Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
FERRANDINO MALATESTA (Ferrantino Malatesta) Signore di Rimini, Cesena, Mondaino, San Giovanni in Galilea, Verucchio, Roncofreddo, Monteleone.
Padre di Ferrandino Novello Malatesta, nipote di Pandolfo Malatesta, cugino di Malatesta Malatesta Gustafamiglia e di Galeotto Malatesta, cognato di Nolfo da Montefeltro e di Tano da Jesi.
1268 – 1353 (novembre)
- Blasone della famiglia Malatesta, corrispondente alla descrizione: “Bandato di tre pezzi scaccati di tre file di rosso e d’oro, alternati a tre d’argento pieno; la bordura inchiavata d’oro e di nero”.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1304 | Guelfi | Ghibellini | Marche | Alla morte del papa Bonifacio VIII con lo zio Pandolfo si impadronisce di Pesaro, di Fano, di Senigallia e di Fossombrone; ottiene Jesi per trattato. | |
1306 | |||||
Estate | Marche | Con lo zio Pandolfo e Tano da Jesi recupera le città marchigiane da cui sono stati scacciati in precedenza i Malatesta. | |||
1307 | |||||
Gen. | Toscana | Podestà di Firenze. | |||
…….. | Rimini | Chiesa | Marche | Contrasta le truppe del rettore della marca d’Ancona Bertrando di Goth e del maresciallo Gerardo di Tastis. | |
……… | Perugia | Spoleto | Umbria | ||
Giu. | Firenze | Chiesa | Capitano di guerra | Toscana | Viene nominato podestà di Firenze e capitano di guerra contro il cardinale legato Napoleone Orsini. Al comando di 3000 cavalli e di 15000 fanti il Malatesta si porta sotto il castello di Gargonza; dalla Val d’Ambra entra nell’aretino. Il cardinale Napoleone Orsini, che dispone di forze inferiori alle sue, si allontana dall’ aretino per puntare in modo diretto su Firenze; attraversa il Casentino ed il passo della Consuma. I soldati fiorentini, a seguito di tali movimenti, ritornano in disordine indietro per difendere le loro case. |
1309 | Chiesa | Venezia | Emilia | Ricopre l’incarico di podestà di Bologna per il primo semestre. Accompagna il legato pontificio, il cardinale Pelagrue nel ferrarese per affrontare i veneziani. Viene riconfermato anche per il successivo semestre. | |
1312 | Guelfi | Impero | Toscana | Soccorre i fiorentini, impegnati contro le truppe dell’ imperatore Enrico di Lussemburgo, con 300 cavalli e 1500 fanti di Rimini, di Ravenna, di Faenza e di Cesena. Tafferugli e litigi sorgono tra i soldati romagnoli ed i catalani di Diego della Ratta. Il Malatesta rientra in Romagna alla morte dell’ imperatore. | |
1314 | |||||
……… | Veneto | Podestà di Padova. Deve dimettersi dall’incarico per la sua parzialità a favore dei da Carrara. | |||
……… | Rimini | Ghibellini | Marche | Tenta di impadronirsi di Fano e di Pesaro. | |
1315 | |||||
……… | Chiesa | Ordelaffi | Romagna | Podestà e capitano di Forlì. | |
Sett. | Romagna | Cecco e Sinibaldo Ordelaffi penetrano in Forlì con l’aiuto di Ramberto e di Guglielmo Malatesta da Sogliano e di Uberto Malatesta, conte di Ghiaggiolo. Il Malatesta tenta inizialmente di resistere loro. Alla notizia che il vicario pontificio Gilberto di Santilla è stato respinto dagli avversari sulle porte della città si allontana in segreto dalla località. | |||
1316 | |||||
Mar. | Romagna | Entra in Cesena, di cui è nominato vicario pontificio e podestà. Affianca il padre Malatestino dell’Occhio nella signoria di Rimini. | |||
Apr. | Cesena | Cervia | Romagna | Alla testa di 500 fanti recupera Cervia con Cecco Ordelaffi (400 fanti) e Lamberto da Polenta. Ne scaccia il ghibellino Vaccario. | |
