ETTORE DA FORLÌ (Ettore Zampeschi)
Figlio naturale di Antonello da Forlì, fratello di Brunoro da Forlì e di Meleagro da Forlì. Signore di San Mauro Pascoli.
+ 1491 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario
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Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
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E’ nemico di Girolamo Riario, che si è appropriato dei feudi di San Mauro Pascoli, di Giovedio e di Talamello già appartenenti al padre Antonello. |
1484 |
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……… | Chiesa |
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Al servizio del papa Innocenzo VIII. |
Ott. nov. | Zampeschi | Forlì |
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Romagna |
Assale San Mauro Pascoli, scala le mura della rocca approfittando della cattiva sorveglianza, uccide il castellano Michele di Bata; di seguito si impadronisce anche di Giovedio e di Talamello. A novembre il papa Innocenzo VIII ordina al governatore di Cesena di recuperare il castello di San Mauro Pascoli. |
1485 |
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Ott. | Chiesa | Napoli |
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Abruzzi |
Si avvia alla volta di L’Aquila per mettersi agli ordini del vescovo di Bagnorea. |
1486 |
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Apr. ott. |
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Lazio |
Affianca Roberto da San Severino tra Acquapendente, Valentano e Montefiascone. A metà ottobre il pontefice lo reintegra nel possesso di San Mauro Pascoli. |
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1488 |
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Romagna |
E’ di stanza a Cesena. |
Apr. | Chiesa | Forlì |
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Romagna |
Viene chiamato a Forlì dal governatore pontificio Bernardino Savelli. Con Carlo da Pian di Meleto e Guido Guerra da Bagno assedia Caterina Sforza nella rocca cittadina: vi è una rivolta in città alla notizia del prossimo arrivo di un esercito sforzesco-bolognese, comandato da Giovan Francesco da San Severino, da Giampietro Bergamino, da Rodolfo Gonzaga e da Giovanni Bentivoglio. Ettore da Forlì è costretto fuggire; Caterina Sforza impone una taglia sulla sua testa. Fatto prigioniero, non è subito liberato al termine del conflitto, come invece accade per gli altri condottieri pontifici, con la scusa di un suo precedente tentativo di fuga. |
1491 |
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Ott. |
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Romagna |
Colpito al collo viene assassinato nella sua camera da un suo uomo d’arme chiamato il Bolognese, istigato dai fratelli Brunoro e Meleagro. |
CITAZIONI
-“Natalium labem. Delere militari gloria.” VIVIANI
-“La storia di Ettore è breve, come breve e non esaltante fu la sua carriera di condottiero.” SPADA