1402 FRATE DA PAVIA
+ 1530 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………. | Milano | Piemonte | Milita agli stipendi del duca di Milano Ludovico Sforza. Ha l’incarico di castellano di Castello di Annone. | ||
…………. | Piemonte | Galeazzo da San Severino lo sceglie come castellano di Novi Ligure. Lo Sforza conferma Frate da Pavia in tale incarico. | |||
1497 | |||||
Gen. | Milano | Francia | Piemonte | Consegna il castello di Novi Ligure ai francesi. Giovan Francesco da San Severino è in tal modo costretto ad abbandonare la località ed a ritirarsi a Serravalle Scrivia. | |
1514 | |||||
Ago. | Venezia | Milano Impero |
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Lombardia |
Milita agli ordini di Renzo di Ceri. Si distingue nella battaglia di Ombriano. |
1515 | |||||
Giu. | 137 fanti | Veneto | |||
Ago. |
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Veneto |
Lascia il campo di Este per seguire Bartolomeo d’Alviano a Badia Polesine. |
1516 | |||||
Mar. |
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50 fanti | Lombardia |
Si trova alla difesa di Asola allorché la località è attaccata dagli imperiali di Marcantonio Colonna: con il felice esito delle operazioni il suo comportamento è elogiato dal provveditore Francesco Contarini. |
………….. |
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Veneto |
Prende parte all’assedio di Verona al comando di 101 fanti. |
1517 | |||||
Mag. |
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Veneto |
A causa della riduzione degli organici gli è concessa una provvigione di 12 ducati per otto paghe l’anno; gli è nel contempo tolta ogni condotta di provvigionati. E’ segnalato di guarnigione a Verona. |
1518 | |||||
Sett. |
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Veneto |
La Serenissima riduce ulteriormente le spese militari ed a Frate da Pavia è diminuita la provvigione annua da 96 a 48 ducati. |
1520 | |||||
………….. |
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12 fanti | Veneto |
Sempre di stanza a Verona è segnalato alla guardia di Porta Vescovo con dodici provvigionati. |
Mag. |
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Veneto |
Gli è aumentata la provvigione da 6 ad 8 ducati per paga (per otto paghe l’anno). |
1521 | |||||
Feb. |
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Croazia |
E’ inviato con i suoi schioppettieri a Sebenico. |
Giu. | Venezia | Impero | 200 fanti | Veneto |
Rientra in Italia nell’ imminenza della guerra con gli imperiali. Ha l’incarico di raccogliere 100 fanti. Si porta alla guardia di Verona ed ha il comando di 200 fanti. |
Ago. |
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Veneto e Lombardia |
Il governatore generale Teodoro da Trivulzio chiede la sua presenza al campo di Verolanuova; a fine mese si trova al campo di Lonato con i suoi uomini. |
Sett. | Emilia |
A Fontanelle. |
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Nov. |
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Lombardia |
Chiede di entrare in Pizzighettone con Gian Pietro Ferracin alla testa di 400 fanti per lo più schioppettieri: il castellano Marco Antonio Cipello non si oppone ed il giorno seguente ne scaccia i partigiani del duca di Milano Francesco Sforza. |
1522 | |||||
Feb. |
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Lombardia |
Al campo di Rovato con 172 fanti; è inquadrato nel colonnello di Rizino d’Asola. |
………….. |
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Ha la responsabilità della guardia personale di Teodoro da Trivulzio. |
Lug. |
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50 fanti | Veneto |
Al termine del conflitto torna a Verona; gli è ridotto l’organico della compagnia. |
1526 | |||||
Giu. | Impero | Venezia Francia |
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Lombardia |
Ha il compito di reclutare nel milanese 500 fanti; contatta i vecchi commilitoni come Giorgio di Vailate e Maffeo Cagnolo. |
………….. |
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150 fanti | Lombardia |
Gli abitanti di Pandino gli impediscono di entrare nella località; si porta allora a Dovera. |
1527 | |||||
Mar. |
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100 fanti | Lombardia ed Emilia |
A Stradella con 100 fanti della compagnia di Matteo Beccaria. Compie alcune scorrerie nel piacentino; è sorpreso con il Beccaria a Morengo da Battistino Moretto e da Magrino Vitale. I suoi uomini sono svaligiati, gli sono prese le insegne; riesce a mettersi in salvo a stento. |
1528 | |||||
Mar. |
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150 fanti | Lombardia |
Dal Monte di Brianza si trasferisce nell’ alto bergamasco con 150 fanti spagnoli; è attaccato dagli abitanti e dai veneziani che gli infliggono la perdita di 120 uomini. |
1530 |
Muore. |
CITAZIONI
-Alla difesa di Crema “El frate da Pavia che non stimava/ la propria vita per acquistar gloria/ con una ronca fra nemici entrava/ sol per lassar di sé qualche memoria/ e tanto ben con lor s’adoperava/ che merta d’esser posto in ogni historia/ per ardito guerrier saggio, e famoso/ da farsi honor più ch’altro disioso.” DEGLI AGOSTINI