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GIACOMO DA CORTE Di Pavia.
- 1515 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1487 | |||||
Apr. | Milano | Cantoni Svizzeri | Piemonte | Si trova a Vogogna con Renato da Trivulzio per affrontare gli svizzeri del vescovo di Sion Jodoco di Silenen; alla testa di 50 balestrieri a cavallo, di alcuni uomini d’arme e di vari stradiotti si incammina verso Beura sulla sinistra del Toce. Attraversa il fiume gonfio d’acqua ed assale con il Trivulzio 500 vallesani che sono messi in fuga; entra, quindi, in Domodossola, raduna altri balestrieri e corre a Preglia dove si trovano il Traversa e Zenone da Lavello. Con costoro impegna gli svizzeri finché viene raggiunto anche da Renato da Trivulzio con parte degli uomini d’arme e dei fanti. Si accorge che altri vallesani stanno ritornando dalla val Vigezzo carichi di bottino e che vogliono congiungersi con il resto dei loro compagni al ponte di Crevola: il da Corte prende allora con sé i suoi balestrieri e 25 stradiotti, attraversa nuovamente a guado il Toce e corre verso Trontano per bloccare la marcia ai saccheggiatori, i cosiddetti Frilli. Gli svizzeri si pongono in quadrato e lo respingono con alcune perdite; il da Corte divide i suoi uomini in due schiere, fa scaricare le balestre dalla prima e comanda a tali cavalli di simulare la fuga. I vallesani rompono l’ordinanza e si danno al loro inseguimento sparpagliandosi per il piano. Il condottiero, con il resto dell’esercito milanese, dà addosso agli avversari: gli svizzeri lasciano sul terreno 1000 uomini fra morti e feriti; i fuggitivi sono inseguiti dai montanari sulle balze di Trontano e di Masera e sono uccisi uno ad uno. Dopo la battaglia rientra a Domodossola con il Traversa e Zenone da Lavello. | |
1488 | |||||
Sett. | Milano | Genova | Liguria | Viene inviato contro i genovesi al comando di stradiotti e di balestrieri a cavallo. Si congiunge con Boccolino Guzzoni ed assale Savona per conquistare il vescovado dove si è fortificato Alessandro Fregoso. Occupata tale posizione, attacca all’alba il castello vecchio dopo avere fatto bombardare dalle artiglierie le abitazioni che separano la sua postazione dal castello di San Giorgio. E’ così impedito ai difensori di essere soccorsi dall’esterno. La fortezza è espugnata con due ore di combattimento. | |
1489 | Lombardia | Coadiuva Ludovico Sforza ad impadronirsi del potere a Milano esautorando di fatto il legittimo duca Gian Galeazzo Maria Sforza. | |||
1490 | |||||
Gen. | Lombardia | Il fratello Bernardino è nominato castellano del Castello Sforzesco a Milano. Giacomo da Corte ne diviene il capitano. | |||
1493 | |||||
Apr. | Piemonte | A Borgofranco d’Ivrea. | |||
1495 | |||||
Giu. | Milano | Francia | |||
Lug. | Milano Milano | Francia Cantoni Svizzerii | Capitano g.le cavalli leggeri | Emilia Piemonte Svizzera | Prende parte alla battaglia di Fornovo. Di seguito è segnalato all’assedio di Novara. E’ trasferito con Giorgio da Pietrapiana alla difesa di Bellinzona allorché gli svizzeri della “Compagnia del Bue” dichiarano guerra ai ducali. |
1499 | |||||
Sett. | Milano | Francia | Lombardia | Si trova con altri capitani alla guardia del Castello Sforzesco: si arrende quasi subito ai francesi in cambio di una rendita annua di 500 ducati. | |
1505 | |||||
Apr. | Firenze | Pisa | Maestro di campo | Toscana | Viene sconfitto e catturato in uno scontro al ponte Coribano. |
………….. | Francia | ||||
1513 | Lombardia | Con il ritorno degli Sforza nel ducato di Milano è dichiarato da duca Massimiliano. | |||
1515 | Muore. |
CITAZIONI
-“Prode capitano”. BAZZETTA
Fonte immagine in evidenza: wikimedia