Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GALEAZZO SFORZA (Galeazzo da Pesaro) Conte di Cotignola. Signore di Pesaro.
Figlio naturale di Costanzo Sforza, fratello di Giovanni Sforza, genero di Ercole Bentivoglio.
1466 – 1515 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1487 | |||||
Gen. | Emilia | A Bologna, per i festeggiamenti legati alle nozze di Annibale Bentivoglio. | |||
1495 | |||||
Lug. ago. | Venezia | Francia | 80 lance e 60 cavalli leggeri | Emilia e Piemonte | Ha il comando della compagnia del fratello Giovanni. E’ segnalato il suo passaggio per Bologna. Ad agosto si trasferisce all’assedio di Novara al comando di 80 uomini d’arme e di 60 balestrieri a cavallo. |
Ott. | Marche | Alla firma della pace si reca prima a Crema e poi nei suoi territori marchigiani. | |||
1497 | |||||
Feb. | Lombardia e Marche | A metà mese si trova a Milano al fianco del duca Ludovico Sforza. Rientra a Pesaro. | |||
1498 | |||||
Lug. | Lombardia | A Milano, alla ricerca di una condotta per il fratello Giovanni. | |||
Sett. | Marche | Entra in contatto con i veneziani per ritornare ai loro stipendi. | |||
1500 | |||||
Ott. | Pesaro | Chiesa | Marche ed Emilia | Pesaro è attaccata dalle truppe di Cesare Borgia. Sorpreso dalla ribellione degli abitanti fugge travestito da frate: riconosciuto presso la Porta del Mare è arrestato dagli insorti. Convince il castellano a consegnare la rocca agli avversari; rilasciato, ottiene un salvacondotto per la sua guarnigione da Ercole Bentivoglio, carica su alcune navi dirette a Ravenna le artiglierie e le munizioni del castello; ripara a Bologna. | |
1503 | |||||
Ago. | Sforza | Chiesa | Muore all’improvviso il papa Alessandro VI. Immediato è il crollo dello stato di Cesare Borgia in Romagna. A fine agosto lo Sforza è già ad Urbino per muovere successivamente alla volta di Pesaro. | ||
Nov. | Marche | Contrasta le milizie del Borgia, giunge a Novilara ed a Mombaroccio; recupera tali castelli per conto del fratello. Sempre nel mese ha l’incarico da Pandolfo Malatesta di consegnare alla Serenissima i contrassegni della rocca di Rimini in cambio della somma di 4000 ducati. Asporta dalla fortezza un cannone che i veneziani gli richiederanno il successivo dicembre. | |||
1504 | |||||
Gen. | Lazio | E’ prima a Roma e poi a Pesaro. | |||
Nov. | Veneto | Si reca a Venezia (dove è alloggiato nel monastero di Santa Maria delle Grazie) per condurre a Pesaro la cognata Ginevra Tiepolo. | |||
1505 | |||||
Giu. | Pesaro | Chiesa | Marche | Giovanni da Sassatello si muove contro Pesaro su istigazione del papa Giulio II e dei ribelli alla signoria del fratello Giovanni. Recupera con facilità il castello di Montelabbate. I prigionieri sono condotti a Pesaro e 12 di costoro sono impiccati. | |
1507 | |||||
Ago. | Marche | Sposa a Pesaro Ginevra Bentivoglio, figlia di Ercole. | |||
1509 | |||||
Ago. | Chiesa | Venezia | 150 cavalli leggeri | Veneto | All’assedio di Padova con 150 cavalli leggeri. |
Dic. | Emilia | Con la caduta del Polesine in potere veneziano ripara a Ferrara. | |||
1510 | |||||
Apr. | Chiesa | Fuoriusciti | Marche | Sostiene i pontifici allorché in Fano entrano numerosi fuoriusciti. | |
Mag. | Francia | Chiesa | Ha il comando di una compagnia che ha già militato agli ordini di Ludovico della Mirandola. | ||
Lug. | Marche | Muore il fratello. Galeazzo Sforza assume il governo dello stato per conto del nipote Costanzo II che morirà due anni dopo. Il papa gli chiede una notevole somma di denaro; la cittadinanza non lo vuole accettare come signore della città. | |||
