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FRANCO DAL BORGO Di Verona.
- 1509 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1497 | |||||
………….. | Firenze | Pisa | Toscana | ||
………….. | Venezia | Firenze | Toscana | ||
Dic. | Toscana | Agli ordini di Marco da Martinengo cade in un agguato teso nei pressi di Cascina da Paolo Vitelli. Le truppe veneziane sono colte in disordine; Franco dal Borgo è ferito ad un braccio da un colpo di schioppetto. Fatto prigioniero, sarà liberato poco dopo. | |||
1498 | |||||
Lug. | Toscana | Ha il compito di scortare una colonna di rifornimenti diretta a Cascina con Marco da Martinengo. Cade in un’imboscata tesagli in località Valiceno da Paolo Vitelli; è fatto prigioniero a seguito della sua caduta da cavallo. Nello scontro sono catturati 150 cavalli leggeri; rimangono sul terreno 150 uomini d’ambo le parti. Anche 54 muli carichi di vettovaglie cadono nelle mani dei fiorentini. Franco dal Borgo è liberato in cambio di alcuni prigionieri pervenuti nelle mani della Serenissima nella battaglia di San Regolo. | |||
Sett. | 42 cavalli leggeri | Toscana | Alla difesa di Pisa con i suoi balestrieri a cavallo. | ||
Nov. | Toscana | Cattura il connestabile Giovanni da Siena. Con Giovanni Dara muove in avanscoperta verso il monte di San Giuliano (40 cavalli) ed appoggia l’azione di Luca Gambera e di Lattanzio da Bergamo tesi a spiare i movimenti dei fiorentini. Con l’arrivo della retroguardia veneziana sono sorpresi 60 fanti, dieci balestrieri e quattro prigionieri di taglia. Si sposta a Massacroce (Massa) nel lucchese con Lattanzio da Bergamo e cerca di svaligiare dodici uomini d’arme sforzeschi: l’iniziativa non riesce, per cui si vendica su 60 fanti lucchesi che hanno aiutato gli avversari; li spoglia delle loro armi. | |||
1499 | |||||
Gen. | Toscana | Il suo campo d’azione è sempre il pisano. | |||
Mar. | Toscana | Si impadronisce del bastione di Santa Maria a Stagno. I 35 fanti che ne sono alla difesa si arrendono senza combattere perché da tempo non ricevono le loro spettanze. | |||
………….. | Al termine del conflitto il suo comportamento è elogiato dal provveditore Piero Duodo. | ||||
Lug. | Venezia | impero Ottomano | 50 cavalli leggeri | Friuli | E’ di presidio a Gradisca d’Isonzo. Con la sua compagnia di balestrieri a cavallo contrasta le scorrerie dei turchi. |
Ott. | Friuli | E’ impegnato in numerose scaramucce nei pressi di Spilimbergo. | |||
1500 | |||||
Ago. | Friuli | Gli viene rinnovata la condotta. | |||
Sett. | Friuli | Il provveditore Piero Marcello lo invia in Friuli verso Gorizia per sorvegliare i movimenti degli avversari. | |||
1501 | |||||
Gen. | Friuli | Sua base è sempre Gradisca d’Isonzo. | |||
Feb. | Friuli | Rimane a Gradisca d’Isonzo allorché Giovambattista Caracciolo si reca a Venezia per lamentarsi del rapimento della moglie da parte degli uomini di Cesare Borgia. | |||
1502 | 50 cavalli leggeri | ||||
1503 | |||||
Ago. | Veneto | A Lovadina, nel trevigiano, alla rassegna della sua compagnia. | |||
Ott. | Venezia | Faenza Firenze | Romagna | Viene inviato in Romagna con Giovanni Greco; si sposta in Val di Lamone e si impadronisce di parte del faentino per conto dei veneziani. | |
Nov. | 53 cavalli leggeri | Romagna | Con Giovanni Greco e Vincenzo Naldi entra prima in Brisighella e poi nella rocca di Faenza. Si trasferisce ad Oriolo (Oriolo dei Fichi) con 50 cavalli e 100 fanti per impedire che i fiorentini da Castrocaro Terme possano soccorrere Faenza. Cessato il pericolo, si riunisce con Giovanni Greco ed assedia il capoluogo. Con la resa della località i suoi uomini ricevono la paga di un mese; Franco dal Borgo si sposta a Cesenatico con la sua compagnia. | ||
Dic. | Romagna | Organizza un trattato in Forlimpopoli con Giovanni Greco e Meleagro da Forlì: la trama si conclude con una razzia di bestiame. | |||
1504 | |||||
Gen. | Romagna | E’ segnalato a Cesenatico. | |||
1508 | |||||
Mar. | Venezia | Impero | Veneto | Segue Bartolomeo d’Alviano nel bellunese; partecipa alla battaglia di Tai di Cadore. Attacca con i suoi cavalli leggeri la fanteria nemica nel fianco destro. | |
Apr. | Friuli | Alla difesa di Gradisca d’Isonzo con 60/80 balestrieri a cavallo. | |||
Mag. | Slovenia | Con Giovanni Francesco d’Ascoli recupera il castello di Vipulzano (Vipolze), difeso da alcuni fanti tedeschi entrativi per trattato con il capitano degli stradiotti Marco Urago. | |||
Giu. | 55 cavalli leggeri | Slovenia | Con Vitello Vitelli e Rinieri della Sassetta punta su Postumia (Predjama); durante la marcia cade in un’imboscata in cui fra i veneziani rimangono uccisi 30 uomini e ne sono feriti altri 100. Il Consiglio dei Savi gli aumenta la condotta. | ||
Lug. | 80 cavalli leggeri | Veneto | Alla fine del conflitto si reca a Venezia e presenzia in San Marco alla cerimonia in cui sono consegnati all’ Alviano lo stendardo ed il bastone di governatore generale. La condotta gli è ancora accresciuta. Nell’anno la sua paga ascende a 1800 ducati. | ||
1509 | |||||
Gen. | Friuli | ||||
Apr. | Venezia | Francia | 100 cavalli leggeri | Lombardia | Con Zitolo da Perugia e Meleagro da Forlì scorre oltre l’Adda fino alle porte di Lodi; informato della caduta di Treviglio, si collega nel bresciano con Giacomo Secco. Si dirige poi a Caravaggio con il Secco e Taddeo della Motella. 7000 francesi si avvicinano alla città, per cui, vista la disparità di forze, ne esce dopo alcuni colpi di artiglieria. |
Mag. | Lombardia | Muore in combattimento nella battaglia di Agnadello. |
CITAZIONI
-Alla battaglia di Agnadello “Sigillando pur egli con la vita il merito di sue gran prodezze.” VERDIZZOTTI
-“Dal borgo che diren (dire) di messer franco/ se non che fussi un altro magno hetore/ & co suo (suoi) balestrier non venne manco/ che nelle vista seppon sempre porre quando dal destro o dal sinistro fianco/ hor questo or quillo volea di vita sciorre (togliere)/ & se tal pruove della sua persona/ che si può dir che la suo spada è buona.” Da “La storia del fatto d’arme di Geradadda” in GUERRE IN OTTAVA RIMA
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