Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GALEOTTO DELLA MIRANDOLA (Galeotto II Pico della Mirandola) Conte. Signore di Mirandola e di Concordia sulla Secchia.
Figlio di Ludovico della Mirandola, nipote di Gian Giacomo da Trivulzio e di Giovan Francesco della Mirandola, cognato di Claudio Rangoni, genero di Ludovico Gonzaga da Bozzolo. Insignito dell’ordine di San Michele.
1508 (maggio) – 1550 (novembre)

Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1528 | |||||
……….. | Concordia | Mirandola | Emilia | Appena uscito dalla minorità tenta di impadronirsi nottetempo di Mirandola a spese dello zio Giovan Francesco. | |
Giu. | Concordia | Mirandola | Emilia | Lascia sempre nottetempo Concordia per impadronirsi con un colpo di mano di Mirandola; fallito il tentativo si pone all’assedio della località alla testa di 500 fanti mantovani e bolognesi e di 50 cavalli. Si accampa alla chiesa della Madonna delle Grazie; depreda il territorio. E’ fronteggiato dagli uomini di Giovan Francesco della Mirandola e da truppe comandate da Pompeo Ramazzotto: deve accettare una tregua. | |
1529 | |||||
Feb. | Venezia | Impero | Passa agli stipendi dei veneziani su pressione di Roberto da San Severino. Il Consiglio dei Savi gli concede il comando di 500 archibugieri e di 100 cavalli leggeri. | ||
Mag. | 510 fanti | Lombardia | |||
Giu. | Lombardia | Abbandona il campo di Cassano d’Adda (330 fanti) per il ritardo delle paghe. | |||
1530 | |||||
Gen. feb. | Emilia | Dichiarato ribelle dall’ imperatore viene da quest’ultimo perdonato su intercessione del marchese di Mantova Federico Gonzaga in occasione dell’ incoronazione di Carlo V a Bologna. | |||
Ago. | Emilia | In un ballo uccide con un colpo di spada alla schiena il modenese Galvano Castaldo | |||
Nov. | Emilia | Si trova a Modena. E’ ospite del cognato Claudio Rangoni. | |||
1533 | |||||
Feb. | Emilia | Invia 200 fanti in soccorso di Castagnino da Castagna, dei Tanara e dei Tioli (partigiani degli estensi) che stanno a Collegara ed a Nizzola; costoro contrastano nelle montagne modenesi il Podetto che è aiutato, a sua volta, da Melchiorre Ramazzotto. In un secondo momento si muove anch’egli con Ercole e Claudio Rangoni per sostenere con 500 fanti l’azione di Castagnino da Castagna. | |||
Ott. | Concordia | Mirandola | Emilia | Decide di farla finita con lo zio Giovan Francesco. Supera il fossato di Mirandola ed entra di nascosto nella cittadella con 40 armati e numerosi fuoriusciti di Mirandola guidati da Bartolomeo Brugnoli; ammazzate le sentinelle irrompe nell’ appartamento dello zio e lo uccide con il figlio Alberto ai piedi di un crocifisso; incarcera la zia Giovanna Carafa con i figli Paolo e Giovanni Tommaso nella grande torre. Il castello è messo a sacco. Si impadronisce della porta della cittadella. Il popolo, dopo un momento di esitazione, lo accetta come proprio signore. E’ indotto a liberare i congiunti e li fa scortare a Correggio. | |
Nov. | A seguito dell’omicidio dello zio Carlo V ordina al governatore di Milano Antonio di Leyva ed al suo consigliere Marino Caracciolo di aprire un processo ai danni del della Mirandola al fine di spogliarlo della signoria. Gli è intimato di lasciare il governo e di presentarsi entro 15 giorni davanti ad una commissione appositamente costituita. | ||||
1534 | |||||
Gen. | Emilia | Si fortifica in Mirandola per timore degli imperiali; a Ferrara difende le sue ragioni. Ricorre alla protezione del re di Francia Francesco I: gli è promessa ogni tipo di assistenza. Il della Mirandola giura fedeltà al re transalpino ed invia i figli in Francia come ostaggi alla sua corte. | |||
1536 | |||||
Apr. | Lazio | A Roma, per rendere omaggio all’imperatore Carlo V. | |||
Mag. | Francia | Impero | 1000 fanti e 200 cavalli | Emilia | Viene dichiarato ribelle dall’ imperatore: i francesi gli concedono una condotta di 100 cavalli e di 200 fanti in tempo di pace e di 1000 fanti e di 200 cavalli in tempo di guerra. Si trasferisce nel piacentino con altri condottieri al comando di 6000/7000 fanti. |
