Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GHERARDO DA COTIGNOLA (Gherardo Graziani) Di Cotignola.
- 1427 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1412 | |||||
…………. | Chiesa | Napoli | Milita agli ordini di Muzio Attendolo Sforza. | ||
Mag. | Napoli | Chiesa | Campania | Allorchè Muzio Attendolo Sforza passa agli stipendi del re di Napoli Ladislao d’Angiò viene dato al sovrano in ostaggio a fronte della prestanza ottenuta. Durante le trattative si sparge la voce che lo Sforza abbia raggiunto invece un accordo con l’antipapa: il sovrano fa incarcerare Gherardo da Cotignola in Capua con Micheletto Attendolo e Bettucccio Attendolo. Viene liberato dopo alcuni giorni quando la notizia si rivela infondata: gli sono restituiti i beni messi in precedenza a saccomanno o, quanto meno, gli vengono risarciti i danni subiti. | |
1415 | |||||
Mar. | Campania | E’ ancora consegnato da Muzio Attendolo Sforza in ostaggio a Pandolfo Alopo nel quadro degli accordi che portano alla sua liberazione dal carcere. | |||
Giu. | Napoli | Baroni | Abruzzi Lazio e Campania | Affianca Muzio Attendolo Sforza a favore della regina Giovanna d’Angiò contro alcuni ribelli all’ autorità regia, come gli abitanti di L’Aquila, il conte di Fondi Cristoforo Gaetani ed i signori di Capua Giulio Cesare e Fabrizio da Capua. | |
1417 | |||||
Mag. | Campania | Raggiunge Muzio Attendolo Sforza alla Torre degli Schiavi nei pressi di Francolise. | |||
Ott. | Napoli | Perugia | Lazio | Fronteggia le milizie di Braccio di Montone. E’ sotto Toscanella (Tuscania). Il Tartaglia esce dalla località per contrastare gli sforzeschi; gli si fa contro con Santo Parente e Pelino da Cotignola. Il capitano avversario incomincia a ripiegare verso la porta della città: nell’ atto di incalzarlo, Gherardo da Cotignola cade da cavallo ed è probabilmente catturato. | |
1418 | |||||
Estate | Campania | Lascia l’Umbria per raggiungere il suo capitano ai Mazzoni, nelle vicinanze di Capua. | |||
1419 | |||||
Giu. | Lazio | Combatte contro le milizie di Braccio di Montone e del Tartaglia. E’ assediato in Viterbo. | |||
………….. | Lazio | Con Santo Parente ed Antonio Minuti conduce dal papa Martino V il figlio di Muzio, Alessandro Sforza, destinato dal padre alla carriera ecclesiastica. | |||
1423 | Napoli | Re d’Aragona | Campania | ||
1424 | |||||
Gen. | 200 cavalli | Abruzzi | Alla morte di Muzio Attendolo Sforza continua a militare agli ordini del figlio di quest’ultimo Francesco. Con Fiasco da Giraso (400 cavalli) è inviato in soccorso del conte di Monteodorisio Perdicasso Barile. | ||
Giu. | Abruzzi | Partecipa alla battaglia di L’Aquila dove combatte nelle prime schiere con Francesco e Leone Sforza: con la sua azione obbliga a ritirarsi le compagnie dello Stinchellino, di Malatesta Baglioni, di Niccolò da Pisa, di Antonello Ruffaldi e di Giovanni Unghero. | |||
1425 | |||||
Sett. | Milano | Firenze | Romagna | Appoggia Francesco Sforza agli stipendi del duca di Milano Filippo Maria Visconti. E’ sconfitto e ferito nei pressi di Montalbergo e di Sant’Andrea nell’ imolese: nello scontro sono uccisi venti uomini fra i viscontei, altri 100 sono feriti o catturati. | |
1427 | |||||
Dic. | Milano | Fuoriusciti Genova | Liguria | Affianca sempre Francesco Sforza in soccorso di Genova attaccata dai Fregoso: assalito in una gola della Val Polcevera, decide di arrendersi. E’ ucciso da un colpo di verrettone alla testa. |
CITAZIONI
-“Vir fortis et belli usu insignis.” SIMONETTA
-“Vir bello clarus.” DECEMBRIO
-“Vir fortissimus.” FILELFO
-“Soldato pratico e valoroso.” AMMIRATO
-“Prode quanto fedele.” RUBIERI
-“In arme strenuissimo.” CRIVELLI
-“Insignisque truci fervens in Marte Gerardus.” GRIFIO
-Alla battaglia di L’Aquila ” Tre squadre in punto, ottocento guerrieri,/ Costor portan lo stendardo a quartieri.” CIMINELLO “Allor se mosse quel Francesco conte/ Con Pollino (Pelino da Cotignola) e con tre squatre, a non mentyre,/ Girardo e Lione (Leone Sforza), per non recepire onte,/ Collo standardo loro ebbe a ssequire.” VALENTINI
Fonte immagine in evidenza: Google Street View