Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1686 GIACOMO DA SALERNO (Giacomazzo da Salerno, Giacomo Guarna) Di Salerno. Signore di Castelnuovo Fogliani, Lusurasco, Bagnolo, Saliceto di Chiaravalle e Noceto.
- 1455 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1440 | |||||
Mag. | Sforza | Napoli | Puglia | Milita al servizio di Francesco Sforza. E’ segnalato a Troia per cercare di conservare la città ed il territorio finitimo sotto il controllo dello Sforza e di Renato d’Angiò. | |
1441 | |||||
Nov. | Marche | E’ inviato allo Sforza da Renato d’Angiò. | |||
Dic. | Puglia | Viene infeudato in Capitanata di Ghisimo e di San Quirico. | |||
Dic. | Puglia | Viene infeudato in Capitanata di Ghisimo e di San Quirico. | |||
1444 | |||||
Gen. | Sforza | E’ sempre agli stipendi dello Sforza. Si stabilisce a Cremona dove ottiene in dono alcuni beni appartenenti a Gabrino Fondulo. Si integra in modo rapido nella società locale. | |||
Lug. | Sforza | Milano | Lombardia | Preposto alla guardia di Cremona, assale Bartolomeo Colleoni che ha posto i suoi accampamenti a San Lazzaro: l’avversario è respinto con la perdita di venti uomini d’arme e la cattura di 9 cavalli e 140 fanti. | |
1445 | |||||
Apr. | Lombardia | Chiede allo Sforza la facoltà di esercitare alcune rappresaglie nei confronti di Beltramo Terzi che, con Giacomo da Caivana, ha compiuto alcune razzie di bestiame nel cremonese e nel parmense. | |||
1446 | |||||
Mag. | Lombardia | Sventa in Cremona le trame organizzate da Rolando Pallavicini e da Francesco Piccinino volte a sollevare la città ai danni dello Sforza con il favore del partito ghibellino. Con l’ausilio di alcuni squadroni veneziani guidati da Angelo Simonetto esce spesso dalle mura ai danni degli avversari che lo assediano. Per le sue felici gesta gli è concessa la cittadinanza della città. | |||
Sett. | Lombardia | Prende parte alla difesa di Vedeseta. A causa del valore dimostrato nell’occasione gli sono donati 100 fiorini. | |||
1447 | |||||
Mar. apr. | Sforza | Venezia | Lombardia | I veneziani minacciano Cremona a seguito del voltafaccia dello Sforza nei confronti della Serenissima. Con il governatore di Cremona Foschino Attendolo Giacomo da Salerno sventa un trattato organizzato dal provveditore veneziano Gerardo Dandolo volto ad aprire le porte cittadine per fare entrare nella città le truppe dell’ Attendolo. | |
Ott. nov. | Milano | Venezia | Emilia e Lombardia | Milita agli stipendi della Repubblica Ambrosiana; affianca lo Sforza all’assedio di Piacenza. Con Manno Barile ritorna alla guardia di Cremona alla notizia che Antonio Ventimiglia sta tagliando un ponte sul Po nei pressi della città. A novembre partecipa all’assalto generale contro Piacenza. Sempre nell’anno gli è riconfermato dallo Sforza il dono di alcuni terreni a Castelleone. | |
1448 | |||||
Gen. | Lombardia | Ricopre l’incarico di governatore di Cremona. Difende la città investita dalla flotta di Andrea Querini; soccorre gli sforzeschi rimasti isolati nel Mezzano mediante un ponte di barche che collega l’isola con la sponda lombarda del Po. I veneziani sono respinti con forti perdite. | |||
Sett. | Lombardia | Dopo la battaglia di Caravaggio precede nel bresciano l’azione di Francesco Sforza. Giunge fino al lago di Garda ed al Mincio. | |||
Ott. | Sforza | Milano | Lombardia | Con il trattato di Rivoltella tra lo Sforza ed i veneziani segue il condottiero nella sua defezione dalla Repubblica Ambrosiana. Occupa la rocca di Maccastorna grazie ad un trattato portato a termine con Ernesto ed Onofrio Bevilacqua; costruisce sul Po un ponte di barche dotato di bastie su entrambe le sponde. Entra con Tommaso Tebaldi alla guardia di Piacenza (600 cavalli). | |
Dic. | Emilia | Appoggia l’azione di Alessandro Sforza ai danni di Parma. | |||
1449 | |||||