Giu. | Emilia | Fronteggia Giovanni Tommaso della Mirandola che comanda per gli imperiali 500 fanti italiani e 15 insegne di fanti tedeschi. | |||
Lug. | Emilia | A seguito di un’incursione degli imperiali nel suo territorio fa demolire tutti gli edifici sorti in prossimità delle mura: sono così distrutti il convento dei domenicani e quello degli eremitani situato a Vigona. E’ dichiarato nuovamente ribelle da Carlo V anche per l’uccisione dello zio perpetrata anni prima: viene promessa una taglia di 12000 scudi per chi lo uccida e di 18000 per chi lo consegni vivo. | |||
Dic. | Francia | Si reca in Francia; lascia al governo dello stato Ippolito Gonzaga. | |||
1537 | |||||
Gen. | Emilia | Ospita a Mirandola Lorenzino dei Medici, che ha appena assassinato a Firenze il duca Alessandro dei Medici. | |||
Feb. | Francia | Impero | Emilia | Viene assalito in Mirandola da Filippo Tornielli. | |
Lug. | Fuoriusciti | Firenze | Emilia e Toscana | Raccoglie con Chiappino Orsini 3000 fanti per conto di Filippo Strozzi e dei fuoriusciti fiorentini per combattere il duca di Firenze Cosimo dei Medici. Radunati altri 2000 fanti nel bolognese si spinge in Toscana; gli Strozzi raggiungono Montemurlo mentre egli si ferma con i suoi uomini a sei miglia da tale castello. Alla notizia della sconfitta dei fuoriusciti ad opera di Alessandro Vitelli, si ritira con l’Orsini e raggiunge con una veloce marcia San Biagio, vicino a San Felice sul Panaro. | |
Ago. | Francia | Impero | Piemonte | Giunge a Pinerolo con l’Humières e Giampaolo di Ceri. | |
Nov. | Francia | Impero | Lombardia | Depreda nel cremonese Casalmaggiore. | |
Dic. | Francia | Si reca in Francia. lascia ancora al governo di Mirandola Ippolito Gonzaga. | |||
1538 | |||||
Mar. | Emilia | Rientra dalla Francia. | |||
Sett. | Emilia | E’ costretto ad inviare in ostaggio in Francia il figlio Ludovico. | |||
Ott. | Emilia | A Modena, per rendere visita al duca di Ferrara Ercole d’Este. | |||
1539 | |||||
Gen. | Emilia | Viene sventato un trattato ai suoi danni ordito dagli imperiali: il complotto termina con l’uccisione e lo squartamento di 3 congiurati; le loro teste sono poste in cima alle torri delle porte di Mirandola. | |||
Ott. | Emilia | I francesi gli inviano 13000 scudi a saldo delle sue paghe. | |||
Nov. | Emilia | Raduna truppe per timore di 1500 fanti spagnoli che stanno transitando nel mantovano. | |||
1540 | |||||
Mag. | Emilia | Viene ospitato a Modena dalla sorella Lucrezia, vedova di Claudio Rangoni. | |||
Sett. | Francia | 60 lance | Emilia | Gli è conferito a Ferrara, per mano del duca Ercole d’Este, il collare dell’ordine di San Michele: l’ordine gli dà diritto ad entrate in Francia per 800 scudi. Gli sono anche consegnati 8000 scudi a saldo di paghe pregresse e gli è concessa una condotta. | |
1541 | |||||
Gen. giu. | Francia | Emilia e Francia | E’ sfidato a duello da Uguccione Rangoni. Ritorna in Francia; al suo rientro in Italia (giugno) ottiene dai transalpini una condotta di 200 cavalli e di 200 fanti in tempo di pace e di 1000 fanti e di 200 cavalli in caso di conflitto. | ||
Lug. | Emilia | A Modena: cerca uomini d’arme di altre compagnie, armati alla borgognona, per farli comparire come suoi in una rassegna da sottoporre ai francesi. | |||
Dic. | Emilia | Ospite della sorella Lucrezia a Modena. | |||
1542 | |||||
Gen. | Emilia | Ancora a Modena. Nella città i suoi bravi si scontrano con quelli di Uguccione Rangoni tra San Giovanni ed il Carmine. Viene di nuovo sfidato a duello dal rivale. | |||
Apr. | Emilia | Acquista da Francesco Villa un castello per 300 scudi. | |||
1543 | |||||
Dic. | Emilia | A Modena. Interviene presso il duca di Ferrara Ercole d’Este a favore di Giovanni Battista dal Forno accusato di eresia. | |||
1544 | |||||
Apr. | Francia | Impero | Emilia | Molesta il territorio di Correggio. | |
