ETTORE FIERAMOSCA

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Ettore Fieramosca ritratto in un manifesto commemorativo del IV centenario della Disfida di Barletta, 1903. Immagine tratta dal libro "La Disfida di Barletta" di R.Russo edito da Editrice Rotas, 1994, Barletta. [Wikipedia]

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ETTORE FIERAMOSCA  (Ettore Ferramosca)  Di Capua. Conte di Mignano Monte Lungo e di Miglionico; barone di Acquara.

Signore di Rocca d’Evandro, Camino, Caspoli, Galluccio, Camigliano, Romagnano al Monte ed Acquara. Figlio di Rinaldo Fieramosca; fratello di Cesare Fieramosca e di Guido Fieramosca.

1476- 1515 (gennaio)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1492NapoliCampaniaPaggio alla corte aragonese. Gli è riconosciuto una provvigione mensile di 10 ducati.
1494NapoliFranciaCampaniaOttiene il comando di un contingente di balestrieri a cavallo.
1496
…………LazioSi trova all’assedio di Gaeta.
Nov.Eredita la condotta del padre Rinaldo.
1497Ascoli PicenoFermoMarche

Prende parte con il fratello Guido alla difesa del castello di Offida da dove conduce continue sortite ai danni degli avversari. E’ affrontato da Oliverotto da Fermo.

1498
…………CampaniaNel primo semestre ottiene in feudo dal re di Napoli Federico d’Aragona il castello di Caspoli.
Giu. lug.Marche

Ritorna a combattere gli abitanti di Fermo per conto del signore di Ascoli Piceno Astolfo Guiderocchi. E’ accolto con tutti gli onori a Ripatransone.

1501
Lug.NapoliFrancia SpagnaCampania

Si distingue contro i francesi portando un’azione offensiva al castello di Calvi dove si sono asserragliati alcuni nemici. Si sposta alla difesa di Capua agli ordini di Fabrizio Colonna. E’ catturato con la caduta della città.

Ago.Campania e FranciaAccompagna il sovrano aragonese prima ad Ischia e, successivamente, alla sua prigionia in Francia.
1502
Gen.CampaniaGli sono sequestrati dai francesi la rendita della gabella nuova di Capua ed i feudi di Rocca d’Evandro e di Camino.
…………SpagnaFranciaPugliaCombatte i francesi in Puglia tra Andria, Trani e Barletta agli ordini di Prospero e di Fabrizio Colonna.
1503
Gen.Puglia

Si svolge un duello tra 11 cavalieri estratti a sorte nei due campi. Dopo qualche giorno i francesi si presentano sotto le mura di Barletta e sfidano gli avversari: ne escono alcune compagnie di fanti rafforzati dai cavalli dei Colonna fra i quali vi è anche Ettore Fieramosca. I francesi  lasciano sul campo parecchie vittime ed alcuni prigionieri con il La Motta (Charles de Torgue).

Feb.Puglia

Durante un pranzo sorgono le premesse per la famosa “disfida di Barletta” tra tredici cavalli francesi ed altrettanti italiani scelti nelle compagnie dei Colonna: essi sono Ettore Fieramosca, Giovanni Capoccio, Giovanni Bracalone, Ettore Giovenale, Marco Casellaro, Mariano Abignente, Romanello da Forlì, Ludovico Abenavoli, Francesco Salamoni, Guglielmo Albimonte, Miale da Troia, Riccio da Parma e Fanfulla da Lodi. Lo scontro avviene in contrada Sant’Elia, tra Andria e Corato, nel territorio di Trani controllato dai veneziani. La vittoria arride agli italiani in modo netto: i vincitori vengono tutti armati cavalieri da Consalvo di Cordoba. Il capitano spagnolo dona a ciascuno dei vincitori una collana composta di tredici anelli d’oro;  viene data a tutti la facoltà di aggiungere tale emblema allo stemma famigliare. I francesi, prima della disfida, sono tanto sicuri della vittoria che non si sono curati di depositare in anticipo presso il proprio giudice di campo la somma di 1300 ducati, oggetto della posta del torneo come le armi e le relative cavalcature. Allorché dopo la vittoria, il giudice di campo italiano, il capitano d’artiglieria Diego de Vera, chiede al suo omologo francese la consegna della posta in palio, quest’ultimo (di nome Pocodinari) non è in grado di fare fronte alle richieste. Il Cordoba ordina che i campioni francesi siano trattenuti in ostaggio a Barletta fino alla completa consegna dell’intera somma che avverrà quattro giorni dopo.