Gen. | 600 cavalli | Emilia | E’ inviato in avanscoperta contro Carlo di Campobasso; blocca Jacopo Piccinino che si sta muovendo da Fontanelle; impedisce che i due eserciti si congiungano. Alessandro Sforza può così vincere gli avversari a Felino. Alcuni fautori di Pietro Maria dei Rossi, nel frattempo, aprono una porta di Parma nella quale irrompe un suo caposquadra, il Gaino, che rimane ucciso nel combattimento; nei giorni seguenti gli sforzeschi entrano nella città. | ||
Apr. | Piemonte | E’ segnalato a Novara con Corrado da Fogliano per controllare i movimenti delle truppe del duca Ludovico di Savoia-Acaia. Partecipa alla battaglia di Romagnano Sesia dove, agli ordini di Bartolomeo Colleoni, ha il comando di 1500 cavalli; è pure presente allo scontro di Borgomanero in cui sono uccisi 2000 uomini e catturati altri 1000 con i capitani sabaudi Giacomo di Challant, Giacomo Albornato e Gaspare di Varax. Giacomo da Salerno è determinante soprattutto a Borgomanero dove con Arrigo Zambra e Cristoforo da Salerno sostiene l’urto di 1000 cavalli sabaudi. Gli avversari costituiscono un grande cerchio; Giacomo da Salerno ordina ai suoi fanti di assalire i nemici dalla parte dei recinti sorvegliati dagli arcieri piccardi, dà pure il comando di uccidere anche i soldati sforzeschi e veneziani che eventualmente si diano alla fuga. Ordina una carica di cavalleria ed i suoi uomini sono presto seguiti da quelli del Colleoni e da quelli del Fogliano. Il cerchio sabaudo è rotto e gli avversari si disordinano. | |||
Giu. | Lombardia | Prende parte all’assedio di Vigevano. Conduce le prime trattative che portano i difensori alla resa a patti in modo di evitare il saccheggio della città. | |||
……….. | Lombardia | Alla guardia di Cantù. | |||
1450 | |||||
Gen. | Sforza | Milano Venezia | Lombardia | 7 capisquadra di Jacopo Piccinino (tra i quali Luchino Palmeri, Conticino da Carpi e Gerardo Terzi) contattano lo Sforza e lo informano dei movimenti del loro capitano attorno a Como. Giacomo da Salerno viene allora inviato con 8 squadre di cavalli a catturare Jacopo Piccinino; il Palmeri è però trattenuto mentre i suoi complici non hanno il coraggio di eseguire quanto promesso. Giacomo da Salerno perde ogni speranza e decide di ritornare al campo; Roberto Orsini non è dello stesso parere ed assale i milanesi con molti uomini d’arme sulla strada tra Barlassina e Como. Giovanni Ventimiglia fa numerosi prigionieri; il Salerno con il suo intervento non sa frenare l’ardore dei suoi che iniziano ad inseguire gli avversari: in tali condizioni è inevitabile un capovolgimento delle sorti. Sconfitto, ripara nei castelli vicini. | |
Feb. | Lombardia | Partecipa all’assedio di Milano; da Vimercate blocca la strada ai veneziani, ostacola il vettovagliamento alla città e dà il guasto al territorio. Distaccato con Roberto da San Severino sul Monte di Brianza vi impegna gli avversari con continue scaramucce. Milano si solleva a favore dello Sforza; il condottiero entra nella città ed ha il compito di sorvegliare i movimenti degli avversari. | |||
Mar. | Lombardia | Viene armato cavaliere a Milano da Francesco Sforza. | |||
Lug. | Lombardia | A Lodi. Viene investito dallo Sforza di Castelnuovo Fogliani, Lusurasco, Saliceto Chiaravalle, Terzanigo, Bagnolo, Santacroce e Noceto già appartenenti a Niccolò Terzi. | |||
1452 | |||||
Mag. | Milano | Venezia | Piemonte Lombardia | Combatte sempre per lo Sforza divenuto da due anni duca di Milano. Contrasta nell’ alessandrino Guglielmo di Monferrato. Richiamato in Lombardia respinge nel cremonese Gentile da Leonessa. | |
Giu. | Milano | Venezia | Lombardia | Lascia Quinzano d’Oglio con Bartolomeo Quartero ed il Colleoni: si scontra a Genivolta con Jacopo Piccinino e Tiberto Brandolini, che lo mettono in fuga facilmente. | |
1453 | Lombardia | Riconquista il castello di Covo. | |||
1455 | Muore. Sposa una nipote di Rolando Pallavicini. |
CITAZIONI
-“Huomo eccellente nell’arte della guerra.” CORIO
-“Homo audace.” CAGNOLA
-“Vir quidem et longo belli usu clarus et animo et corporis virtute strenuus.” SIMONETTA
-“Valoroso..capitano.” MANINI
-Con Corrado da Fogliano, Giacomo Nonnato e Tartaglia da Trieste “Veterani singuli milites, nunc vero duces multis bellicis operibus clari.” CORNAZZANO