ENRICO PAHER

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Porta Santa Maria, Città di Castello
Porta Santa Maria, Città di Castello

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ENRICO PAHER  (Heinrich Paer, Enrico di Paier, Arrigo Paerre) Dell’alta Germania.

  • 1385 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1353
Gen.ChiesaVicoLazioFa parte della compagnia di Filippo di Moret. Combatte il prefetto Giovanni di Vico nel Patrimonio,
1361LegaMilano MantovaLombardia

Milita con Enrico della Scala al servizio della lega antiviscontea contro i Visconti ed i Gonzaga. Fatto prigioniero da Guido ed Ugolino Gonzaga è condotto a Mantova: per ottenere la liberazione si impegna a non combattere per un anno gli avversari; promette pure che se, su richiesta, si dovesse trovare entro un raggio di venticinque miglia da Reggio Emilia, avrebbe combattuto agli stipendi dei Gonzaga contro i loro nemici per otto giorni a sue spese e per due mesi con un soldo ridotto.

1364
Apr.FirenzePisaToscana

Si trova alla difesa del Mugello con Pandolfo Malatesta ed Arrigo di Montfort: in una scaramuccia con gli inglesi della Compagnia Bianca scende dalla sua cavalcatura,  scavalca con la lancia dieci cavalli ed uccide due avversari.

1367
Mag.PerugiaComp. venturaUmbria

Contrasta la Compagnia di San Giorgio di Ambrogio Visconti e di Giovanni Acuto. Si porta a Ponte San Giovanni con Niccolò da Buscareto e Bolgaro da Marsciano e vi sosta per due giorni: alla notizia dell’arrivo a Brufa degli avversari si muove loro contro per occupare due colli; conquistatone uno, fa smontare da cavallo i suoi migliori soldati, li divide in tre schiere e li invia ad impadronirsi del secondo poggio agli ordini del suo maresciallo di campo Flach di Risach. Costoro sono assaliti dai venturieri: i  perugini si danno alla fuga; i primi a ripiegare sono gli uomini del  Risach che  per tale motivo viene sospettato di avere tradito la causa del comune. Molti fuggitivi sono uccisi sulle porte del castello di Brufa ove il castellano non ha voluto fare entrare i soldati; i morti nella battaglia sono tra i 1500 ed i 1800 uomini. Enrico Paher è catturato con il podestà di Perugia, il Buscareto ed il commissario Lamberto da Pietramala. Condotto a Pisa viene liberato dietro il pagamento di una taglia cui concorre anche il comune.

EstatePerugiaUmbriaRitorna con Niccolò da Buscareto al soldo dei perugini.
Sett.Lazio

I perugini si riconciliano con i pontifici del cardinale Egidio Albornoz. Il Paher si reca a  Viterbo con 60/200 cavalli (secondo le fonti) per scortare gli ambasciatori del comune da tale località a Perugia: al suo rientro nasce un tumulto per l’omicidio di una donna da parte di un famiglio del cardinale di Carcassona. La città insorge e sono ammazzati molti servitori del prelato. Il Paher interviene per riportare la calma. Si unisce quindi con i pontifici e si trasferisce nel piano di Scarlano dove sono abbattute le case di coloro che per primi hanno dato inizio alla sedizione; è distrutta anche una fontana causa accidentale della rivolta cittadina.

1369PerugiaChiesaUmbria

E’ segnalato alla guardia di Città di Castello. Una sollevazione nel centro si conclude con l’  ingresso in essa di Francesco da Città di Castello. Catturato, Enrico Paher è subito rilasciato.

1370
Gen.UmbriaAffianca Flach di Risach in un’azione notturna nei pressi di Assisi. Cattura Francesco da Castello e lo fa subito liberare.
1371PerugiaUmbriaRimane al soldo dei perugini anche dopo la sottomissione del comune allo stato della Chiesa.
1372Firenze70 lanceGli è riconosciuto uno stipendio mensile di 70 fiorini. MIliterà agli stipendi del comune per sedici anni consecutivi.
1375
Nov.FirenzeChiesaLazio

Combatte i pontifici nella guerra degli Otto Santi. E’ inviato in soccorso di Francesco di Vico con 200 lance e 30 balestrieri ungheri. Assedia con il Vico la rocca di Viterbo i cui difensori si arrenderanno a metà mese.

1376
Giu.Lazio

Si trova alla guardia di Viterbo con l’Olfo. Con Francesco di Vico batte sul Paglia gli avversari, capitanati da Luigi da Capua, che subiscono la perdita di 150 uomini d’arme tra morti e prigionieri: sono recuperati ottocento puledri razziati in precedenza dagli avversari.

Sett.FirenzeChiesa75 lanceToscanaSi collega nell’aretino con Lucio Sparviero (150 lance). E’ inviato in soccorso dei perugini.
1377
Sett.MarcheSconfigge Rodolfo da Varano nella battaglia di Matelica.
1380/1381Firenze50 lanceNel periodo gli è concesso un stipendio annuo di 600 fiorini.
1385

Muore.

NESSUNA CITAZIONE

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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