Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
0365 FRANCESCO DA CANTIANO/FRANCESCO GABRIELLI Di Gubbio. Signore di Cantiano e di Serra Sant’Abbondio. Figlio di Jacopo Gabrielli.
- 1400 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1350 | |||||
Ago. |
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| Umbria | Ragazzo, è dato in ostaggio con altri congiunti dal cugino Giovanni Gabrielli a garanzia di un suo debito nei confronti del signore di Gubbio. |
1355 | |||||
Giu. |
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| Umbria | Viene liberato dalla prigionia a seguito di un intervento del cardinale Egidio Albornoz. Riammesso in Gubbio con altri famigliari, deve astenersi dal partecipare alla vita pubblica cittadina perché la località è sottoposta al controllo pontificio. |
1376 |
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| Marche | E’ nominato podestà di Pergola. |
1377 | |||||
Mag. |
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| Umbria | Viene armato cavaliere a Gubbio con altri 5 suoi parenti nel corso delle cerimonie in cui è celebrato il solenne ingresso nella città del fratello Gabriele, da poco ordinato vescovo di Gubbio e signore della città. |
1378 |
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| Lazio ed Umbria | Ricopre l’incarico di ambasciatore a Roma, presso la curia, ed a Spoleto. |
1379 | |||||
Gen. |
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| Toscana | E’ podestà di Siena. Accoglie nella città il fratello Gabriele di ritorno da Firenze. |
Ott. |
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| Umbria | Viene dichiarato proprio aderente dai Malatesta. |
1380 | |||||
Apr. |
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| Umbria | Al governo di Gubbio allorché il fratello Gabriele si reca presso Galeotto Malatesta per stringere un patto di alleanza. Non è in grado di fronteggiare il colpo di stato organizzato dal partito dei popolari con l’ausilio dei fuoriusciti. |
Mag. |
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| Umbria | La sollevazione è repressa dal fratello vescovo, rientrato in Gubbio alla testa di un forte contingente di cavalli tedeschi al soldo di Galeotto Malatesta. |
1381 | |||||
Estate |
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| Umbria | Gubbio si mette sotto la protezione di Perugia; il Cantiano viene eletto gonfaloniere del popolo. |
1383 | |||||
Giu. |
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| Umbria | Deve lasciare Gubbio con il fratello Gabriele a seguito della revoca del vicariato della città da parte del papa Urbano VI. Gli è riconosciuto il possesso di Serra Sant’ Abbondio e quello di Cantiano, nonché un indennizzo per le spese effettuate in Gubbio con proprio denaro. |
Autunno | Gabrielli | Gubbio |
| Umbria | Alla morte del fratello il governo dei popolari di Gubbio gli nega ogni risarcimento dovutogli. Inizia la guerriglia con il favore dei fiorentini e dei Malatesta. |
Dic. |
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| Umbria | Prende parte ad una congiura ordita ai danni di Antonio da Montefeltro, che vede tra i cospiratori anche il fratello minore di quest’ultimo Nolfo da Montefeltro. Il Cantiano blocca Gubbio con un assedio durissimo. |
1384 | |||||
Gen. mar.
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| Umbria
| E’ dichiarato ribelle; viene posta una taglia di 1000 fiorini per la sua cattura. Gubbio è vicina alla resa; gli abitanti preferiscono darsi al conte di Urbino Antonio da Montefeltro piuttosto che ritornare sotto la signoria dei Gabrielli. Il Montefeltro è nominato rettore e governatore della città; gli è consegnata la rocca di Sant’Ubaldo. Ai cittadini sono inviate da Urbino 1000 some di grano ed altri rifornimenti. |
……………. | Gabrielli | Urbino |
| Umbria | Riprende da Cantiano le ostilità. Forte dell’alleanza con i fiorentini ottiene alcuni successi, rende malsicure le vie di comunicazione tra Cagli e Gubbio ed impedisce il vettovagliamento al secondo centro. |
1385 | |||||
Dic. |
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| Umbria | Continua il conflitto con i Montefeltro. Gli sono promessi 5000 fiorini perché cessi dalle ostilità. |
1386 |
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| Umbria | Non gli viene consegnata la somma di denaro promessa; organizza, pertanto, in Gubbio una congiura che, scoperta, termina con l’uccisione di molti dei suoi partecipanti. E’ imprigionato da Antonio da Montefeltro; ciò provoca l’intervento dei fiorentini a suo favore. Alla conclusione della guerra gli sono consegnati il castello di Colmatraio e l’importo di 12000 fiorini per i danni subiti nel conflitto. I fiorentini lo prendono sotto la loro protezione. |
1388 | |||||
Ott. |