Ago. | Marche | Chiede vanamente ai veneziani la restituzione di un naviglio sequestrato a Muggia adibito al trasporto di vettovaglie per gli imperiali che si sono fortificati in Trieste. A Pesaro cancella le taglie e le condanne comminate dal fratello contro i ribelli, cercando in tal modo di ingraziarsi i cittadini. | |||
Sett. | Marche | A metà mese accoglie in Pesaro Giulio II diretto a Bologna. E’ accompagnato da 30 cavalli e da 40 fanti, con belle divise di seta e insegne proprie: costoro portano a turno il seggio su cui siede il pontefice. Lo Sforza gli consegna le chiavi della città e della rocca; le porte sono scardinate in segno di sottomissione; il percorso è disseminato di archi di trionfo. Il giorno seguente scorta il papa con il suo seguito di armati e di nobili fino al torrente Tavolo, che segna il confine con lo stato dei Malatesta. | |||
1511 | Chiesa | Ferrara | 150 cavalli leggeri | Romagna | |
1512 | |||||
Apr. | Marche | Dopo la battaglia di Ravenna entra nella rocca di Pesaro e promette ubbidienza ai francesi. | |||
Ago. sett. | Pesaro | Francia | Marche | Alla morte del nipote tenta di impadronirsi della signoria di Pesaro. Il pontefice si oppone ai suoi progetti ed invia al governo della città il vescovo di Monopoli., il dalmata Michele Claudio. A settembre si rinchiude nella rocca; è costretto a cedere ai pontifici nonostante gli incitamenti alla resistenza da parte del vescovo di Lodi Ottaviano Sforza. Ottiene in feudo Cotignola. Giulio II decide di mantenere per lo stato della Chiesa il governo dello stato, che in un secondo momento affida al nipote Francesco Maria della Rovere per l’affitto simbolico annuale di una razza d’argento del peso di una libbra. | |
Ott. | Marche | Lascia il castello di Pesaro nelle mani del duca di Urbino Francesco Maria della Rovere; si dirige nel mantovano per entrare in possesso di beni che gli devono garantire una rendita annua di 1000 ducati. Il della Rovere gli fa anche avere 2000 ducati per le artiglierie della fortezza ed altri 1500 ducati per alcune spese sopportate da Galeazzo Sforza. Ottiene, infine, vari beni nel mantovano che comportano una rendita annua di 1000 ducati. L’accordo è mediato dal cardinale Sigismondo Gonzaga, legato pontificio per le Marche. | |||
Nov. | Marche | Il della Rovere entra nel Palazzo Ducale. | |||
1513 | |||||
……… | Chiesa | Emilia Lombardia | Ricopre l’incarico di governatore di Bologna. E’ segnalato poi a Mantova ed a Milano dove abita in una casa, donatagli dai parenti milanesi, presso Porta Cremona, parrocchia di San Marcellino (un palazzo già di Angelo Simonetta). Lo Sforza ga una lunga contesa riguardante l’eredità lasciata dal suocero. La lite vede di fronte la moglie Ginevra e la sorella Costanza da un lato, con la madre Barbara Torelli dall’altro, in quanto le figlie divengono eredi del patrimonio del padre Ercole che comprende anche la dote materna. | ||
Giu. | Milano | Francia Venezia | Lombardia | Si trova alla guardia di Cremona con Alessandro Sforza. Si arrende a patti ai Pallavicini; Bartolomeo d’Alviano non accetta tale situazione e lo cattura. E’ rinchiuso nella rocca di Pizzighettone. | |
1515 | |||||
Mar. | Lombardia | A Milano al servizio del duca Massimiliano Sforza. Mentre si sta dirigendo con il duca verso il Castello Sforzesco incappa in una ronda che cerca 3 malfattori: non sa rispondere alla parola d’ordine ed è gravemente ferito alla spalla da un colpo di schioppetto. | |||
Apr. | Lombardia | Muore a fine mese, forse per setticemia. E’ sepolto a Milano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. E’ ricordato in una novella di Matteo Bandello. |
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