Giu. | Chiesa | Forlì | Romagna | Con Diego della Ratta assale i forlivesi sul torrente Bevano. A settembre segue la pace tra le parti. | |
1317 | Romagna | Alla morte del padre ricopre ancora la carica di podestà di Cesena. | |||
1320 | |||||
……… | Marche | Rientra in Pesaro e ne è eletto podestà. | |||
Lug. | Cesena | Ghibellini | Romagna | Viene assalito nottetempo in Cesena dagli Alticlini e da Uberto Malatesta. Gli avversari sono respinti. | |
Ott. | Marche | I ghibellini con l’aiuto degli Ordelaffi occupano Fermignano e la Tomba di Trezzano nonostante gli aiuti forniti a Ferrandino Malatesta dai bolognesi. | |||
1321 | |||||
Gen. | Marche | Esce da Cesena e recupera Tomba di Trezzano. | |||
Feb. | Marche | Con lo zio Pandolfo Malatesta stipula un patto di alleanza con il rettore della marca d’Ancona ai danni dei Montefeltro. | |||
……….. | Marche e Romagna | Ottiene Fermignano mediante l’esborso di 1300 lire bolognesi. Aiuta i da Polenta, espugna e dà alle fiamme il castello di Sarsina. Riacquista Fano con Berardo da Varano: il signore della città Cesarello del Cassero è decapitato. | |||
Estate | Chiesa | Urbino Spoleto | Umbria e Marche | A Perugia con molti cavalli e fanti allo scopo di fronteggiare gli spoletini ed il signore di Urbino Federico da Montefeltro. | |
Sett. | Marche | Inizia la controffensiva dei pontifici. Si accampa a Montefabbri nei pressi di Urbino. | |||
Nov. | Umbria | Assale il signore di Bardi Branca Brancaleoni. | |||
1322 | |||||
Apr. | Marche e Romagna | Entra in Fano con Pandolfo Malatesta a seguito della ribellione degli abitanti nei confronti dei ghibellini. A fine mese rientra al governo di Cesena e sventa il tentativo dei ghibellini Claudello Alticlini e Stefano Donoli. | |||
Lug. | Romagna | Espelle da Cesena Giovanni da Palazzo con i suoi congiunti. Il papa Giovanni XXII trova costoro innocenti e li fa riammettere in città. | |||
Sett. | Marche | Sconfigge Federico da Montefeltro nei pressi di Urbino. Irrompe nella città con Pandolfo Malatesta; il rivale è ucciso con il figlio Guido dalla popolazione sobillata dai guelfi locali. | |||
Ott. | Romagna | Ratifica la pace con San Marino. | |||
1323 | |||||
……… | Ravenna | da Polenta | Romagna | Coadiuva a Ravenna Ostasio da Polenta contro gli attacchi portati da Guido e da Novello da Polenta. | |
Giu. | Romagna | Viene armato cavaliere a Rimini dall’arcivescovo di Ravenna Almerico di Castel Lucio assieme con Pandolfo Malatesta, i figli di quest’ultimo Galeotto e Malatesta, nonché i congiunti Ramberto e Giovanni, anch’essi membri della medesima famiglia. | |||
Lug. | Chiesa | da Montefeltro | Marche | Riprende il conflitto i ghibellini, guidati ora da Nolfo da Montefeltro. | |
1324 | |||||
Gen. | Chiesa | Ghibellini | Marche e Romagna | Affronta nel maceratese i ghibellini capitanati da Speranza e da Nolfo da Montefeltro. Con Pandolfo e Ramberto Malatesta invita ad un convito, che si svolge a Ciola Araldi, Uberto Malatesta, del quale è venuto a conoscenza che sta organizzando una congiura ai danni dei congiunti. Costui è ammazzato da tre bastardi di casa Malatesta; il cadavere è abbandonato a Mercato Saraceno chiuso in un sacco. | |
Mag. | Romagna | E’ presente al matrimonio di Galeotto Malatesta con Elisa della Vallette, nipote del rettore della marca Amelio di Lautrec. | |||
