Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1851 DOMENICO DA SIENA (Domenico Ruffaldi) Di Siena. Conte di Sora. Signore di Capistrello, Rocca d’Arce, Pescocanale e Canistro. Padre di Antonello Ruffaldi, nipote di Villanuccio da Villafranca e di Berardo da Recanati.
1350 ca. – 1392 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1373 | Venezia | Padova | Veneto | ||
1380 | |||||
Lug. | Durazzo | Napoli | Campania | Partecipa a Napoli alla battaglia di Porta Capuana in cui è battuto Ottone di Brunswick. Nello stesso mese il conte di Nola e Soleto Nicola Orsini gli fa avere in pegno la terra dell’Isola di Ponte Scellerato in Terra di Lavoro. | |
Dic. | Lazio | Ottiene in feudo da Carlo di Durazzo Rocca d’Arce. | |||
1383 | |||||
Feb. | Napoli | Angiò | 50 lance | Lazio | E’ segnalato nella Valle di Comino e nei pressi dell’abbazia si San Germano (Montecassino). |
………. | Campania | Muove con Angelino d’Austria contro i della Ratta, conti di Caserta; alla difesa di costoro interviene Bernardo della Sala: quest’ultimo si impadronisce a sue spese di Mignano Monte Lungo. | |||
Nov. | Puglia | Prende parte all’assedio di Barletta; entra nella città ai primi del mese. Cattura Francesco della Ratta e consegna il prigioniero alla regina Margherita d’Angiò in cambio di 2500 ducati. | |||
1384 | |||||
Apr. | Pçuglia | A Barletta con Carlo di Durazzo. | |||
Sett. | Campania | Gli sono concessi in feudo i beni di alcuni ribelli siti in Terra di Lavoro quali la rocca dell’isola di Ponte Scellerato. Si sposta negli Abruzzi per bloccare il passo ad Enguerrand de Coucy giunto in soccorso di Luigi d’Angiò. | |||
1387 | |||||
Dic. | Napoli | Angiò | Campania | Con Berardo da Recanati (500 cavalli) scorre le campagne attorno Napoli seminando morte e distruzione fin quasi sulle porte della città. | |
1388 | |||||
Gen. | Campania | Esce da Aversa con Berardo da Recanati e Nello da Camerino alla testa di 400 fanti e 1000 cavalli; si unisce con il conte di Alife, Giacomo Stendardo e Roberto Orsini (in complesso 3000 cavalli e 4000 fanti) e si dirige a Caivano mentre Ottone di Brunswick, militante anch’egli con i durazzeschi, colloca i suoi alloggiamenti presso Nocera. Decide di puntare su Napoli con Berardo da Recanati, si ferma con 500 cavalli ad Afragola e danneggia il territorio circostante fino a Casa Nova: vengono loro incontro il conte di Caserta Francesco della Ratta ed il fratello di quest’ultimo Sandalo che conducono molte compagnie di cavalli tedeschi e bretoni. Sconfitto con la perdita di 40 lance, Domenico da Siena è costretto a ritirarsi. E’ inseguito dagli avversari sino ad Afragola. | |||
…….. | Abruzzi | Lascia l’incarico di viceré degli Abruzzi ad Andrillo Mormile. | |||
1389 | |||||
Mag. | Campania | Affianca Ottone di Brunswick ad Acerra. | |||
1390 | |||||
Giu. lug. | Il re di Napoli Ladislao d’Angiò gli conferma i feudi di San Giovanni Incarico e di Ambrifio, confiscati al ribelle Niccolò Spinelli nonché quelli di Capistrello, Pescocanale, Camelo, Canistro appartenenti alla contea di Albe ed una parte dei castelli di Casalvieri e di Monte Attico, già feudi della moglie Caterina Caracciolo. Gli è pure riconosciuta una provvigione annua di 1000 once d’oro. A luglio concede in prestito 5000 ducati ad Ugo Orsini ed ottiene in pegno la terza parte del casale di Casaluccio in Terra di Lavoro. | ||||
1391 | |||||
Nov. | Napoli | Angiò | Capitano g.le | Abruzzi | Affronta con Angelino d’Austria i fautori del partito angioino. |
1392 | |||||
…….. | Maresciallo | Campania | E’ nominato conte di Sora e maresciallo del regno di Napoli. | ||
Mag. | Campania | Esce da Aversa per congiungersi con Giannello Tomacelli a Castellamare di Stabia appena conquistata dagli alleati pontifici. Lascia ancora Aversa con Giacomo Stendardo ed assale nel piano di Afragola la torre di Carluccio Minutolo; depreda il contado fino a Casanova distruggendo i raccolti di fave e di miglio. | |||
Ago. | Lazio | Rapisce nel castello di Isola del Liri una vedova appartenente alla famiglia dei conti di Celano. Giorni dopo Paolo da Celano, nipote della nobildonna, irrompe nel palazzo dove Domenico da Siena risiede con la donna e lo uccide straziandone il corpo. |
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