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FRANCESCO DA PISA (Francesco da Pontedera) Di Pontedera.
- 1445 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1438 | |||||
Ago. | Angiò | Re d’Aragona | Abruzzi | E’ segnalato a Sulmona. | |
Sett. | 300 fanti | Campania | Allorché gli aragonesi si ritirano da Castelvecchio Subequo per scendere in Terra di Lavoro Francesco da Pisa è trasferito alla guardia di Napoli con la sua compagnia. A Maddaloni viene a conoscenza del fatto che il conte di Caserta Francesco della Ratta ha disertato dal campo angioino a quello aragonese. Scorre fino ad Arienzo nel tentativo di catturare il della Ratta; cade in un agguato. Riesce a sfuggire a stento alla cattura. Ripara ad Acerra. | ||
Ott. | Campania | E’ sollecitato a rientrare con urgenza alla difesa di Napoli, assalita dagli avversari. | |||
1439 | |||||
Giu. | Campania | Sempre a Napoli; si impadronisce della torre di San Vincenzo con l’ausilio di 4 galee genovesi che assalgono la fortificazione posta sul litorale cittadino. Con Micheletto Attendolo assedia in Castelnuovo Arnaldo Sans. | |||
1440 | |||||
Giu. | Campania | Rimane alla difesa di Napoli anche dopo la diserzione di Antonio Caldora. Si porta all’Annunziata per fronteggiare i nemici che sono riusciti ad entrare nella città per le condutture di un antico acquedotto male sorvegliato. | |||
1445 | Muore. |
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