Lug. | Marche | Urbino si ribella ai pontifici e Nolfo da Montefeltro ne diviene signore. Ferrandino Malatesta fronteggia gli avversari tra Castelcavallino e Montefabbri. | |||
Ago. | Marche | Alla testa di 800 cavalli e 4000 fanti è gravemente sconfitto dai ghibellini a Castelcavallino: deve ripiegare dall’ urbinate. Nello scontro sono uccisi tra i suoi uomini 100 soldati ed altri 600 (tra i quali 130 cavalli) sono catturati. | |||
………. | Romagna | Perde Cesena, di cui è sempre podestà, a causa di un trattato dei fautori dei ghibellini. | |||
Nov. | Firenze | Arezzo | Capitano di guerra | Toscana e Umbria | E’ nominato capitano della taglia guelfa per sei mesi; dirige le operazioni contro il vescovo di Arezzo Guido Tarlati e Città di Castello. |
1325 | |||||
Feb. | Toscana | Cavalca a Castiglion Fiorentino in cui è organizzato un trattato a suo favore: alla sua scoperta il Malatesta si ritira nel territorio di Cortona dopo avere dato alle fiamme le campagne circostanti ed avere devastato anche la pieve di Retina. I perugini usano tutta la loro influenza nei suoi confronti: il condottiero è costretto a restituire le prede ed i prigionieri catturati in tale contado. | |||
………. | Romagna | Litiga con lo zio Pandolfo per gli intrighi messi in atto da Ramberto Malatesta. | |||
1326 | |||||
Apr. | Romagna | Diviene signore di Rimini alla morte dello zio Pandolfo. | |||
Mag. | Rimini | Balacchi | Romagna | Balacuccio e Fideghino Balacchi assalgono nottetempo il castello di Santarcangelo di Romagna; si impadroniscono della rocca, imprigionano i Tavelli e si dichiarano signori della località. Gli altri abitanti sono tutti uccisi. Interviene il Malatesta che si pone all’assedio del castello con l’ausilio dei cesenati. | |
Giu. | Romagna | A Rimini. | |||
Lug. | Rimini | Malatesta | Romagna | Il cugino Ramberto ordisce una congiura contro tutti i suoi famigliari: Ferrandino viene invitato a pranzo con i figli Malatestino Novello e Ferrandino Novello; al banchetto è pure presente il cugino Galeotto. A tavola Ramberto finge un’epistassi, entra in una camera da letto, prende le armi e torna accompagnato con 100 soldati: fatti prigionieri gli ospiti, Ramberto scende nella piazza e si impossessa della signoria di Rimini. La tiene per tre giorni: interviene nella città con numerosi armati Malatesta Malatesta Guastafamiglia che, dopo un breve scontro, costringe Ramberto a fuggire per la Porta di San Pietro (San Giuliano) ed a rifugiarsi nel castello di Santarcangelo di Romagna. Il Malatesta è liberato dagli abitanti del borgo di San Giuliano: assedia il congiunto a Ciola Araldi e fa costruire alcuni battifolli a Roncofreddo ed a Monleone. | |
………. | Il cardinale Bertrando del Poggetto fa da paciere tra i vari contendenti di casa Malatesta. | ||||
………. | Chiesa | Ghibellini | Marche | Lotta contro i ghibellini marchigiani a Rocca Contrada (Arcevia) ed a Fabriano. | |
1327 | |||||
Gen. | Marche | Con Tano da Jesi sconfigge gli abitanti di Fabriano. Subito dopo tenta di recuperare Rocca Contrada (Arcevia) a favore della fazione guelfa. | |||
……… | Rimini | Fano | Marche | Aiuta Guido da Carignano a scacciare da Fano Giacomo da Carignano. | |
1328 | |||||
Lug. | Marche | Invia soccorsi al vicerettore della marca d’Ancona Fulcone da Pavia. | |||
1330 | |||||
Gen. | Una figlia sposa il barone napoletano Bernardo di San Giorgio. | ||||
……… | Il figlio Malatestino Novello uccide Ramberto Malatesta durante una battuta di caccia nel castello di Puggiano.l | ||||
