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GIACOMO DALLA CROCE Di Padova. Conte palatino.
- 1425 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1390 | |||||
Estate | Milano | Turchia | Milita al servizio del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti. E’ inviato in Turchia per farvi incetta di bestie feroci (pardi) per il diletto della corte: i veneziani sospettano, invece, che il vero scopo sia quello di allacciare un’alleanza del conte di Virtù con gli ottomani. | ||
1394 | |||||
Dic. | Lombardia | Si trova nel castello di Pavia con Ottone da Mandello allo scopo di ratificare il prolungamento del trattato di alleanza con il conte Amedeo di Savoia. | |||
1395 | Milano | Firenze | Toscana | Appoggia il signore di Pisa Jacopo d’Appiano contro i fiorentini. | |
1396 | Toscana | Staziona nel senese con Alberico da Barbiano. | |||
1397 | |||||
Gen. | Toscana | Affianca sempre Alberico da Barbiano in Toscana. | |||
1402 | |||||
Sett. | Liguria | Muore a Milano il duca Gian Galeazzo Visconti. Giacomo dalla Croce è segnalato a Genova. Informa un fiorentino della morte del duca. | |||
Ott. | Veneto | Viene inviato a Venezia con Giovanni da Casate dalla vedova di Gian Galeazzo Visconti per trattare la pace con Francesco Novello da Carrara. | |||
………….. | Emilia | A Bologna. Consiglia il governatore Leonardo Malaspina ad esercitare il suo incarico mediante norme repressive nei confronti della popolazione. | |||
1403 | |||||
Feb. | Veneto | Riceve a Padova, come ambasciatore dei Visconti, Belfiore da Varano, sposa di Giacomo da Carrara: con Giovanni Casati cerca un accordo con il signore di Padova. | |||
Mag. giu. | Milano | Rossi | Veneto ed Emilia | E’ stipulata una pace per la quale Belluno, Feltre e Bassano del Grappa sono assegnate ai carraresi; a giugno il trattato viene denunciato da Jacopo dal Verme e da Francesco Barbavara. Il dalla Croce si reca a Parma con Giovanni da Siena e si sposta alla guardia della città con Franchino Rusca a causa di alcuni tumulti. Vi muta il podestà, il capitano, le guardie alle porte; fa distruggere il castello di Antesica, appartenente a Pietro dei Rossi. I suoi uomini invece di difendere il territorio dai ladri si trasformano essi stessi in briganti. | |
Lug. | Emilia | Assale Felino con Bartolomeo Gonzaga; tocca Caragnano, Corcagnano, Vigatto, Alberi ed altri luoghi controllati dai Rossi: ovunque sono commesse crudeltà, sono fatti trentasei prigionieri e sono razziati quattrocento capi di bestiame. Si trasferisce, quindi, a San Secondo Parmense, a Viarolo ed a Grugno di cui saccheggia il contado. A Parma sono banditi trentasei partigiani dei Rossi e quattro dei da Correggio. A fine mese il dalla Croce con 200 cavalli ed alcuni fanti si porta a Ozzano Taro, Gaiano, Talignano e Fornovo. | |||
Ago. | Milano | Guelfi | Lombardia | Giunge a Brescia. Si collega con Paolo da Lavello, Pietro e Brunoro Gambara, Rolando Pallavicini (400 cavalli e 400 fanti). Lascia Gambara ed assale i guelfi di Asola: la città è colta alla sprovvista nel giorno del mercato ed è data alle fiamme. | |
1404 | |||||
Gen. | Lombardia | Affianca Paolo Savelli (400 cavalli) alla guardia della cittadella di Brescia. Allorché Pietro Gambara attacca i guelfi a Porta Pile, esce dalla fortezza con i ghibellini e mette a sacco la città. | |||
Mag. | Lombardia | Con Jacopo dal Verme e Bertolino di Zambuono contribuisce a reprimere in Milano un tumulto suscitato dai guelfi contro i ghibellini. Con questi ultimi incalza le truppe di Ottone Rusca, che hanno occupato Porta Nuova, e le costringe alla fuga dopo un combattimento di otto ore. | |||
…………. | Milano | Padova | Lombardia | Affronta i carraresi con Jacopo dal Verme, Galeazzo da Mantova ed Ottobono Terzi. | |
Sett. | Lombardia | Con 1000 fanti e 500 cavalli si muove in appoggio della cittadella di Brescia: i difensori si stanno arrendendo a patti a meno che non ricevano soccorsi entro il termine di otto giorni. Il dalla Croce giunge con gli altri capitani viscontei a Porta San Giovanni dove viene respinto; il Terzi ripiega su Porta Pile, riesce ad entrare nella città con l’aiuto dei ghibellini e può rifornire in tal modo i difensori della la cittadella con vettovaglie ed armi. I carraresi si allontanano di notte da Brescia dopo due giorni. | |||
1421 | Napoli | Re d’Aragona | Calabria | Affianca Francesco Sforza in Calabria nel suo tentativo di organizzare il partito angioino ad danni degli aragonesi. | |
1425 | Muore. |
CITAZIONI
-“Homo molto bestiale et pazo.” CORPUS CHRONIC. BONOMIENSUM
-“Huomo temerario e bestiale.” VIZANI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia