a Giulio Cesare da Varano il bastone e lo stendardo di governatore generale.

1487VeneziaAustriaTrentinoContrasta a Rovereto le truppe del duca Sigismondo d’Austria.
1495Muore. Sposa Ginevra Terzi.

 CITAZIONI

-“Valoroso Condottiero.” PEZZANA

-Con Antonio Trotti “Amendue nelle armi molto esperti.” GHIRARDACCI

-Con Giacomo di Piacenza, Guido d’Assisi “Perstrenuos milites.” PORCELLIO

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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