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FABRIZIO DA CAPUA (Fabrizio d’Altavilla) Conte di Conza. Signore di Conza della Campania.
Fratello di Luigi da Capua, padre di Matteo da Capua.
- 1428
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1413 | |||||
Lug. ago. | Napoli | Antipapa | 25 uomini d’arme | Umbria | Viene accolto in Perugia con doni e feste. Con il Malacarne toglie ai fuoriusciti di Perugia il castello di Torgiano; espugna alcune località che sono messe a sacco ed altre ancora gli si arrendono a patti. Con Ceccolino dei Michelotti, il Malacarne e Conte da Carrara fronteggia Paolo Orsini e Braccio di Montone a Ponte di Pattolo (Ponte Pattoli) per quaranta giorni. |
1414 | |||||
…………….. | Campania | Il re di Napoli Ladislao d’Angiò gli concede ampi poteri nei confronti dei baroni fautori della causa di Luigi d’Angiò. | |||
Ago. | Campania | Alla morte del sovrano la sua compagnia è rafforzata da molti uomini d’arme che preferiscono militare ai suoi ordini piuttosto che a quelli di altri capitani regi. | |||
1415 | |||||
…………….. | Napoli | Sforza | Campania | Affronta Muzio Attendolo Sforza per conto della regina di Napoli Giovanna d’Angiò. | |
Ago. | Altavilla | Napoli | Campania | Dopo l’accordo dello Sforza con Pandolfo Alopo si ribella alla regina con il fratello Giulio Cesare: occupa Capua; sconfitto, si asserraglia nella rocca di Morrone. In breve è costretto alla resa dallo Sforza e da Lorenzo Attendolo. | |
1416 | Napoli | Sforza | 200 cavalli | Basilicata Campania | Aiuta Giacomo di Borbone, conte de la Marche, contro Lorenzo Attendolo, Micheletto Attendolo e Santo Parente che, da Tricarico, conducono un’aspra guerriglia fin sulle porte di Napoli per liberare il congiunto Muzio incarcerato in Napoli. Con Giulio Cesare da Capua sconfigge Santo Parente in uno scontro in Basilicata. Dopo il supplizio del fratello si rifugia nuovamente nel castello di Morrone. |
1417 | |||||
Lug. | Borbone | Napoli | Regno di Napoli | Parteggia per Giacomo di Borbone contro la regina. Sconfitto, a metà luglio viene a patti con Giovanna d’Angiò. Giura fedeltà ed esce dal regno con 150 cavalli e 60 fanti scortato da Cristoforo Gaetani. Gli sono consegnati 1100 ducati ed ha il permesso di riceverne altri 1008 da Marino della Leonessa; preso il denaro deve lasciare Morrone entro venticinque giorni per uscire dal regno entro il termine di altri otto. Ottenuto il salvacondotto, consegna in malleveria per il mantenimento dei patti 6000 ducati. | |
1419 | Chiesa | Napoli | Agli stipendi del papa Martino V. | ||
1420 | |||||
…………….. | Milano | Lombardia | Al servizio del duca di Milano Filippo Maria Visconti. | ||
Giu. | Lombardia | A Milano. A fine mese è segnalato nel castello di Porta Giovia con Erasmo da Trivulzio: è presente all’ infeudazione di Bordolano a favore di Giovanni da Bordolano. | |||
1423 | |||||
……………. | Milano | Firenze | |||
Estate | Lombardia Romagna | Viene spostato dal bresciano per muoversi alla difesa di Forlì con 1200/1400 cavalli e 400 fanti assieme con Angelo Belmamolo e Secco da Montagnana. | |||
Sett. | Romagna | Scorta con 1000 cavalli un carico d’uva, appena vendemmiata, verso Carpegna e Magliano. Messo in fuga dagli avversari, si fa inseguire e si dirige al ponte di Ronco dove si sono posti preventivamente in agguato Angelo della Pergola, Secco da Montagnana ed il Belmamolo. Nell’ imboscata cadono 5000 cavalli capitanati da Pandolfo Malatesta, da Niccolò da Tolentino e da Cristoforo da Lavello. Ne sono catturati 1300. | |||
……………. | Romagna | Assedia Rocca San Casciano. | |||
1425 | |||||
Sett. | Milano | Firenze | Toscana | A Citerna ed a Monterchi. | |
Ott. | Romagna Toscana e Marche | Esce da Forlì, alloggia sul Ronco e si porta nell’ aretino con Guido Torelli ed il Montagnana. Bernardino e Galizio degli Ubaldini della Carda, Ardizzone da Carrara si oppongono ai ducali: Fabrizio da Capua sconfigge gli avversari ad Anghiari ed a Faggiuola in Val Marecchia. | |||
1426 | |||||
…………….. | Toscana | Affianca Guido Torelli a Chiassa. | |||
Apr. | Milano | Venezia | 800 cavalli | Romagna Lombardia | Rientra a Forlì; da qui si trasferisce in Lombardia per difendere la cittadella di Brescia dagli attacchi portati dai veneziani del Carmagnola. |
1427 | |||||
Mar. | Lombardia | Conquista Casalmaggiore con Niccolò Piccinino ed Erasmo da Trivulzio; si attenda con 4000 cavalli e 2000 fanti nei borghi di San Giovanni e di Santo Stefano. | |||
Ago. | Lombardia | Si batte contro il Carmagnola a Gottolengo. | |||
Ott. | Lombardia | Viene sconfitto a Maclodio. Si ammala poco dopo a Soncino. Fa testamento e lascia i suoi beni al primogenito Luigi. | |||
1428 | |||||
Primavera | Muore. Sposa Lucrezia Caldora e Covella Gesualdo. |
CITAZIONI
-“Militaris disciplinae doctissimus, meique nomini amantissimus, et superior gentium mearum de lanceis speciatis.” Da una memoria di Filippo Maria Visconti raccolta dal DAVERIO
-Con Angelo della Pergola, Secco da Montagnana, Antonello da Milano “Qui in re militari admodum praestabant.” BRACCIOLINI
-Con Angelo della Pergola, Secco da Montagnana, Angelo Belmamolo, Bertolino di Zambuono, Petrino da Tortona, Guido Torelli “Conductores et armorum viri illustres.” REDUSIO
-Con Lorenzo e Micheletto Attendolo, Muzio Attendolo Sforza, Jacopo Caldora, Pieretto de Andreis “Capitani e condottieri di esserciti in quei tempi molto famosi.” CIRILLO
-“Dominus Regi Romanorum..defecerunt mihi paucis in diebus tres ex notabilioribus Capitaneis quos habebam; primo scilicet generosus vir Fabricius de Capua, militaris discipline doctissimus.” Da una lettera scritta da Filippo Maria Visconti all’imperatore Sigismondo riportata dal BECI
-“Superior gentium mearum de lanceis speciatis.” Da un documento del Visconti ripreso dalla COVINI