ERMANNO DI WARTENSTEIN

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Fortezza di Peschiera del Garda
Fortezza di Peschiera del Garda

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ERMANNO DI WARTENSTEIN  (Hartmann di Warstein, Armanno Tedesco, Artrimano, Artimanno, Artrimarzio) Conte di Warstein nel Wurttemberg.

  • 1367 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1339Germania

Di famiglia nobile decaduta cede temporaneamente il suo diritto di caccia in Warstein al conte Ulrico di Wurttemberg per il corrispettivo di 400 marche.

1346Si dà al mestiere delle armi. Si reca in Italia e milita nella compagnia di fra Moriale.
1354
…………..Comp. venturaFirenzeMarescialloToscana

Costringe i fiorentini a riconoscere alla Grande Compagnia del conte Lando 28000 fiorini in cambio del suo allontanamento dalla regione.

Ott.LegaMilanoVenetoE’ segnalato a Peschiera del Garda.
1356
Feb.Chiesa RavennaForlì FaenzaRomagnaGuida la Compagnia degli Speranti. A fine mese passa al soldo del cardinale Egidio Albornoz con altri 10 connestabili tedeschi tra i quali è compreso anche Anichino di Baumgarten. Devono tutti servire in Romagna per due mesi i pontifici ed il signore di Ravenna Bernardino da Polenta contro il signore di Forlì Francesco Ordelaffi. Ai venturieri è riconosciuto uno stipendio di 8000 fiorini. Tale compagnia si è staccata in precedenza dalla Grande Compagnia del conte Lando ed è costituita da un capitano generale, da 2 marescialli e da 8 consiglieri. Ermanno di Wartenstein riceve subito l’ordine di muoversi per danneggiare il contado di Faenza.
Ott.VeneziaUngheria Padova800 barbute e 300 fantiRomagna Emilia e Veneto

A Ravenna. Nel palazzo di Bernardino da Polenta davanti agli ambasciatori della Serenissima Ermolao Venier e Giovanni Zeno stipula una condotta con i veneziani. Ha il compito di  combattere nel trevigiano il re Ludovico d’Ungheria. La ferma è stabilita in 4 mesi. Ad Ermanno di Wartenstein viene concessa una provvigione mensile di 200 ducati. Al termine della ferma assume l’impegno di non affrontare le milizie della Serenissima nei due mesi successivi. Attraversa il Po, dal ferrarese si sposta nel veronese e nel vicentino. Fermato sul Brenta dal fiume in piena, ritorna con i suoi uomini a Caldogno dove è sorpreso in disordine e battuto da una grossa banda di ungheri che provengono da Castelfranco Veneto e da Bassano del Grappa.

Nov.Venezia

Fuggito a Verona con Arnoldo di Crichemberg, si mette in contatto con i veneziani per farsi rifondere, come da contratto, i danni subiti dalla compagnia (500 cavalcature). Si reca a Santa Maria Antica nel palazzo di Cangrande della Scala ed invia a Venezia Giovanni di Brindisach, Giovanni di Civitate ed Eriprando di Leye a richiedere la paga ed il risarcimento delle perdite subite  stimate in 12000 fiorini. Ottiene un rifiuto.

Dic.Milano
1357Esercita nuove pressioni sui veneziani per essere soddisfatto nelle sue richieste.
1358
Lug.Comp. venturaFirenzeRomagnaRitorna a militare nella Grande Compagnia del conte Lando. E’ coinvolto nella rotta subita dai venturieri alle Scalelle.
1361
Gen.Veneto

Continua a lamentarsi con i veneziani per il trattamento ricevuto. Il doge Lorenzo Celso gli propone una transazione e gli offre a titolo di donativo 400 ducati. Si reca  personalmente a Venezia ed accetta la somma che gli viene consegnata, tramite notaio, sull’altare di San Giacomo nella chiesa di San Marco.

1363
…………..FirenzePisa1000 cavalliToscana

Combatte i pisani alla testa di una compagnia di 1000 cavalli inesperti: in pratica favorisce gli avversari con il suo comportamento passivo.

Sett. ott.Toscana

Contro l’opinione di Ranuccio Farnese ed Amerigone Tedesco sostiene Pandolfo Malatesta nella scelta del campo di Incisa. Ad ottobre non interviene nello scontro allorché l’accampamento di Incisa  viene attaccato dalla “Compagnia Bianca” di Alberto Sterz e dai pisani di Manetto da Jesi. Si rifugia nel castello e si arrende in breve tempo consegnando la località agli avversari. Fugge verso Firenze;  costringe al ritiro Pandolfo Malatesta che, con 500 fanti, è giunto a San Donato in Collina per prestare soccorso ad Incisa.

1364
Apr.Comp. venturaSienaToscana

Si unisce con la “Compagnia del Cappelletto”;  depreda il senese su istigazione dei fiorentini. Si compone con la repubblica e promette con il Montefeltro, Ciupo Scolari ed Ugolino dei Sabatini di essere in perpetuo amico del comune.

1366Fonda la Compagnia Nera cui si collega sulla fine dell’anno Anichino di Baumgarten.
1367Muore.

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