Apr.PugliaPrende parte alla battaglia di Cerignola a fianco di Andrea da Capua.
Mag.Campania

Entra in Capua alla testa di 100 uomini d’arme (500 cavalli);  ne scaccia i francesi di Ivo d’ Allègre e di Antonello da San Severino. Gli avversari si danno alla fuga verso Gaeta.

Ott.Campania

Si trasferisce nella valle del Garigliano. Agli ordini di Fabrizio Colonna attacca Rocca d’Evandro e Camino, occupate da Federico di Monforte. Alla difesa di Rocca d’Evandro si trova il Monforte con 50 cavalli e 100 fanti francesi. L’avversario è costretto ad arrendersi a patti: dà in ostaggio il figlio e promette la resa se entro il termine di cinque giorni non dovesse ricevere soccorsi. Francesco Gonzaga non li invia ed il castello cade in potere dei colonnesi.

1504
Ago.Spagna

Sempre al fianco di Prospero Colonna scorta in Spagna Cesare Borgia. Dagli abitanti di Capua ha l’incarico di chiedere la concessione di alcuni privilegi.

Ott.Spagna

Il re Ferdinando il Cattolico, da Medina del Campo, lo insignisce del titolo di “cortigiano del re”; gli conferma, inoltre, i feudi di Migliano  Monte Lungo, di Rocca d’Evandro, di Camino e di Camigliano, la gabella nuova di Capua ed altri beni feudali; viene anche creato conte di Miglionico e gli è data in signoria Acquara (di cui è nominato barone). Anche agli abitanti di Capua sono concessi i privilegi richiesti. Il castello di Miglionico è detto anche del “Malconsiglio” per avere ospitato nel 1485 una riunione dei baroni ribelli al re di Napoli Ferrante d’Aragona.

1505
Apr.CampaniaRitorna in Italia con Prospero Colonna e Giovanni Battista Spinelli; si incontra a Pozzuoli con il Cordoba.
1506
Lug.Campania

Con la pace di Blois è avviato un processo di conciliazione che culmina nella  restituzione dei possedimenti perduti ai vecchi feudatari filo-francesi. Il Fieramosca è così costretto a restituire Rocca d’Evandro e Camino al Monforte e la contea di Miglionico al principe di Bisignano Bernardino da San Severino. Gli è proposto in cambio una rendita di 600 ducati a valere sulla tassa del sale di Civitella del Tronto. Non accetta la permuta anche perché Rocca d’Evandro e Camino gli procurano una rendita di 545 ducati e Miglionico di 220. Si ostina a non voler consegnare Rocca d’Evandro, già concessagli dal re di Napoli Ferrante d’Aragona. E’ fatto incarcerare in un castello da Ferdinando il Cattolico che si trova ancora a Napoli. E’ liberato su pressione di Prospero Colonna;  gli sono fatte dal re di Spagna alcune promesse.

…………CampaniaIl nuovo viceré, il conte di Ripacossa, si fa cedere i castelli contesi e gli assegna solamente i 600 ducati annui proposti in precedenza. In seguito a difficoltà economiche è costretto a vendere a Giulio de Scortatis Camigliano ed Acquara.
1507
Gen.CampaniaCon il fratello Guido ed altri cittadini è scelto dagli abitanti di Capua a prestare giuramento a Napoli nelle mani del re di Spagna.
1510
Apr.Campania

Nonostante l’opposizione del re di Spagna cerca di passare al soldo dei veneziani. Chiede una condotta di 100 uomini d’armi e di 100 cavalli leggeri, il comando   dell’artiglieria ed una compagnia di 150 cavalli leggeri per ciascuno dei due fratelli Guido e Cesare. Si offre anche per un’azione diversiva in Puglia con l’aiuto della flotta della Serenissima. Le trattative falliscono in breve tempo a causa delle sue richieste.

1512
Mar.Il re di Spagna dà il suo consenso alla vendita del feudo di Acquara a Giulio de Scorziatis.
Apr.SpagnaFranciaRomagnaMilita agli ordini di Fabrizio Colonna. Prende parte alla battaglia di Ravenna nella quale viene gravemente ferito.
1514SpagnaSi trasferisce in Spagna.
1515
Gen.Spagna

Muore a fine mese a Valladolid. E’ sepolto in tale città. Protagonista dell’ omonimo romanzo di Massimo d’Azeglio “Ettore Fieramosca o la Disfida di Barletta”. Con il suo nome sono state varate nel 1850 la pirofregata “Ettore Fieramosca” appartenente alla marina del regno di Napoli e nel 1926 il sommergibile omonimo. Nella città di Barletta sono intitolate al Fieramosca la scuola media statale e la rivista mensile locale “Il Fieramosca”. Nel 1800 il condottiero è ritratto da Filippo Palizzi. Il nome “Ettore Fieramosca” compare pure in tre film: il primo nel 1915, regia di Domenico Gaido; il secondo nel 1938, diretto da Alessandro Blasetti ed interpretato da Gino Cervi. Nel 1976 il condottiero è protagonista, infine, in “Il soldato di ventura”, diretto da Pasquale Festa Campanile con Bud Spencer.

 CITAZIONI

-“Circondato da un alone di romantica fama, la figura di questo capitano è rimasta nella storia d’Italia, come tipico esempio di valore e di coraggio personale, appassionando fantasie di pittori, di poeti e di romanzieri.” ARGEGNI

-“Piccolo di corpo, ma d’animo grande e di forza meravigliosa.” FARAGLIA

-“Valoroso soldato ne i tempi del Re cattolico.” BACCO

-“Nato di nobilissimo sangue.” ULLOA

-“Fortissimum militem aetate Catholico regio.” BACCI

-“Nostro gran Capitano.” GRANATA

-“…era hector feramoscha/ Che sempre in arme honor ha portato/ fe vedere ali francesi l’aer fosche.” DANZA

-“Che sempre in arme honor ha portato/ Fe veder a Francesi l’aier foscha/ Quando el combatté dentro lo steccato.” Da “Guerre orrende d’Italia” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-“La figura di Ettore Fieramosca sarebbe assurta a simbolo del valore e dell’orgoglio nazionale, soprattutto in epoca risorgimentale, grazie anche al famoso romanzo che Massimo d’Azeglio dedicò al fiero Capitano di Capua.” GAZZARA

-“Famigerato.., dapprima paggio della corte aragonese, poi comndante dei balestrieri e famoso uomo d’arme, passava alla storia per essere stato eletto il campione dello scontro svoltosi il 13 febbraio del 1503 nella piana tra Andria e Corato, noto come Disfida di Barletta.” NUCIFORO

-“(Nella cultura di massa) Alla sua figura, eretta in epoca risorgimentale a simbolo del valore nazionale, si ispira il romanzo storico “Ettore Fieramosca” di Massimo d’Azeglio del 1833 e le sue rielaborazioni cinematografiche. “Ettore Fieramosca” del 1913, diretto dai registi Domenico Gaido e Umberto Paradisi, l’omonimo “Ettore Fieramosca”, film propagandistico del 1938, interpretato da Gino Cervi e diretto da Alessandro Blasetti, e in chiave più ironica ne “Il soldato di ventura” del 1976 diretto da Pasquale festa Campanile, in cui il condottiero è interpretato da Bud Spencer. In “Totò e le donne”, Totò paragona nella sua immaginazione la donna che avrebbe dovuto sposare a Ettore Fieramosca, in quanto sarebbe andata a letto con lui ricoperta di giornali e con maschera facciale come se fosse una corazza per conservare la sua bellezza. Il compositore Vincenzo Ferroni gli dedica il dramma lirico “Ettore Fieramosca” (1896). Col suo nome furono varate nel 1851 la pirofregata, appartenente alla Real Marina del Regno delle Due Sicilie e in seguito incorporata dalla Regia Marina, nel 1888 l’incrociatore e nel 1926 il sommergibile. Nella città di Capua, sua città natale, gli è stata dedicata una delle due scuole medie statali e la strada sulla quale insiste lo storico Palazzo Fieramosca. In occasione della riqualificazione di piazza Umberto I è stato inaugurato nel 2016 un moderno monumento in bronzo raffigurante l’elmo del cavaliere capuano, opera dell’artista locale Arturo Casanova. A Barletta sono intitolate al nome del cavaliere capuano lle scuole medie statali “Ettore Fieramosca” e la rivista mensile locale “il Fieramosca”. WIKIPEDIA 

BIOGRAFIE SPECIFICHE

-N. F. Faraglia. Ettore e la casa Fieramosca.

Immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Fieramosca

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