1331 | |||||
Apr. | Romagna | Il cardinale Bertrando del Poggetto, legato di Lombardia, di Romagna e della marca d’ Ancona gli ingiunge da Bologna di consegnare ai pontifici Rimini ed il relativo contado (Mondaino, San Giovanni in Galilea, Roncofreddo e Monteleone). Accetta l’imposizione inizialmente; in un secondo momento si ribella fiducioso nel soccorso dei cugini. | |||
Mag. | Romagna e Emilia | Non avenro ricevuto soccorsi da parte del cugino Malatesta Malatesta Guastafamiglia, Ferrandino Malatesta ripara a Roncofreddo con i figli Ferrandino Novello e Guido e 5 famigliari. Si reca a Bologna, ove chiede di essere perdonato: è costretto a rinunciare a tutti i castelli da lui ancora detenuti. | |||
……….. | Emilia e Veneto | Si rifugia a Ferrara, a Venezia ed a Portobuffolè presso il genero Biachino da Camino. Vi si ferma cinque mesi nell’ attesa che la situazione si chiarisca. I figli Malatestino Novello e Ferrandino Novello non accedono alle richieste del legato, si arroccano in Mondaino e si dispongono alla difesa con l’ausilio di milizie ghibelline inviate da Perugia, da Fermo, da Arezzo, da Fabriano e da Urbino. | |||
1332 | |||||
Mag. | Romagna | Si rappacifica con il legato pontificio, gli cede Mondaino e si tiene gli altri castelli. | |||
1333 | |||||
Ago. | Malatesta | Chiesa | Romagna | Il cardinale del Poggetto è sconfitto a Ferrara dalla lega antipontificia; il Malatesta lascia allora San Giovanni in Galilea, si riconcilia a Scorticata con il cugino Galeotto e, con i rinforzi inviatigli dagli aretini (400 cavalli) devasta le campagne di Rimini fino alle porte della città. | |
Sett. | Romagna | Si impossessa di Mondaino; il cugino Guastafamiglia torna, invece, a Pesaro. Il legato gli invia contro da Bologna 600 cavalli e 1000 fanti: i Malatesta muovono da Santarcangelo di Romagna, superano il Marecchia con 1500 fanti, 160 cavalli e molti fuoriusciti ed attaccano a Rimini la Porta di Sant’Andrea. Un partigiano di Ferrandino, il Boscola, le cui case si trovano vicino alle mura, fa entrare per una finestra 400 fanti di Galeotto Malatesta i quali si impadroniscono del trebbio, rompono le catene della porta e facilitano l’ingresso del resto dell’ esercito. Tutti i pontifici sono catturati e spogliati delle armi. | |||
1334 | |||||
Gen. | Rimini | Chiesa | Romagna | Aderisce all’alleanza ai danni del cardinale del Poggetto e dell’imperatore Giovanni di Boemia. | |
Mar. | Marche | Con i cugini Galeotto e Malatesta Malatesta Guastafamiglia e Giacomo da Carignano si impossessa di Fano e di Fossombrone. | |||
Mag. | Romagna e Marche | Si trova al campo di Paderno presso Sarsina; chiamato a Rimini, vi è catturato a tradimento con il figlio Guido da Galeotto e Malatesta Guastafamiglia. Viene incarcerato a Gradara. All’ arresto sfugge solo il figlio Ferrandino Novello rimasto a Paderno. | |||
Giu. | Marche | Ferrandino Novello occupa Mondaino ed altri castelli; il figlio, con il soccorso del signore di Urbino Nolfo da Montefeltro, conduce una lunga guerra. Ferrandino Malatesta sarà liberato dai congiunti in propizie circostanze solo sulla fine del gennaio 1336. | |||
1336 | |||||
Mar. | Malatesta | Rimini | Romagna | Guerreggia contro i cugini Malatesta Guastafamiglia e Galeotto, divenuti signori di Rimini. I perugini gli inviano 400 cavalli; con tali truppe assale il riminese. | |
