FRANCESCO GRASSO

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Castello di Ripacandida
Castello di Ripacandida

Last Updated on 2023/12/20

FRANCESCO GRASSO  Fratello di Lazzaro Grasso, genero di Deifobo dell’Anguillara.

  • 1496 (agosto)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1487
Apr. mag.VeneziaAustriaVeneto e  Trentino

Capitano della cittadella di Verona, esce dalla città per trasferirsi a Serravalle all’Adige ed a Rovereto con 300 uomini. Si pone alla difesa della seconda località con Giacomo Albanese del presidio di Riva del Garda, contro le truppe del duca Sigismondo d’Austria. L’esercito avversario è comandato da Gaudenzio di Matsch ed è forte di 5000/8000 uomini: è composto da truppe dei Vorlande, di mercenari svizzeri, alsaziani e bavaresi. Questi ultimi sono agli ordini  di Alessandro Marschall von Pappenheim e di Hans Pimencuier. Assediati nella rocca, a causa della mancanza di munizioni, il Grasso e Giacomo Albanese sono costretti ad arrendersi a patti a fine maggio con il podestà Niccolò Priuli.

………..Trentino

Viene preposto da Roberto da San Severino, con 300 fanti, alla guardia di un forte bastione e di un ponte sull’Adige vicino al castello di Tesino.

Ago.Trentino

E’ mandato con Marco da Rimini (500 fanti) sulla montagna per agevolare la marcia dell’esercito veneziano verso Castel Pietra. Respinto da Giorgio Pietrapiana, non è in grado di proteggere le truppe mentre attraversano l’Adige a Calliano.

……….VenetoRientra a Verona con l’incarico di capitano della cittadella di Verona.
1492
Giu.VenetoOspita gli ambasciatori Giorgio Contarini e Paolo Pisani, diretti in Austria per incontrarvi l’imperatore Federico d’Austria.
1495
Apr.VeneziaFranciaLazio

Con la scusa di recarsi a Roma per prelevarvi la moglie, si reca nella città con alcuni provvigionati per difendere lo stato della Chiesa dalle minacce dei francesi.

Mag.LazioA Roma. Alla guardia del bastione di San Paolo. Vi fa costruire varie opere difensive come ripari e rivellini.
Giu.Umbria e LazioSempre per timore dei francesi scorta con altri condottieri il papa Alessandro VI da Orvieto a Roma.
Lug.Emilia Lombardia Piemonte

Prende parte alla battaglia di Fornovo. Rientra in Lombardia e si sposta all’assedio di Novara. Con Taliano da Carpi ha il compito di espugnare il castello di Briona che appartiene al duca di Savoia. La località non oppone resistenza; la rocca si arrende dopo qualche giorno alla condizione di non ricevere soccorsi entro il termine di due giorni.

Nov.250 fantiViene inviato nel regno di Napoli allo scopo di sostenervi la causa degli aragonesi contro i francesi.
1496
Feb.Puglia Lazio

Sbarcato in Puglia, si mette in marcia con 1000 provvigionati; giunge a Roma con 700 stradiotti, comandati dal provveditore Bernardo Contarini.

Mar.CampaniaA Sessa Aurunca ed a Teano. Si congiunge con Federico d’Aragona e muove contro Marzano.
Apr.Puglia

Giunge a Foggia con Giovanni da Feltre ed Antonio Fabbri; si collega con il capitano generale della Serenissima, il marchese di Mantova Francesco Gonzaga. Gli è affidato il comando della fanteria.

Mag.Campania

Viene ferito a Vallata da un verrettone all’ ascella destra e da una lancia ad un ginocchio, mentre si sta recando a parlamentare con i difensori per chiedere la resa della località.

Ago.Campania Basilicata

All’assedio di Aversa; segue con i fanti italiani Consalvo di Cordoba nell’attacco portato a Ripacandida: il centro è espugnato dopo alcune ore a seguito degli assalti condotti dai fanti biscaglini, tedeschi e galiziani. Negli stessi giorni si ammala di peste e muore a Melfi.

 CITAZIONI

-“Hom di gran core d’ingegno e di cerviello.” G. SENESE

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