0998 FRA RUFFINO DA MANTOVA (Ruffino Galloso) Di Mantova.
+ 1438 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1404 | |||||
Gen. | Milano | Rossi |
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Emilia |
Milita agli ordini di Ottobono Terzi. |
Feb.
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Fidenza
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Terzi |
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Emilia |
Preposto alla guardia di Borgo San Donnino (Fidenza) con Martino da Faenza e Gaspare dei Pazzi, si ribella al Terzi. |
Mar.
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Fidenza
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Terzi Rossi |
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Emilia |
Contrasta da Fidenza il Terzi e Pietro dei Rossi che si sono impadroniti di Parma. |
Giu.
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Fidenza
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Parma |
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Emilia |
Si allea con i Pallavicini ed i Rossi per distruggere la potenza del Terzi nel parmense. |
1406 | |||||
Giu. | Firenze | Pisa | 280 lance e 200 fanti | Toscana |
Ottiene dai fiorentini, con Crasso da Venosa, una condotta di 280 lance e di 200 fanti tra lancieri e balestrieri. |
1415 | |||||
Lug. | Mantova | Viadana |
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Lombardia |
Milita al servizio dei Gonzaga. Combatte i Cavalcabò, irrompe nel cremonese con Ettore Carbonesi e con Gian Francesco Gonzaga; si impadronisce di Viadana. |
1426 | Venezia | Milano | 100 lance | Lombardia |
Combatte agli ordini del Carmagnola. |
1427 | |||||
……… |
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88 lance | Lombardia |
Si trova alla conquista del castello di Binanuova. |
Ott. |
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Lombardia |
Prende parte alla battaglia di Maclodio. |
1434 | |||||
……… | Taranto | Napoli |
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Puglia |
Agli stipendi del principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo. Viene inviato ad Ascoli Satriano per tenere a freno i partigiani di Jacopo Caldora. Con 1000 cavalli ed altrettanti fanti ha l’incarico dal duca di Venosa Gabriele Orsini del Balzo di difendere la città dal condottiero avversario che vorrebbe entrare in terra di Bari con 4000 cavalli e gran numero di fanti. Fra Ruffino da Mantova respinge inizialmente gli avversari. Il Caldora lo avvicina in segreto; è invitato a disertare a favore della regina Giovanna d’Angiò. Convinto dalle proposte fattegli, alla partenza di Giovanni Antonio Orsini del Balzo per Minervino, fra Ruffino da Mantova finge di di essere stato informato della sconfitta subita dal principe di Taranto di fronte a Luigi d’Angiò. Patteggia la resa di Ascoli Satriano e passa al soldo dello stesso Caldora. |
1436 | Napoli | Re d’Aragona |
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Chiede in modo importuno denaro al Caldora: è incarcerato ed espulso dal regno di Napoli. Rientra in Lombardia. |
1438 |
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Non trova nessuno che gli voglia dare una condotta. Muore per la melanconia. |
CITAZIONI
-“Avea gran credito con le genti d’arme.” DI COSTANZO
-Con Ettore Carbonesi “Cohortium praefectis ea tempestate egregiis.” PLATINA