FRANCESCO DA CANTIANO/FRANCESCO GABRIELLI

0
2148
Colmatrano Rocca Sant'Ubaldo
Colmatrano Rocca Sant'Ubaldo

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

A –  – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Z

Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

FRANCESCO DA CANTIANO/FRANCESCO GABRIELLI Di Gubbio. Signore di Cantiano e di Serra Sant’Abbondio. Figlio di Jacopo Gabrielli.

  • 1400 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1350     
Ago.   Umbria

Ragazzo, è dato in ostaggio con altri congiunti dal cugino Giovanni Gabrielli a garanzia di un suo debito  nei confronti del signore di Gubbio.

1355     
Giu.   Umbria

Viene liberato dalla prigionia a seguito di un intervento del cardinale Egidio Albornoz. Riammesso in Gubbio con altri famigliari, deve astenersi dal partecipare alla vita pubblica cittadina perché la località è sottoposta al controllo pontificio.

1376   MarchePodestà di Pergola.
1377     
Mag.   Umbria

Viene armato cavaliere a Gubbio con altri 5 suoi parenti nel corso delle cerimonie in cui è celebrato il solenne ingresso nella città del fratello Gabriele, da poco ordinato vescovo di Gubbio e signore della città.

1378   Lazio ed UmbriaPer conto di Gubbio ricopre l’incarico di ambasciatore a Roma, presso la curia, ed a Spoleto.
1379     
Gen.   ToscanaPodestà a Siena. Accoglie nella città il fratello Gabriele di ritorno da Firenze.
Ott.   UmbriaViene dichiarato proprio aderente dai Malatesta.
1380     
Apr.   Umbria

Al governo di Gubbio allorché il fratello Gabriele si reca presso Galeotto Malatesta per stringere un patto di alleanza. Non è in grado di fronteggiare il colpo di stato organizzato dal partito dei popolari con l’ausilio dei fuoriusciti.

Mag.   Umbria

La sollevazione è repressa dal fratello vescovo, rientrato in Gubbio alla testa di un forte contingente di cavalli tedeschi al soldo di Galeotto Malatesta.

1381     
Estate   UmbriaUmbria si mette sotto la protezione di Perugia. Francesco da Cantiano viene eletto gonfaloniere del popolo.
1383     
Giu.   Umbria

Deve lasciare Gubbio con il fratello Gabriele a seguito della revoca del vicariato della città da parte del papa Urbano VI. Gli è riconosciuto il possesso di Serra Sant’ Abbondio e quello di Cantiano, nonché un indennizzo per le spese effettuate in Gubbio con proprio denaro.

AutunnoGabrielliGubbio Umbria

Alla morte del fratello il governo dei popolari di Gubbio gli nega ogni risarcimento dovutogli. Inizia la guerriglia con il favore dei fiorentini e dei Malatesta.

Dic.   Umbria

Prende parte ad una congiura ordita ai danni di Antonio da Montefeltro, che vede tra i cospiratori anche il fratello minore di quest’ultimo Nolfo da Montefeltro. Francesco da Cantiano blocca Gubbio con un assedio durissimo.

1384     
Gen. mar.   Umbria

E’ dichiarato ribelle;  viene posta una taglia di 1000 fiorini per la sua cattura. Gubbio è vicina alla resa; gli abitanti preferiscono darsi al conte di Urbino Antonio da Montefeltro piuttosto che ritornare sotto la signoria dei Gabrielli. Il Montefeltro è nominato rettore e governatore della città;  gli è consegnata la rocca di Sant’Ubaldo. Ai cittadini sono inviate da Urbino 1000 some di grano ed altri rifornimenti.

…………….GabrielliUrbino Umbria

Riprende da Cantiano le ostilità. Forte dell’alleanza con i fiorentini ottiene alcuni successi, rende malsicure le vie di comunicazione tra Cagli e Gubbio ed impedisce il vettovagliamento al secondo centro.

1385     
Dic.   UmbriaContinua il conflitto con i Montefeltro. Gli sono promessi 5000 fiorini purché cessi dalle ostilità.
1386   Umbria

Non gli viene consegnata la somma di denaro promessa; organizza, pertanto, in Gubbio una congiura che, scoperta, termina con l’uccisione di molti dei suoi partecipanti. E’ imprigionato dal signore di Urbino Antonio da Montefeltro;  ciò provoca l’intervento dei fiorentini a suo favore. Alla conclusione della guerra gli sono consegnati il castello di Colmatraio e l’importo di 12000 fiorini  per i danni subiti nel conflitto. I fiorentini lo prendono sotto la loro protezione.