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| Umbria | Si rappacifica con Antonio da Montefeltro grazie all’ intervento dei perugini, dei quali è parimenti raccomandato. |
1389 | |||||
Apr. | Umbria | I fiorentini lo pregano di restituire alcuni beni da lui fatti sequestrare a dei mercanti di Foligno, suoi debitori: infatti parte di quanto si è appropriato il Cantiano appartiene a diversi mercanti di Firenze. Costoro si dichiarano disponibili a riconoscere i propri debiti nei suoi confronti. | |||
Giu. | Umbria | Impone nuovi pedaggi nel territorio di Cantiano: la misura suscita forti proteste in Antonio da Montefeltro e presso i fiorentini. Vengono uccisi due eugubini da alcuni briganti cui egli continua a dare ricetto. Per tale fatto viene minacciato dalla repubblica. | |||
1390 | |||||
……………. | Gabrielli | Urbino |
| Umbria | E’ assediato in Cantiano dal Montefeltro. |
Nov. |
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| Emilia | Viene nominato podestà di Bologna per sei mesi. |
1391 | Rimini | Urbino |
| Marche | Cede Cantiano a Carlo Malatesta; riprende la lotta contro i Montefeltro ed un altro ramo della famiglia Gabrielli. |
1393 | |||||
Gen. |
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| Marche | Il Montefeltro assedia la moglie nel castello di Colmatraio; il Cantiano è assalito in Cantiano. |
Apr. |
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| Marche | Viene soccorso da Carlo Malatesta che rifornisce il castello di Colmatraio di vettovaglie per sei mesi; possono, inoltre, uscire dalla fortezza tutte le persone inabili alla sua difesa. |
Lug. |
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| Marche | Su pressione dei fiorentini cede al conte di Urbino il castello di Cantiano per 8000 fiorini; vende pure tutti i beni che possiede a Gubbio ed a Cantiano. |
Autunno |
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| Toscana | E’ nominato capitano del popolo a Firenze ed eserciterà tale ufficio per quasi due anni e mezzo. |
1394 | |||||
……………. |
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| Toscana | Il Montefeltro non mantiene i patti. Francesco da Cantiano ricorre ai Dieci di Balia per rivendicare i propri diritti. Le autorità fiorentine gli danno ragione e decidono che Cantiano ritorni nelle sue mani. |
Ago. | Gabrielli | Urbino |
| Marche | Viene minacciato in Cantiano da Corrado Prospero e da Ceccolino dei Michelotti che agiscono per conto del conte di Urbino. |
1396 | |||||
Apr. |
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| I fiorentini gli concedono di affiancare nel suo stemma le armi del Popolo e del Comune toscano. |
Mag. | Comp. ventura | C.di Castello |
| Umbria e Toscana | Con Bartolomeo Boccanera e Ludovico Gabriotto Cantelli scorre nel piano di San Martino, nel contado di Città di Castello; vi procura gravi danni. Ricevuti 550 fiorini dagli abitanti, si sposta nell’ aretino. Sosta presso Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) e desola anche tale territorio. |
1397 | |||||
……………. | Mantova | Milano | 500 lance | Veneto e Lombardia | Milita al servizio di Francesco Gonzaga contro le truppe del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. Affianca Carlo Malatesta in una vana incursione nel veronese; viene assalito da numerosi contadini che egli mette in fuga dopo due ore di combattimento (50 morti e 137 prigionieri tra gli attaccanti). Rientra a Mantova a causa delle numerose perdite subite nella scorreria. |
Estate |
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| Lombardia | Si trova a Ceresara con Antonio degli Obizzi; si colloca nei pressi di Ostiglia e vi cattura il presidio con tutte le salmerie. |
Nov. |
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| Umbria | Si trasferisce nel territorio di Città di Castello. Esige del denaro dietro la promessa di non danneggiarne il contado. |
1398 | |||||
Giu. | Comp. ventura |
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| Lombardia | Alla firma della pace si allontana dal mantovano con Corrado Prospero, Conte da Carrara ed Antonio degli Obizzi; costituisce una compagnia di 4000 cavalli e di 800 fanti. |
Lug. | Comp. ventura | C.di Castello |
| Umbria | Perviene in Umbria ed attraversa il contado di Città di Castello: alla compagnia vengono consegnati 800 fiorini affinché lasci il territorio. |
Ago. | Comp. ventura | Fermo |
| Marche | Si muove nel Piceno; con gli altri tre capitani assale Fermo: occupa Monte Vidon Corrado e vi assedia Marino di Santa Vittoria. Riceve 1100 ducati ed abbandona il territorio dietro la promessa di non compiere atti ostili ai suoi danni per due mesi. |
1400 | Chiesa |
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| Lazio | Bonifacio IX lo nomina senatore di Roma; concede al figlio Giovanni una condotta di 100 lance. Muore probabilmente a Roma nello stesso anno. |
CITAZIONI
-“Onorevole e bon omo e portossi bene (a Siena).” D. DI NERI