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GHERARDO ALDIGHIERI (Gherardo degli Ardinglieri, Gherardo da Parma). Di Parma.
+1403 ( settembre )
Anno. Mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1363 | Inizia la sua attività militare come scudiero. | ||||
1373 | |||||
Ott. | Comp. veentura | Lombardia | Nel mantovano. Fa parte con Alberico da Barbiano della Compagnia di San Giorgio. | ||
1387 | |||||
Dic. | Comp. ventura | Pisa Firenze | Toscana | Devasta il pisano con Bernardo della Sala, Everardo della Campana e Guido d’Asciano; si muove in Valdarno ed entra in Pisa ove ottiene 8000 fiorini di taglia; ciò non impedisce alla compagnia di imperversare nel territorio catturando più di 100 persone e razziando più di 1000 capi di bestiame. I pisani consegnano alla compagnia 8000 fiorini. Lascia Cascina, continua le sue depredazioni sulle colline di Cevoli e Bagno ad Acqua; tocca Laiatico e Volterra. | |
1388 | |||||
Gen. | Toscana e Umbria | A Colle di Val d’Elsa. Da qui prosegue verso Perugia. | |||
Mag. | Comp. ventura | Siena | Toscana ed Emilia | Chiede una taglia ai senesi sempre con Bernardo della Sala, Guido d’Asciano ed Everardo della Campana. Giunto in Emilia è incarcerato dagli estensi a causa di una congiura ispirata probabilmente, da fiorentini e carraresi. E’ liberato su intervento dei fiorentini. | |
Giu. | Comp. ventura | 150 cavalli | Umbria | Rientra in Umbria. Si collega a Cannara con Bernardo della Sala, Everardo della Campana e Corrado Lando. | |
Lug. | Chiesa | Antipapa | |||
Ago. | Umbria | E’ segnalato a Narni. Sconfigge nella piana di Orvieto la Compagnia dei Bretoni e costringe gli avversari a ritirarsi a Ripeseno. Assale la città; ripiega con Guido d’Asciano dopo due giorni. | |||
………. | Milano | Lombardia | Agli stipendi del signore di Milano Gian Galeazzo Visconti. | ||
1396 | |||||
Apr. | Toscana | Il signore di Pisa Jacopo d’Appiano lo invia a Lucignano d’Arbia presso Brandolino Brandolini e Ceccolo Broglia per indurre i due condottieri ad abbandonare il senese. | |||
1397 | |||||
Mar. ott. | Lazio | Il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti lo invia a Roma in missione diplomatica. Ad ottobre, sempre il Visconti, lo infeuda di molte proprietà nel veronese. | |||
1398 | |||||
Lug. | Emilia | Accoglie a Modena il signore di Faenza Astorre Manfredi e lo scorta sino a Parma. | |||
1401 | Veneto | Sempre per conto dei viscontei ricopre l’incarico di capitano e podestà a Bassano del Grappa. | |||
1402 | |||||
Autunno | Pisa | Toscana | A Pisa per sostenere Gabriele Maria Visconti alla signoria della città. | ||
1403 | |||||
Lug. | Venezia | Parma | 150 lance | Emilia | Rientra nel parmense ed affianca i Rossi, i da Fogliano ed i da Correggio nelle loro lotte con il signore di Parma Ottobono Terzi. |
Sett. | Emilia | Lascia Castelfranco Emilia; è sorpreso dal Terzi a Montecchio Emilia. Catturato, viene condotto a Guardasone da Simone da Canossa e qui è fatto uccidere dal signore di Parma. Antonio da Cornazzano lo elenca nel suo poema “Arte della guerra” tra i 5 più valorosi capitani di Parma. |
CITAZIONI
-“Tre Capitan Parma ha, l’un messer Otto,/ Antonio l’avolo mio, il Balestraccio,/ Rardo Aldighieri, e Biancardo Ugolotto.” CORNAZZANO
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