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FEDERICO DI MATHELOR Tedesco. Padre di Gerardo di Monteloro.
- 1375 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1354 | |||||
Feb. | Padova | Verona | Veneto | E’ inviato con Manno Donati in soccorso di Cangrande della Scala contro Frignano della Scala, che si è impadronito di Verona a spese del fratello. | |
1357 | |||||
Sett. | Ungheria | Venezia | Croazia | Passa al servizio del re Ludovico d’Ungheria. Prende parte all’assedio di Zara; organizza un trattato con un tedesco, l’abate di San Crisogono, che abita in una casa posta accanto ad una porta cittadina. Scala nottetempo le mura, uccide le sentinelle, scende nella chiesa, si impadronisce della porta e vi fa entrare dentro le truppe del bano di Bosnia Tvarcko. | |
1362 | |||||
Ago. | Ungheria | Friuli e Croazia | In Friuli con Simone Lupo (inviato dal signore di Padova Francesco di Carrara) per comporre una vertenza sorta tra il patriarca di Aquileja da un lato, ed il conte di Gorizia con il duca d’Austria dall’altro. Ad agosto i 2 ambasciatori conseguono un primo successo, allorché convincono i nobili friulani ad adire ad una tregua. Di seguito si portano a Zagabria presso il re d’Ungheria per illustrare alla corte i termini dell’accordo. | ||
1363 | Padova | Austria | Friuli | Con Manno Donati è inviato in soccorso del patriarca di Aquileja; fronteggia le milizie dei nobili riottosi guidati da Walterpertoldo di Spilimbergo. | |
1365 | Trentino | In Valsugana, con numerose milizie allo scopo di controllarne i confini a seguito delle minacce portate al patriarca di Aquileja dal duca Rodolfo d’Austria. | |||
1373 | |||||
Gen. | Austria e Ungheria | Viene inviato dai padovani con Bonaccorso dei Naseri dal duca d’Austria per consegnare a quest’ ultimo le città di Feltre e di Belluno. Si sposta, di seguito, in Ungheria con Giovanni di Polisna, Giovanni Unghero ed altri capitani alla ricerca di aiuti per contrastare i veneziani. | |||
Apr. | Padova | Venezia | Veneto | Esce da Padova, per la porta Ognissanti, con Francesco da Carrara, Federico di Vallelonga, Simone Lupo e Bonifacio Lupo alla testa di 1600 cavalli; raggiunto per strada dagli alleati Benedetto Unghero e da Stefano Unghero, raduna 4000 guastatori per scavare un fossato da Curano a Camponogara e costruire una bastia a Lova, ultimata nella settimana di Pasqua in soli 7 giorni. | |
Lug. | Veneto | E’ consapevole della congiura di Marsilio da Carrara ai danni del fratello Francesco. | |||
1375 | Muore. |
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Fonte immagine in evidenza: consorziocastelli.it