Divisa

0
2768

Last Updated on 2012/09/29

Vestito militare di foggia e di colore distinto per differenziare i propri soldati da quelli di un altro stato, e quelli di una milizia dall’altra. Le divise non ricoprono tutto il corpo del soldato; consistono per lo più in qualche segno sulla cappa o sul petto. Nel 1522 i soldati francesi e quelli imperiali che si combattevano nel milanese erano distinti dal semplice contrassegno di una croce, bianca per i transalpini e rossa per gli imperiali, portata sul petto da entrambi gli eserciti. Descrizione di soldati pontifici in divisa nel 1515. “Nota el vestire che uxa al presente tempo li soldati da pede e da cavale: li soi vestiti sono fati de peci de più colori che se domandano saioni, e chi po’ fare più stranci tagliati sono più laudati fra lori; le calze di più colori tute tagliate in le cose a traverso, e per longo che el se vede la froda, e lo soi ziponi asai ne fano de tela e da una banda el brazo listà de oro, overo veluto, le brete large; diti tochi la magior parte de roxà (specie di panno o drappo che si diceva rosato dal suo colore), de grana (con quegli insetti simili alle coccole dell’ellera che servivano a fare quella tinta preziosa che si chiamava anche grana) tute tagliate intorno e con cordelle e cordon de oro per dirito e per traverso, et in suxo li zipon portano certe veste de coramo (cuoio) chiamati corsaleti, e in capo portano soto ale brete scofioti de oro, e de seta, et la magior parte de oro, e tute dite persone portano le barbe e toxi che pareno Turchi; le soe armi sono corsaleti de fero con li brazaleti, overo coracine senza falda de maglia, e in testa celadoni, e la magior parte niente; li soi manteli sono capini (piccole cappe) ala spagnola piccoli, overo feltri bianchi, che sono più da bravi; le soe spade sono spadini streti ala spagnola e stileti: e questo vestire se domanda spagnolo… E el veluto, e l’oro è venuto a tanto, che ogni homo ne fa strazio, chi atorno al cu.., con reverentia, chi ale bragete dele calze brute e vituperose ge hano oro e seda” T. de’ Bianchi

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi