Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
FRANCESCO CASTRACANI (Francesco Castracani degli Interminelli, Francesco Castracani degli Antelminelli) Ghibellino. Conte di Coreglia. Signore di Lucca, Coreglia Antelminelli, Ghivizzano, Borgo a Mozzano, Pescaglia, Colognora e Gello. Cugino di Castruccio Castracani, cugino di Arrigo Castracani e di Valeriano Castracani.
- 1355 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1320 |
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Sett. | Lucca | Genova Napoli |
| Liguria | Milita al servizio del cugino Castruccio Castracani. Lo affianca alla sottomissione di Levanto. |
1322 |
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Sett. |
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| Toscana | Viene nominato podestà di Arezzo per un anno. |
1327 |
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…………… | Urbino | Chiesa |
| Marche | Alla guardia di Fabriano per conto di Nolfo da Montefeltro; combatte i pontifici ed i guelfi dell’Italia centrale. |
…………… |
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| Toscana | Nel secondo semestre ricopre l’incarico di podestà di Buggiano. |
1328 | Lucca | Firenze |
| Toscana | E’ eletto capitano della Val di Nievole. |
1329 |
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Mar. |
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| Toscana | Alla morte di Castruccio Castracani ottiene da Ludovico il Bavaro il vicariato di Lucca dietro l’esborso di 22000 fiorini. |
Apr. | Lucca | Comp. ventura |
| Toscana Emilia e Lombardia | Rimane a Lucca con 400 cavalli allorché l’imperatore lascia la Toscana per trasferirsi in Lombardia. E’ attaccato da Marco Visconti, dai figli di Castruccio Castracani e dalla compagnia tedesca, già militante al servizio degli imperiali, accampata a Cerruglio (Montecarlo). Scacciato dalla città, si reca in Lombardia: si ferma a Pontremoli; tocca Terenzo, Collecchio, Bianconese, Sissa; attraversa il Po e giunge a Marcaria in attesa di Luigi Gonzaga e di Cangrande della Scala. |
1330 |
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Giu. | Lucca | Firenze |
| Toscana | Si allea con il nuovo signore di Lucca Gherardino Spinola per contrastare i fiorentini. Si muove in soccorso di Montecatini. Al campo litiga con lo Spinola ed in un alterco quest’ultimo viene ferito da un suo familiare. Fugge a Borgo a Buggiano (Buggiano) con alcuni suoi seguaci mentre altri suoi fautori sono giustiziati a Lucca. |
1335 |
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Ott. |
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| Toscana | Viene nominato da Giovanni di Boemia suo vicario in Coreglia Antelminelli. |
1333/ 39 | Verona | Firenze |
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| Milita per gli scaligeri contro i fiorentini. |
1341 |
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Feb. | Pisa | Verona |
| Toscana | Alleato con i pisani, tenta di togliere Lucca a Mastino della Scala. Organizza nella città un complotto nel quale sono coinvolti Ritrilla degli Uberti ed altri tredici cittadini. La congiura viene scoperta dal vicario Guglielmo Scannacci che cattura i responsabili. |
Apr. |
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| Toscana | E’ attaccato dagli scaligeri nei suoi territori in Garfagnana. Gli sono tolte numerose terre. Ridotto a mal partito, viene soccorso da Luchino Visconti, che gli invia 200 cavalli, e dal signore di Mantova Luigi Gonzaga, che gliene fa avere altri 100. |
Ago. |
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| Toscana | A Ponte a Moriano con Arrigo Castracani: dopo tre giorni, ottiene probabilmente per trattato, il castello di Montecarlo e si congiunge con i pisani. Prende la strada di Lucca ed assedia Porcari, che cade in suo potere in due giorni. Punta su Lucca. |
Sett. |
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| Toscana | All’assedio di Lucca. |
Ott. |
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| Toscana | Con Ciupo Scolari sconfigge sotto Lucca i fiorentini capitanati da Maffeo da Pontecarali. Ha il comando di 400 cavalli; con tali uomini ha il compito di impedire che gli abitanti escano dalla città e si uniscano con gli avversari. Quando si accorge che i pisani sono in difficoltà ricorre con lo Scolari ad uno stratagemma: ordina ai suoi saccomanni di infilarsi nelle file nemiche e di spargere la voce che la loro avanguardia è in rotta. I soldati della retroguardia vedono i loro commilitoni in movimento e pensano che siano veramente stati messi in fuga: sorge un tale disordine tra i fiorentini che la paura si trasmette dalle schiere più vicine a quelle più lontane. |
1342 |
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Lug. |
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| Toscana | I lucchesi si arrendono ai pisani. |
1343 |
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Mar. |
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| Toscana | E’ ricompensato dai pisani con l’esazione delle gabelle di Bagno a Corsena per quindici anni. |
1344 |
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…………… | Pisa | Milano |
| Toscana | Appoggia i pisani molestati dai fuoriusciti e dai viscontei. |
Apr. |
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| Toscana | Con Matteo Fringuelli affronta presso la torre di San Romano Benedetto Maccarone dei Gualandi; assale all’alba gli avversari e li sbaraglia in breve tempo; la maggior parte di costoro è uccisa o fatta prigioniera. |
Ago. |
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| Toscana | Passa alla difesa di Castiglione di Garfagnana; con Carlino Tedici e Ciupo Scolari (300 cavalli e 600 fanti) supera le linee nemiche. Aggredisce all’improvviso i viscontei e li mette in fuga: numerosi sono i prigionieri che sono svaligiati di armi e di cavalcature. Occupa una collina vicina, lasciata senza sorveglianza dagli avversari, e vi si fortifica con trincee e steccati. |
1345 |
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Gen. |
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| Toscana | A Lucca con l’imperatore Carlo di Boemia. E’ nominato conte palatino e gli è rinnovato il feudo di Coreglia Antelminelli. |
1350 |
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…………… | Napoli | Ungheria |
| Regno di Napoli | Combatte per conto degli angioini le truppe del re Ludovico d’Ungheria. |
Sett. |
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| Il papa Clemente VII lo ringrazia ufficialmente con Giovanni di Asperg per l’appoggio fornito alla regina di Napoli Giovanna d’Angiò ai danni degli ungheri. |
1351 |
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…………… | Milano | Firenze |
| Emilia | Si trasferisce nel reggiano; si accampa a Santo Stefano nei pressi del capoluogo. |
Lug. |
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| Toscana | Si collega con gli Ubaldini, Nolfo da Montefeltro, i conti di Santa Fiora, il conte Guglielmo Spadalunga, i Tarlati, gli Ubertini, i Pazzi di Valdarno, il conte Tano da Montecarelli per lottare contro i fiorentini. |
1352 |
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Mag. |
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| Toscana | Fronteggia i fiorentini in Lunigiana ed in Garfagnana. Occupa le rocche di Coreglia Antelminelli e di Sorana che consegna ai pisani. |
Lug. |
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| Toscana | Ricevuti in soccorso dai viscontei 300 cavalli, assedia Barga e la stringe con più bastie. I fiorentini offrono la signoria della città ai pisani. Il signore di Milano si oppone a tale soluzione. |
Ott. |
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| Toscana | Da Pistoia gli si muove contro Raimondo Lupo con 600 barbute e 2000 fanti. Il Castracani si scontra con costoro a Borgo a Mozzano alla testa di 300 cavalli e di 1500 fanti: in meno di un’ora è sconfitto ed è costretto a riparare ad Uzzano con la perdita delle salmerie, di 50 uomini e della cattura di altri 150 soldati. |
1353 |
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Gen. |
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| Liguria | A Sarzana per i negoziati di pace con i fiorentini. E’ obbligato a distruggere il castello di Tereglio di cui si è impadronito l’anno precedente. |
1354 |
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Mag. | Milano | Lega |
| Lombardia ed Emilia | Milita al servizio di Giovanni Visconti. Gli è dato il comando, con Giovanni di Bileggio, Galeazzo e Bernardino Pio di 2500 barbute e di 4000 fanti, tra i quali vi sono almeno 400 guastatori. Si dirige su Rivolta d’Adda, Reggio Emilia e Modena e si attenda sulla riva destra del Secchia. Compie alcune scorrerie nel mantovano; devasta San Lazzaro. |
Giu. |
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| Emilia | Invade il modenese; tocca Saliceto Buzzalino e San Marone. |
Lug. sett. |
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| Emilia | Ottiene i castelli di Spezzano e di Fiorano Modenese. Assedia invano Modena; è forzato al ritiro in Reggio Emilia di fronte alla “Grande Compagnia” del conte Lando. |
1355 |
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…………… |
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| Toscana | Rientra a Pisa ove favorisce la fazione dei raspanti; quella dei bergolini è, viceversa, appoggiata dai nipoti Arrigo e Valeriano. |
Mar. |
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| Toscana | Si trova a Siena per conto dell’imperatore Carlo di Boemia allorché nella città è mutato lo stato dei Nove. E’ nominato vicario della città. |
…………… | Fuoriusciti | Pisa |
| Toscana | Raduna truppe in Garfagnana per muovere contro Pisa a favore della fazione dei raspanti, che sono stati espulsi dalla città. |
Giu. |
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| Toscana | Giunge a Pisa dove Carlo di Boemia arma cavalieri i figli Giacomo e Giovanni: è costretto ad allontanarsi dalla città a causa di possibili disordini con i nipoti Arrigo e Valeriano che egli ha ripetutamente ingannato. Esce la sera tardi per il ponte della Spina e la Porta del Parlascio. A Santa Maria del Giudice viene raggiunto dai congiunti; tutti si fermano nel medesimo albergo. All’alba del giorno seguente i tre Castracani prendono la strada per Lucca. Giunti al palazzo del duca Arrigo Castracani invita Francesco a visitarlo insieme; tutti vi scendono. E’ ucciso dal cugino Arrigo con ferite di spada alla testa ed alle gambe. Interviene anche Valeriano: insieme i due fratelli ammazzano il figlio di Francesco ed un genero. Arrigo e Valeriano Castracani si impadroniscono delle cavalcature dei morti e fuggono in Garfagnana. Il Castracani è sepolto a Lucca nella chiesa di San Francesco. |
CITAZIONI
Con Ciupo Scolari “Erano molto dotti e maestri di guerra.” STORIE PISTORESI
“Uomo di età e di gran pratica.” MANNUCCI
“Fu huomo di gran spirito..; fu questo Condottiero degli eserciti e sodato di gran valore.” GAMURRINI
“Valoroso uomo d’armi e intraprendente.” MUCCI-MORDINI