Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
FOSCHINO ATTENDOLO Di Cotignola. Signore di Torremaggiore.
Fratello di Marco Attendolo, nipote di Muzio Attendolo Sforza, cugino di Francesco Sforza.
1392 (giugno) – 1465 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1414 | |||||
Ago. | Toscana | E’ inviato dallo zio Muzio presso il viceré Giovanni Caracciolo al fine di avere i contrassegni di alcuni castelli assegnati da Ladislao d’Angiò allo Sforza. Il Caracciolo, prima di cedere Orbetello, vuole che sia pagato un suo credito di 1500 ducati. Foschino Attendolo ottiene Piancastagnaio, Penne e Marta; perde però tempo per cercare i 500 ducati che gli mancano per il completamento dell’ ammontare richiesto. Ne approfittano i senesi per impadronirsi di Orbetello. | |||
Ott. | Napoli | Antipapa | Lazio | Guerreggia nel viterbese; allorché lo zio Muzio ritorna a Napoli con 200 cavalli è lasciato al comando delle truppe con Micheletto Attendolo e Santo Parente. | |
1415 | |||||
Gen. mar. | Sforza | Napoli | Campania | Si unisce con Lorenzo Attendolo, Micheletto Attendolo e Santo Parente e depreda con costoro il napoletano allo scopo di liberare lo zio, fatto incarcerare in Napoli dalla regina Giovanna d’Angiò e dal suo favorito Pandolfo Alopo. Allorché quest’ ultimo si riconcilia con lo zio, il condottiero viene dato in ostaggio con altri congiunti. | |
Mag. giu. | Napoli | Baroni | Abruzzi Campania | Segue lo zio Muzio contro L’Aquila. Gli abitanti della città, Giulio Cesare e Fabrizio da Capua sono costretti a sottomettersi alla regina. | |
Lug. | Campania | A Napoli con lo zio Muzio, Lorenzo Attendolo e Santo Parente. | |||
Ago. | Campania | E’ catturato e rinchiuso nel castello di Benevento con lo zio ed il cugino Francesco perché a corte prevale il partito di Giacomo di Borbone, conte de la Marche e marito di Giovanna d’Angiò. E’ incarcerato a Napoli. Sarà liberato più tardi. | |||
1417 | |||||
Ott. | Napoli | Perugia | Lazio | Combatte le truppe di Braccio di Montone. Tende un agguato al Tartaglia nei pressi di Toscanella (Tuscania) e lo costringe alla fuga. | |
Dic. | Lazio | E’ lasciato al governo di Roma con 1700 cavalli. Rimane nella città su richiesta di Giordano Colonna. | |||
1418 | |||||
Mag. | Lazio e Campania | Viene richiamato nel regno di Napoli dallo zio Muzio. Si porta alla Torre degli Schiavi nelle vicinanze di Francolise. | |||
1419 | |||||
Giu. | Napoli | Perugia | Lazio | E’ sconfitto e fatto prigioniero da Braccio di Montone a Viterbo E’ condotto con altri condottieri nella rocca di Marta, un’isola del lago di Bolsena. | |
Sett. | Lazio | Ottiene la libertà a seguito della defezione del Tartaglia nel campo pontificio. | |||
Dic. | Umbria | Viene lasciato dallo zio Muzio alla guardia di Amelia con 1000 cavalli e 500 fanti. | |||
1420 | |||||
Primavera | Chiesa | Napoi | Toscana e Campania | Lascia la Toscana e rientra in Campania per combattervi le schiere della regina di Napoli Giovanna d’Angiò, che si è alleata con Alfonso d’Aragona. | |
Giu. | Campania | Si congiunge ad Acerra con lo zio e con Micheletto Attendolo; rimane gravemente ferito in una scaramuccia presso porta Capuana, a Napoli. | |||
Sett. | Campania | Ad Acerra con 400 cavalli. | |||
…………….. | Puglia | Dopo un tentativo di Braccio di Montone di sorprendere in Aversa Luigi d’Angiò, Foschino Attendolo è inviato in Puglia per fronteggiarvi Pietro Giampaolo Orsini e Francesco Orsini. | |||
1422 | |||||
Lug. | Campania | Muzio Attendolo Sforza e Braccio di Montone trovano un accordo: a seguito di esso ottiene il comando delle milizie sforzesche con Lorenzo e Micheletto Attendolo. | |||
1423 | |||||
Mag. | Napoli | Re d’Aragona | Campania | E’ nei pressi di Napoli con lo zio Muzio. Lo informa del prossimo arrivo di una flotta aragonese pronta ad assalire il regno. | |
Giu. | Campania | Viene inviato contro gli avversari con 500 cavalli; non riesce ad impedire il loro sbarco ed il loro successivo ingresso in Napoli. Dopo uno scontro a Porta Capuana lascia un forte presidio nel castello e si ritira in Benevento con i prigionieri catalani. Controlla Torremaggiore ed entra in Aversa, di cui passa alla guardia con Francesco Mormile. Ottiene la liberazione del gran siniscalco Giovanni Caracciolo attraverso lo scambio con 20 prigionieri catalani catturati nella precedente battaglia. | |||
Lug. | Puglia | Viene infeudato di Torremaggiore. | |||
Ott. | Campania e Abruzzi | Con il conte di Sant’Angelo Colantonio Zurlo (500 cavalli) cerca di precludere lo sbarco di nuove truppe catalane sulla costa napoletana. Respinto un suo attacco a Napoli, segue lo zio negli Abruzzi per contrastarvi il Montone. | |||
……………. | Puglia | Assale Vieste con 400 cavalli. Ottiene la località a patti. | |||
1424 | |||||
Gen. | Abruzzi | Si trova sulle sponde del fiume Pescara da dove assiste impotente alla morte per annegamento dello zio Muzio. | |||
1427 | Napoli | Puglia | E’ nominato viceré delle province del Principato Ultra, di Montorio e della Capitanata. | ||
1433 | |||||
Gen. | Sforza | Chiesa | Marche | Segue il cugino Francesco Sforza nella marca di Ancona. Toglie ai da Varano i castelli di Sant’Angelo in Pontano e di Gualdo che consegna alla comunità di Fermo. | |
Dic. | Marche | E’ segnalato nei pressi di Jesi. | |||
1434 | |||||
Feb. | Marche | Francesco Sforza si dirige per una spedizione in Umbria; Foschino Attendolo diviene suo luogotenente nella Marca. Stabilisce la sua sede a Macerata. | |||
Mar. | Marche | Raccoglie a San Severino Marche numerosi armati al fine di assalire Tolentino. | |||
Apr. | Marche | Si accampa a Sarnano ed a Sant’Angelo in Pontano allorché viene informato dell’ingresso in Tolentino di Cristoforo da Tolentino. | |||
Mag. | Marche | Ai primi del mese è segnalato con Alessandro Sforza a Camporotondo di Fiastrone. Si dirige verso Fano. A fine mese viene segnalato ancora a Sant’Angelo in Pontano per contrastare le forze dei da Varano, condotte da Niccolò da Tolentino. | |||
Giu. | Marche | Si trasferisce a Recanati. | |||
Lug. | Sforza | Camerino | Marche | Inizia ad assediare Tolentino e provoca una sommossa all’interno della città. Ostacola Berardo da Varano, che viene ucciso dagli abitanti, e respinge alla porta del Monastero (Porta Marina) un attacco portato da Niccolò da Tolentino. | |
Sett. | Marche | E’ segnalato a Recanati. Nel periodo si intromette più volte nelle contese che riguardano proprietà ed usufrutti di terreni che dividono gli abitanti di Montecchio (Corridonia) da quelli di Cingoli. | |||
Ott. dic. | Marche | A San Severino Marche. Rientra poi a Recanati (novembre-dicembre) dove si intromette negli affari giudiziari del comune. | |||
1435 | |||||
Gen. mar. | Marche | Lascia Recanati per porre la sua residenza a Macerata. A marzo si aggira nei pressi di San Severino Marche. Luogotenente della Marca è ora Alessandro Sforza. | |||
Mag. | Chiesa | Fortebraccio | Romagna | Viene richiamato in Romagna per unirsi con le truppe di Francesco Sforza, di Sigismondo Pandolfo Malatesta e di Domenico Malatesta alle prese con Niccolò Piccinino. | |
Ago. | Marche | Sconfigge a Fiordimonte Niccolò Fortebraccio; è il primo a colpire il capitano nemico. | |||
Ago. | Marche | Prende parte alla battaglia di Fiordimonte. E’ il primo a colpire Niccolò Fortebraccio. | |||
1436 | |||||
Gen. | Marche | Indice un parlamento generale a Macerata. | |||
Mar. | Chiesa | Forlì | Marche e Romagna | Transita per Fano e punta verso il territorio di Forlì per combattervi Antonio Ordelaffi. | |
…………….. | Angiò | Napoli | Campania | ||
1437 | |||||
Ago. | Campania | Sconfigge gli aragonesi a Monte Cencio (Montefusco). | |||
…………….. | Campania | Viene nominato da Renato d’Angiò governatore di Benevento. | |||
1440 | |||||
……………. | Campania | Continua a contrastare gli aragonesi con Vittore Rangoni. Difende la rocca di Benevento assalita dagli avversari. | |||
Dic. | Campania | E’ catturato con tutta la sua compagnia da Garcia Cabanilla, allorché quest’ ultimo ottiene per trattato la fortezza di Benevento dal castellano Bucello Alberici. | |||
1442 | |||||
Nov. | Campania | Viene liberato solo dopo la capitolazione del fratello Marco di fronte ad Alfonso d’Aragona. | |||
1443 | |||||
Feb. | Campania | Con il fratello Marco presenzia al parlamento generale del regno di di Napoli organizzato dopo il solenne ingresso del nuovo Alfonso d’Aragona sovrano nella capitale. | |||
1444 | |||||
…………….. | Napoli | Angiò | Puglia | Appoggia gli aragonesi all’assedio di Lucera. | |
Primavera | Sforza | Lombardia | E’ nominato dal cugino Francesco Sforza governatore di Cremona al posto di Bettuccio Attendolo. | ||
1446 | |||||
Mag. | Sforza | Milano | Lombardia | Difende la città dai viscontei e dalle milizie di Rolando Pallavicini. Il suo operato è criticato da Giovanni Simonetta perché si è ritirato nella rocca lasciando il governo della città nelle mani di altre persone. | |
1447 | |||||
Mar. apr. | Sforza | Venezia | Lombardia | Chiede soccorsi ai ducali a seguito del voltafaccia del congiunto Francesco Sforza nei confronti dei veneziani. Da terra muovono in suo sostegno Francesco Piccinino, Carlo di Montone ed Alberto Pio; Biagio Assereto si muove sul Po con la flotta fluviale. Ad aprile Foschino Attendolo con Giacomo da Salerno respinge un tentativo di attacco a Cremona portato da Micheletto Attendolo alla porta di Ognissanti. Le truppe della Serenissima assalgono Piadena. Lo Sforza gli invia in soccorso 300 fanti; altri 600 ne riceve dai ducali. | |
Giu. | Lombardia | Nel rintuzzare un assalto dei veneziani viene ferito leggermente ad un braccio da un verrettone. | |||
1449 | |||||
……………. | Sforza | Venezia | Lombardia | Con il fratello Marco è nominato dallo Sforza suo luogotenente nel Monte di Brianza. | |
……………. | Piemonte | Sempre per conto del cugino gli è affidato il mandato di luogotenente a Novara. | |||
1450 | |||||
……………. | Lombardia | Il cugino Francesco Sforza è eletto duca di Milano. Foschino Attendolo, a sua volta, diviene luogotenente ducale a Lodi. | |||
Mag. | Lombardia | Presenzia a Lodi all’atto con il quale Guglielmo di Monferrato rinuncia a favore di Francesco Sforza al possesso di Alessandria e di altre località del circondario. | |||
1452 | Lombardia | Ha l’incarico di castellano di Porta Giovia a Milano. | |||
1461 | |||||
Gen. | Lombardia | A Milano, per i funerali della madre dello Sforza Lucia Terzani. | |||
1465 | Muore. Sposa Emilia Attendolo, dama di corte della duchessa Bianca Maria Visconti, moglie dello Sforza. |
CITAZIONI
“Cui uno ex militaribus ductoribus suis (di Muzio Attendolo Sforza) maxime ob egregium fortitudinem, cognationemque fidebat.” CRIVELLI
“Uno de’ migliori capi dell’essercito Sforzesco..Valorosissimo soldato” LOSCHI
“Aveva così ben apprese dal zio le vere maniere del guerreggiare, che quantunque non avesse altro capitaleche la spada, nulla di meno daliva tant’auge di stima, e si rese così temuto, che anco li principi coronati molto stimavano il suo valore.” G. BONOLI
Con Marco Attendolo “Homini da bene et valorosi et docti.” MINUTI
Con Attaccabriga, Manno Barile, Fiasco da Giraso, Pellegano da Trani “Avantagiatissimi homini d’arme.” MINUTI
Con Micheletto e Lorenzo Attendolo “Distinti Capitani usciti dalla scuola Sforzesca.” PALMA