1482 GALEAZZO PIO (Galasso Pio) Di Modena. Signore di Carpi e di Campogalliano. Figlio di Manfredo Pio; padre di Giberto Pio, Ludovico Pio, Giacomo Pio ed Antonio Pio; nipote di Bernardino Pio, suocero di Giberto da Correggio.
+ 1367 (marzo)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1341 | Veneto | Viene ascritto alla cittadinanza di Padova. | |||
1348 Sett. | Emilia | Succede al padre Manfredo nella signoria di Carpi. | |||
1352 | |||||
Mar. | Ferrara |
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Emilia |
E’ armato cavaliere da Obizzo d’Este con Lanfranco Rangoni ed Ugolino da Savignano. |
Apr. |
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Emilia |
Prende parte al consiglio cittadino di Modena con il quale è riconfermata la fedeltà della città agli estensi. |
1353 | Emilia | Promulga i nuovi statuti cittadini. | |||
1354 |
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Mag. | Milano | Lega | Capitano g.le | Emilia |
Si ribella agli estensi per militare agli stipendi dell’arcivescovo di Milano Giovanni Visconti contro le truppe della lega. Lascia Nonantola e Carpi con Bernardino Pio; si collega con Francesco Castracani, Albizzo degli Ubaldini e si muove attorno a Modena; assedia invano Campogalliano alla cui difesa si colloca Aldobrandino Rangoni, occupa vari castelli, desola le campagne. |
Giu. | Pio | Milano |
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Emilia |
Si ribella ai Visconti; è subito attaccato da Giovanni da Bileggio che lo obbliga a riconciliarsi con i signori di Milano. |
Lug. | Milano
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Lega
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Emilia |
La resistenza di Modena dà tempo agli alleati di intervenire: è costretto a ripiegare di fronte all’esercito nemico condotto da Feltrino e da Ugolino Gonzaga. Gli avversari si accampano nei borghi di Ganaceto e di San Matteo; Galeazzo Pio costruisce sul Panaro una bastia a Sant’Ambrogio e si ritira a Bologna. |
Ago. |
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Emilia |
Deve mettersi sulla difensiva di fronte alla “Grande Compagnia” del conte Lando. |
Sett. |
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Emilia |
Alla difesa del castello di Fiorano Modenese; mette in fuga i nemici che vogliono occuparlo di sorpresa: molti prigionieri si devono riscattare. |
………… |
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Emilia |
Nominato rettore di Bologna con Giovanni Visconti da Oleggio, viene denunciato da quest’ultimo come traditore. |
1355 | |||||
………… |
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Emilia |
Il nuovo signore di Milano Matteo Visconti lo prepone al governo di Bologna al posto dello stesso Giovanni Visconti da Oleggio: Galeazzo Pio si preoccupa di diminuire le gabelle a carico della città e di diminuire l’organico del presidio cittadino. L’Oleggio, attraverso false lettere, lo fa allontanare da Bologna verso Lugo ed altre fortezze romagnole a causa delle minacce portate dagli estensi. |
Apr. | Milano | Bologna |
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Emilia e Romagna |
L’Oleggio si appoggia sulla fazione dei maltraversi e diffonde la voce che i Visconti vogliano rivendere Bologna ai Pepoli. Vi è una sollevazione nella città al cui termine l’Oleggio ne viene proclamato signore. Galeazzo Pio si rifugia nel castello di Lugo. Attaccato dai bolognesi, respinge l’offensiva degli avversari. |
1357 | |||||
Giu. | Milano | Lega |
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Emilia |
Al soldo di Bernabò Visconti supera il Secchia, penetra nel modenese con 2000 cavalli e molti fanti e vi procura gravi danni. Trovata resistenza a Marsaglia devasta il territorio di Sassuolo e ne distrugge i raccolti. Tocca Rami e Fredo San Salvatore; risale la sponda destra del Secchia; guada il fiume e si introduce nel reggiano presso Salvaterra. A Scandiano; punta su Vignola; varca il Panaro. |
Lug. |
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Emilia |
Per la via di Piumazzo raggiunge Calcara e la via Emilia al ponte di Samoggia. Intimidisce Giovanni Visconti da Oleggio; attaccato da Feltrino Gonzaga si ritira all’abbazia di Santa Maria in Strada. Divide le truppe in due schiere; ne colloca una verso San Giovanni in Persiceto mentre egli prende la strada per Carpi. Sono ora gli estensi a depredare i suoi territori. |
1358 | |||||
Gen. |
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Emilia |
E’ attaccato in Campogalliano e in Carpi. Il conflitto avrà termine a metà giugno. |
Sett. |
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Emilia |
Galeazzo Pio si riconcilia con Aldobrandino d’Este; la pace è stipulata a Ferrara nel palazzo del marchese alla presenza, tra gli altri, di Giberto da Correggio. In precedenza è stato costretto a dare in ostaggio agli estensi due figli. Ha il permesso di costruire una torre sul Secchia e di scavare un canale che dal fiume arrivi a Carpi. Gli è confermata la signoria di Carpi; deve restituire al contrario Campogalliano con la sua rocca. Le parti promettono di osservare i vari patti sottoscritti; è prevista una penale di 5000 fiorini per il trasgressore. |
1359 | |||||
Autunno | Milano | Ferrara Chiesa |
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Emilia |
Si ribella a Niccolò d’Este e fornisce armati e vettovaglie alle truppe viscontee. |
1361 |
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Emilia |
Si impadronisce nuovamente di Campogalliano. |
1363 | |||||
Apr. | Emilia | E’ sconfitto nella battaglia della bastia di Solara. | |||
Sett. |
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Emilia |
Si reca a Milano; si adopera per raggiungere la pace con gli estensi. |
1364 | Milano | ||||
1365 |
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Emilia
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Viene dichiarato dai Visconti proprio aderente. Si trasferisce spesso a Bologna dove ha il comando della locale guarnigione. |
1367 | |||||
Mar. |
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Muore a metà mese. Sposa Beatrice da Correggio, figlia di Giberto e vedova del signore di Verona Alboino della Scala ed Agnese dei Rossi. |
CITAZIONI
-“Capitano valoroso.” VEDRIANI
-“Huomo molto isperto nell’armi.” ALBERTI
-“Capitano nell’esercito visconteo, Galasso Pio si distinse per rapidità d’azione e audacia. Assieme ai figli Marsilio e Giberto, anch’essi a capo di milizie milanesi, si impadronì e perse castelli e terre nel modenese, e devastò territori nel reggiano e nel bolognese, esponendo i suoi domini ad analoghe ritorsioni.” ORI