Giu. | Romagna e Marche | Occupa Montescudo; è attaccato in questo castello da 700 cavalli fiorentini di Ugo Scali, assoldato da Malatesta Malatesta Guastafamiglia. Costoro investono Montescudo e lo obbligano a ripiegare su Urbino. | |||
……… | Romagna e marche | Rientra in Romagna con la partenza delle milizie fiorentine, Infesta pesarese e riminese. | |||
1337 | Romagna e Veneto | Firma una tregua con il Guastafamiglia su mediazione di Ostasio da Polenta e del signore di Fermo Mercenario da Monteverde. Rimane signore di Mondaino, Verucchio e Serravalle. Si reca a Portobuffolè dal genero Biachino da Camino. | |||
1340 | |||||
Estate | Malatesta | Rimini | Veneto e Romagna | Aiuta il genero Ubertino da Carrara; viene a sua volta assistito dal signore di Padova allorché riprende il conflitto con i congiunti. Il marchese di Ferrara Obizzo d’Este, il signore di Bologna Taddeo Pepoli ed Ubertino da Carrara gli inviano nuove milizie (per i carraresi 500 cavalli agli ordini di Giovanni di Santa Croce). | |
1341 | |||||
Gen. | Romagna | Ferrandino Malatesta minaccia Rimini, si impadronisce di Mondaino, di Verucchio e del castello di San Martino. Obizzo d’Este fa da paciere tra i contendenti. | |||
1342 | |||||
Dic. | Malatesta | Rimini | Romagna | Viene attaccato nuovamente da Malatesta Malatesta Guastafamiglia e dalla Grande Compagnia di Guarnieri di Urslingen. E’ costretto a rinchiudersi in Verucchio. Si deve arrendere; cede la rocca al vicario pontificio di Romagna Filippo dell’Antella che la occupa a nome dello stato della Chiesa. | |
1343 | |||||
Mag. | Romagna | Si ricompone con i cugini su mediazione del vicario pontificio di Romagna. | |||
1347 | |||||
……… | Malatesta | Rimini | Romagna | Viene assalito una volta di più da Malatesta Malatesta Guastafamiglia. Gli è tolta Mondaino. | |
Mag. | Lombardia e Veneto | A Milano. Fa parte del corteo che accompagna la moglie del signore di Milano Luchino Visconti (Isabella Fieschi) dalla Lombardia al Veneto. | |||
1348 | Romagna | Si riconcilia in modo definitivo con i congiunti. Rientra a Rimini. | |||
1353 | |||||
Nov. | Romagna | Muore a Rimini come privato cittadino. Sposa Belloccia Baligani. |
CITAZIONI
-“Pauca perfecit utilia, nam subitus erat et susurrus.” BATTAGLI
-“Era buono uomo, pacifico e benigno, senz’alcuna malignità.” BRANCHI
-“Il Malatesta fu noto non solo per i fatti d’arme e per la rilevanza pubblica, ma anche per i rapporti con il mondo della cultura. Anticipando la straordinaria stagione artistica di Sigismondo, il Malatesta entrò in contatto con Neri e Pietro da Rimini, artisti locali conosciuti, attraverso i francescani, e a loro commissionò la realizzazione di alcune miniature per un prezioso commento, in lingua franco-provenzale a opera di Goffredo di Pecquigny, dei Vangeli, degli Atti degli Apostoli e dell’Apocalisse…Tale testimonianza apre uno spaccato sulla genesi della committenza malatestiana e sulla scelta che il Malatesta fece di avvalersi dell’entourage artistico della “scuola” riminese trecentesca, la quale si inserì nel vivo del rinnovamento espressivo inaugurato da Giotto. Questi, soggiornando proprio a Rimini agli inizi del secolo XIV per dipingere nella chiesa di S. Francesco. trasmise la sua maniera e il suo metodo di lavoro ai pittori locali, che divennero precoce veicolo di diffusione dello stile giottesco.” FALCIONI
-“Ricordato come uomo giusto e mite.” SPADA
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