1388     
Ott.   UmbriaSi rappacifica con Antonio da Montefeltro grazie all’intervento dei perugini, dei quali è parimenti raccomandato.
1389     
Apr.   UmbriaI fiorentini lo pregano di restituire alcuni beni da lui fatti sequestrare a dei mercanti di Foligno,  suoi debitori: infatti parte di quanto si è appropriato Francesco da Cantiano appartiene a  diversi mercanti di Firenze. Costoro si dichiarano disponibili a riconoscere i propri debiti nei suoi confronti.
Giu.   UmbriaImpone nuovi pedaggi nel territorio di Cantiano: la misura suscita forti proteste in Antonio da Montefeltro e presso i fiorentini. Vengono uccisi due eugubini da alcuni briganti cui egli continua a dare ricetto. Per tale fatto viene minacciato dalla repubblica.
1390     
…………….GabrielliUrbino UmbriaE’ assediato in Cantiano da Antonio da Montefeltro.
Nov.   EmiliaViene nominato podestà di Bologna per sei mesi.
1391RiminiUrbino MarcheCese Cantiano al signore di Rimini Carlo Malatesta. Riprende la lotta contro i Montefeltro ed un altro ramo della famiglia Gabrielli.
1393     
Gen.   MarcheAntonio da Montefeltro assedia la moglie di Francesco da Cantiano nel castello di Colmatrano, mentre egli viene assalito a sua volta in Cantiano.
Apr.   Marche

Viene soccorso da Carlo Malatesta che rifornisce il castello di Colmatrano di vettovaglie per sei mesi; possono, inoltre, uscire dalla fortezza tutte le persone inabili alla sua difesa.

Lug.   Marche

Su pressione dei fiorentini cede al conte di Urbino il castello di Cantiano per 8000 fiorini; vende pure tutti i beni che possiede a Gubbio ed a Cantiano.

Autunno   ToscanaE’ nominato capitano del popolo a Firenze. Esercita tale ufficio per quasi due anni e mezzo.
1394     
…………….   Toscana

Antonio da Montefeltro non mantiene i patti. Francesco da Cantiano ricorre ai Dieci di Balia per rivendicare i propri diritti. Le autorità fiorentine gli danno ragione e decidono che Cantiano ritorni nelle sue mani.

Ago.GabrielliUrbino Marche

Viene minacciato in Cantiano da Corrado Prospero e da Ceccolino dei Michelotti che agiscono per conto del conte di Urbino.

1396     
Apr.    I fiorentini gli concedono di affiancare nel suo stemma le armi del Popolo e quelle del Comune toscano.
Mag.Comp. venturaC.di Castello Umbria e Toscana

Con Bartolomeo Boccanera e Ludovico Gabriotto Cantelli scorre nel piano di San Martino, nel contado di Città di Castello;  vi procura gravi danni. Ricevuti 550 fiorini dagli abitanti, si sposta nell’ aretino. Sosta presso Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) e desola anche tale territorio.

1397     
…………….MantovaMilano500 lanceVeneto e Lombardia

Milita al servizio di Francesco Gonzaga contro le truppe del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. Affianca Carlo Malatesta in una vana incursione nel veronese; viene assalito da numerosi contadini che egli mette in fuga dopo due ore di combattimento (50 morti e 137 prigionieri tra gli attaccanti). Rientra a Mantova a causa delle numerose perdite subite nella scorreria.

Estate   LombardiaA Ceresara con Antonio degli Obizzi. Si colloca nei pressi di Ostiglia e vi cattura il presidio con tutte le salmerie.
Nov.   UmbriaNel territorio di Città di Castello. Esige dal comune del denaro dietro la promessa di non danneggiarne il contado.
1398     
Giu.Comp. ventura  Lombardia

Alla firma della pace si allontana dal mantovano con Corrado Prospero, Conte da Carrara ed Antonio degli Obizzi; costituisce una compagnia di 4000 cavalli e di 800 fanti.

Lug.Comp. venturaC.di Castello Umbria

Perviene in Umbria ed attraversa il contado di Città di Castello: alla compagnia vengono consegnati 800 fiorini affinché lasci il territorio.

Ago.Comp. venturaFermo Marche

Si muove nel Piceno;  con gli altri tre capitani assale Fermo: occupa Monte Vidon Corrado e vi assedia Marino di Santa Vittoria. Riceve 1100 ducati ed abbandona il territorio dietro la promessa di non compiere atti ostili ai suoi danni per due mesi.

1400Chiesa  Lazio

Bonifacio IX lo nomina senatore di Roma;  concede al figlio Giovanni una condotta di 100 lance. Muore probabilmente a Roma nello stesso anno.

 CITAZIONI

-“Onorevole e bon omo e portossi bene (a Siena).” D. DI NERI

Fonte immagine: I luoghi del silenzio

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi