1756 FILIPPO SCHIAVO (Filippo Dalmata, Filippo Sorano)
+ 1443 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1424 |
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Giu. | Re d’Aragona | Napoli |
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Abruzzi |
Milita agli ordini di Braccio di Montone. Partecipa alla battaglia di L’Aquila. |
1438 |
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Mag. | Milano | Chiesa | 400 cavalli | Romagna |
Contrasta i pontifici in Romagna. Si accampa a Cassirano nei pressi di Forlì con Gaspare degli Ubaldini ed Antonio Ordelaffi: la città si ribella allo stato della Chiesa. I due condottieri entrano in Forlì con Antonio Ordelaffi alla testa di 30 cavalli. Il resto delle truppe rimane fuori le mura. |
1440 Giu. | Milano
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Firenze
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Toscana
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A fine mese prende parte alla battaglia d’Anghiari. Si batte inizialmente con Pietro Guido Torelli. Con la sconfitta dei viscontei viene fatto prigioniero.
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1442 Apr. | Milano | Firenze |
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Romagna |
Si ferma con Ludovico Gonzaga e Sacramoro da Parma presso la Porta Imolese di Faenza con 1200 cavalli; i tre capitani attraversano il forlivese, toccano Castiglione, Petrignone ed Oriolo (Riolo Terme), raggiungono Meldola. |
Mag. |
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Emilia |
Francesco Piccinino gli affida l’incarico di condurre prigionieri da Bologna nel castello di Pellegrino Parmense Annibale Bentivoglio, Gaspare ed Achille Malvezzi sospettati di tradimento. |
1443 |
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Giu. |
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Emilia |
Si trova a Bologna e prende alloggio all’osteria del Capello nei pressi di San Petronio. La città insorge contro Francesco Piccinino ad opera di Annibale Bentivoglio, fuggito dalla prigionia: Filippo Schiavo consegna 100 ducati al’oste per essere nascosto in un posto segreto. Costui invece lo denuncia al Bentivoglio che invia 25 armati per catturarlo. Al rumore si getta in una fogna il cui condotto lo porta alla casa di Giacomo Castellani in San Pietro: è qui fatto prigioniero dai soldati che conoscono la rete fognaria. Catturato, è condotto sporco e puzzolente dal nuovo signore di Bologna che vuole conoscere il motivo della presenza di Filippo Schiavo in città. Risponde altezzosamente; è incatenato nella casa di Annibale Bentivoglio per esservi interrogato; viene a trovarlo Galeazzo Marescotti che, alle risposte parimenti sprezzanti, lo uccide con la sua spada. I suoi soldati sono spogliati di armi e cavalcature dai contadini; il suo cadavere è portato di notte alla chiesa di San Giovanni del Mercato. |
CITAZIONI
“Era tenuto uno cativo homo nemigho de Anniballe (Bentivoglio) et de tucti li Bolognesi.” CORPUS CHRONIC. BONOMIENSIUM
“Tristo soggetto.” LONGHI