GALEOTTO BEVILACQUA

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Castello di Maccastorna, xilografia, 1894
Castello di Maccastorna, xilografia, 1894

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GALEOTTO BEVILACQUA Di Verona. Conte. Signore di Bevilacqua e di Maccastorna.

1374 – 1441 (gennaio)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
…………….Milano

A sette anni segue in esilio il padre  Guglielmo alla corte di Gian Galeazzo Visconti;  rimarrà al sevizio di quest’ultimo  fino alla morte del duca di Milano avvenuta nel settembre 1402. Ancor giovane si addestra al mestiere delle armi. A metà febbraio 1386 riceve con il padre la cittadinanza milanese. Alla fine dl 1397 eredita oltre alle terre veronesi (tra cui  Bevilacqua), la rocca di Maccastorna.

1402

AutunnoGhibelliniGuelfiLombardia

Nel giugno 1402 ottiene da Francesco Novello da Carrara il permesso di trasferire alcuni suoi beni da Montagnana al castello di Bevilacqua. Nello stesso autunno,  alla morte del padre, Ugolino Cavalcabò gli toglie il castello di Maccastorna.

1403A maggio è segnalato tra i testimoni della cerimonia in cui vengono assegnate Pisa e Crema a Gabriele Maria Visconti, figlio naturale di Gian Galeazzo.
1404
Apr.PadovaMilanoVenetoA metà mese appoggia carraresi e scaligeri alla conquista di Verona. Viene armato cavaliere per la sua attivi partecipazione.
Sett.VeneziaPadovaVeneto

Si ribella ai carraresi; è affrontato da Cecco da San Severino che occupa e mette a sacco il castello di Bevilacqua. Francesco Novello da Carrara gli confisca il castello di Bevilacqua e le sue terre veronesi.

Dic.VenetoEsce da Bevilacqua e si collega con i veneziani assieme con il fratello Francesco.
1405

Giu.Veneto

Affianca Jacopo dal Verme contro Verona. Entra nella città a fine mese a seguito della ribellione dei cittadini; nella Piazza del Capitello,  sulla Porta Calzari,  viene ancora armato cavaliere con quattro membri della famiglia Gonzaga, Pietro da Sacco, Giovanni della Mirandola, Bonifacio della Valle e Dionigi Lisca.

……………..VenetoVive a Verona. Organizza nella città alcune feste cui sono presenti Giovanni della Mirandola e Pandolfo Malatesta.
Dic.Veneto

A metà mese il doge Michele Steno gli restituisce tutti i suoi beni nel padovano, nel veronese e nel vicentino. Nell’occasione, con il fratello Francesco, viene nominato conte di Bevilacqua e di Minerbe.

1408/1409BresciaLombardia

Milita agli stipendi di Pandolfo Malatesta, cui è legato da vincoli di parentela. Assolve per suo conto delicate missioni. In tale veste appare tra i testimoni della lega tra il signore di Brescia, il duca di Milano Giovanni Maria Visconti, il marchese di Ferrara Niccolò d’Este ed il signore di Cremona Gabrino Fondulo ai danni del signore di Parma Ottobono Terzi. A fine febbraio dell’anno seguente è inviato dal Malatesta a Bergamo a dirimere alcune controversie che dividono la chiesa di Santa Maria maggiore ed i frati predicatori di Brescia.

1410LombardiaRicopre l’incarico di governatore di Bergamo.
1412
……………..ViscontiViscontiLombardiaAlla morte di Giovanni Maria Visconti (metà maggio) riallaccia i rapporti con Milano. Appoggia Filippo Maria Visconti alla conquista del ducato contro Astorre Visconti. Si stabilisce in tale città. Il nuovo duca lo nomina suo consigliere.
……………..MilanoImperoFriuli

Al servizio del Visconti divenuto duca di Milano. E’ inviato in Friuli con due compagnie per coadiuvare i veneziani contro le truppe dell’imperatore Sigismondo d’Ungheria.

1413
……………..Lombardia

Ha dal Visconti la procura per contrarre una lega tra Milano e Pandolfo Malatesta. Le trattative hanno termine a settembre con un accordo riguardante il futuro di Brescia.

Mag.PiemonteA fine mese presenzia a Novara come testimone all’infeudazione di Torre de’ Ratti-Persi a favore dei fratelli Antonio e Giovanni Ratti.
1414
Feb.LombardiaE’ segnalato a Milano.
Apr.Lombardia

Al fianco del Carmagnola nel castello di Porta Giovia a Milano allorché il duca rinuncia a favore dei veneziani ad ogni suo diritto su Verona e Vicenza.

Lug.LombardiaA Pavia, nel castello. E’ segnalato come testimone all’ infeudazione di Crema e di Pandino a favore di Giorgio Benzoni.
Sett.LombardiaA metà mese a Pavia, nel castello di Sant’Angelo. Con Filippo Arcelli ed Andreino degli Ubertini risulta come testimone all’infeudazione  di Sartirana a favore di Michelino da Corte.
Ott.Piemonte

A Crescentino. Su procura del Visconti ha l’incarico di investire Giacomo Tizzoni, signore di Crescentino, delle località di Villanova (con il castello di Roppolo) e di Gattinara. Riceve il giuramento di fedeltà. Sono pure confermati al Tizzoni i diritti su Cavaglia di Mezzo.

1416
……………..MilanoLodiLombardiaAffronta le milizie del signore di Lodi Giovanni da Vignate. Con la vittoria gli è restituita Maccastorna.
Giu.LombardiaGli è data dal duca di Milano una procura per trattare una tregua con veneziani, estensi ed il signore di Brescia Pandolfo Malatesta.
1417
Feb.LombardiaE’ investito in modo solenne di Maccastorna da Filippo Maria Visconti.
…………….Veneto

A Venezia per protestare per l’assistenza fornita dalla Serenissima a Gabrino Fondulo (signore di Cremona) ed a Filippo Arcelli (signore di Piacenza). Sempre nell’anno è più volte inviato alla Serenissima anche per discutere del trattato in essere tra i due stati e protestare in particolare per l’attività del Malatesta, capitano generale dei veneziani.

1418
Mar.Veneto

Ospita a Bevilacqua Gian Francesco Gonzaga, il cugino Carlo da Pietramala e Carlo Malatesta con la moglie Isabella Gonzaga, sorella del marchese di Mantova.

Ott.Lombardia

A Milano, al solenne ingresso nella città del papa Martino V, appena eletto dal concilio di Costanza. Segue il pontefice nel corteo portando il gonfalone di Santa Romana Chiesa.

1426MilanoVeneziaLombardiaI veneziani occupano Maccastorna. Restituiscono la località a Galeotto Bevilacqua alla firma della pace.
1437
Dic.LombardiaA fine mese gli viene rinnovata dai ducali l’investitura di Maccastorna con il titolo di conte.
1440
Mag.LombardiaA metà mese è esentato nel ducato milanese da ogni peso tributario.
1441
Gen.VenetoSi ritira a Verona dove muore. Sposa Leda Smeducci figlia di Onofrio, signore di San Severino Marche.

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Fonte immagine: wikimedia

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