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GASPARE MAINO/ GASPARE DEL MAINO Di Milano. Ghibellino.
Conte di Crespiatica. Signore di Pozzolo Formigaro.
- 1534 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1518 | |||||
Mag. | Lombardia e Francia | Il governatore del ducato di Milano, il Lautrec, lo invia al confino a Lione con i principali capi della fazione ghibellina come Manfredi Pallavicini, Ambrogio Maino ed Ettore Visconti. | |||
1522 | |||||
Mar. | Sforza | Francia | Con Ettore Visconti, Girolamo Morone ed Antonio Crivelli affianca il duca di Bari Francesco Sforza nel comando delle fanterie milanesi organizzate in 64 bandiere: compito comune è quello di rispondere alle minacce del Lautrec. Alla guardia di Milano ha l’incarico della sorveglianza della Porta Vercellina. | ||
Sett. | Milano | Francia | Lombardia | Rientra a Milano con Bartolomeo da Villachiara e Giovanni Francesco Stanga alla testa di 1500 fanti romagnoli. Diviene presto l’uomo di fiducia del nuovo duca di Milano Francesco Sforza. | |
Nov. | Lombardia | Supervisiona le difese di Cremona. | |||
1523 | |||||
Gen. | Lombardia | Trascorre a Milano le feste del carnevale. | |||
Sett. | Lombardia | Alla difesa di Cremona come capitano delle fanterie ducali. Assediato nella città, compie alcune coraggiose sortite. | |||
Ott. nov. | Lombardia | Con il ritiro delle truppe francesi può rientrare in Milano. | |||
Dic. | Piemonte | Di presidio ad Alessandria con 1700 fanti. | |||
1524 | |||||
Apr. | Piemonte | Ottiene in feudo Pozzolo Formigaro. | |||
1525 | |||||
Gen. | Piemonte | Governatore di Alessandria. Difende la città alla testa di 3000 fanti e di 400 cavalli. | |||
Feb. | Piemonte | Esce dalla città con Bernardino da Cerreto e Girolamo da Vercelli; attacca sul torrente Orba 2000 fanti italiani provenienti da Marsiglia ed assoldati dal marchese di Saluzzo. Sorprende gli avversari stanchi per il lungo cammino e senza troppe guardie; si mette al loro inseguimento; cattura tutti i francesi con 17 insegne mentre stanno cercando di riparare in Castellazzo. I prigionieri sono rilasciati con l’eccezione di due capitani. | |||
Nov. | Impero | Francia | A seguito dell’ imprigionamento di Girolamo Morone da parte di Ferdinando d’Avalos passa agli stipendi degli imperiali. L’abbandono della causa del duca di Milano Francesco Sforza gli vale il soprannome di “Giuda Maccabeo”. | ||
Dic. | Lombardia e Piemonte | Ai primi del mese muore il marchese di Pescara Ferdinando d’Avalos. Ai funerali, che si svolgono nella chiesa di San Pietro in Gessate a Milano, sono presenti oltre a molti capitani spagnoli come Antonio di Leyva, anche lo steso Maino ed Alessandro Bentivoglio. Nel proseguo del mese si colloca con i suoi uomini tra Voghera, Tortona, Pontecurone e Casteggio. | |||
1526 | |||||
Gen. | Caduto in sospetto degli imperiali, viene inviato al confino. | ||||
Apr. | Lombardia | Rientra a Milano. Con Francesco Visconti interviene sulla popolazione in rivolta contribuendo a sedare i tumulti. Ospita nel suo palazzo il marchese di Vasto Alfonso d’Avalos. | |||
Giu. | Lombardia | Si ammala. Il fratello Tommaso muore invece per veleno. | |||
Lug. | Milano | Impero | Lombardia | Si avvicina al vescovo di Lodi Ottaviano Sforza; con altri gentiluomini milanesi tenta di soccorrere il Castello Sforzesco in cui viene assediato dagli imperiali il duca Francesco Sforza. Con l’aiuto di veneziani e pontifici porta alcuni attacchi a Milano a Santa Maria delle Grazie ed alla Porta Comasina. Deve ripiegare. | |
1530 | |||||
Ott. | Veneto | Al termine del conflitto accompagna a venezia il duca di Milano Francesco Sforza. | |||
1531 | |||||
…….. | Lombardia | A Milano viene chiamato a far parte del Collegio dei Decurioni. | |||
Mar. | Lombardia | E’ nominato commissario ducale di Como. In tale veste riceve dagli imperiali il possesso della città per conto del duca di Milano. | |||
Lug. | Svizzera | A Ceresio sul lago di Lugano. | |||
1532 | |||||
Gen. | Piemonte | Ad Alessandria con 200 fanti. | |||
Mar. | Lombardia | Si incontra nel cremonese con il marchese di Vasto Alfonso d’Avalos. | |||
Apr. | Piemonte | Gli è conferito nuovamente l’incarico di governatore di Alessandria. | |||
1534 | |||||
Giu. | Piemonte | Muore ad Alessandria a metà mese. Il cadavere, imbalsamato, è depositato nel duomo cittadino per essere trasportato a Milano con quello della moglie Margherita Arcimboldi ed essere sepolto nella tomba di famiglia. |
CITAZIONI
-“Fu di corpo valorosissimo, nato in tutto per commercio de’ prencipi, fu gran letterato..Fu ancora giuditioso e valoroso nella militia. MORIGI
-“Huomo nella guerra molto esercitato, e per le vittorie de’ nemici conseguite chiarissimo.” GHILINI
-“Nan parvae autorictatis inter cives patritio.” CAPELLA
-“Pour un temps, le “Judas Macchabée” du printemps 1522, “capo” sforzesque de la “Porta Vercellina”. capitaine de l’infanterie ducale à Crémone” en 1523, gouverneur d’Alexandre en 1525, se fait bouclier des capitaines de l’empereur. Son attitude sera par la suite ambigue et les Impériaux vont finalement le condamner à mort par contumace et à la confiscation des biens en janvier 1527.” DUC
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