Lug. | Emilia | Coadiuva Piero Strozzi nel raccogliere truppe per conto dei francesi a Mirandola. | |||
1545 | |||||
Lug. | Francia | Impero | Francia | Parte per la Francia; è costretto a consegnare Mirandola in deposito nelle mani di Ercole d’Este e di Ferrante Gonzaga. Lotta contro gli imperiali. | |
1546 | |||||
Mar. | Emilia | Rientra in Italia con 40000 scudi. | |||
Apr. | Emilia | Visita a Modena le fortificazioni della città; si incontra con Francesco Villa ed affianca Ercole d’Este in una cerimonia religiosa che si svolge nel duomo. | |||
Mag. | Toscana | A Pontremoli con Gianluigi Fieschi per organizzare in Genova una rivolta ai danni di Andrea Doria. | |||
Lug. | Emilia | A Modena. | |||
Ott. | Emilia | Appoggia Piero Strozzi allorché il condottiero fiorentino pubblica un cartello di sfida nei confronti del marchese di San Secondo Piermaria dei Rossi. | |||
1547 | |||||
……….. | Francia | Alla morte del re Francesco I si reca in Francia per rendere omaggio al successore Enrico II. Il centro di Mirandola diviene il quartiere generale di tutti gli scontenti d’Italia del potere imperiale. | |||
Autunno | Emilia | Con l’uccisione a Parma di Pier Luigi Farnese raccoglie truppe a Mirandola e le fa entrare nella città per sventare eventuali tentativi ai suoi danni da parte degli imperiali e del cugino Giovanni Tommaso. Si trova isolato in mezzo agli avversari. | |||
Ott. | Emilia | Accoglie a Modena ed a Mirandola il duca di Guisa Francesco di Lorena. Si reca a San Martino per assistere al duello di due spagnoli. | |||
1548 | |||||
Giu. | Emilia | Rafforza in via preventiva le difese di Mirandola perché a Mantova è previsto l’arrivo del figlio di Ferdinando d’Austria. | |||
…………. | Emilia e Francia | Entra a fare parte della congiura di Giulio Cybo che ha l’obiettivo di uccidere Andrea Doria a Genova. Odiato dai suoi sudditi, scopre una trama volta ad ammazzarlo. Si sfoga facendo giustiziare molti degli appartenenti al complotto. Ridotto a mal partito, è costretto a vendere Mirandola al re di Francia Enrico II per 70000 scudi. Si trasferisce in Francia. | |||
1549 | Francia | Gli viene concessa una pensione annua di 6000 lire. | |||
1550 | |||||
……….. | Francia | Ritorna in Francia ove possiede alcuni feudi che gli sono stati assegnati dal re Enrico II. Governatore di Mirandola è ora Domenico Anou. | |||
Nov. | Francia | Muore a Parigi ai primi del mese per mal di costa, forse un’infezione alle vie respiratorie. Al suo fianco si trova il figlio Ludovico, sempre ostaggio alla corte francese. Il suo cuore è trasferito a Mirandola per essere collocato nel deposito della chiesa di San Francesco. Sposa Ippolita Gonzaga, figlia di Ludovico Gonzaga da Bozzolo. Il Dumas nel suo romanzo “Ascanio” lo affianca a Piero Strozzi, al conte di Pitigliano Nicola Orsini, a Giampaolo di Ceri ed a altri italiani filofrancesi. Il Cellini fonde per Galeotto un gioiello da cappello in oro. |
CITAZIONI
-“Celebre assassino.” LITTA
-“Giovane d’armi, e vecchio di consiglio,/ E ad ogni prova cavalliero eletto.” Da GUERRE IN OTTAVA RIMA
-“Anche sul piano religioso i comportamenti di Galeotto furono non conformisti, permettendo a Pietro Bresciano, inquisito per eresia a Cremona di stabilirsi alla Mirandola (1547), dove fece proseliti..La violenza perpetrata contro lo zio Giovan Francesco II cucì su Galeotto la fama di soldato ruvido e violento. In verità, seppe governare e rimodellare politicamente ed economicamente la struttura dello Stato pichiano attraverso mirate riforme normative e fiscali (1534-36) e riuscì altresì a guidare una politica di di pacificazione nella socierà mirandolese, ancora spaccata da conflitti di fazioni. Seppe anche ben sfruttare le pensioni e il grande flusso di denaro impiegato dalla Francia per ammassare eserciti nella Mirandola, come un fattore di arricchimento e di stimolo economico per lo stato pichiano, solo sfiorato negli anni Trenta e Quaranta da marginali eventi bellici.” GHIDONI
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