Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
DIOTISALVI LUPI (Diotisalvi da Bergamo) Di Bergamo. Della famiglia Renzoni de Lupi originaria di Sentino, sopra San Giovanni Bianco in Val Brembana. Padre di Pedrino Lupi.
1390 ca. – 1461
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………….. | Il suo apprendistato militare avviene nelle compagnie di Facino Cane. | ||||
………….. | Milano | Combatte per i viscontei agli ordini del Carmagnola sotto il quale acquisisce la carica di connestabile di fanti. E’ tra i primi capitani di fanteria ad armare di schioppetto i propri uomini. | |||
1423 | Venezia | ||||
1432 | |||||
Mag. | Venezia | Visconti | Lombardia | Alla morte del Carmagnola irrompe in Ghiaradadda con il provveditore Giorgio Corner. | |
Nov. | Lombardia | Contrasta in Valtellina Niccolò Piccinino. Con un furioso assalto costringe l’avversario a lasciare l’assedio del castello della Moretta. | |||
1433 | Venezia | Governatore g.le fanteria | Lombardia | Rimane al comando della fanteria della Serenissima fino alla battaglia di Caravaggio del 1448. | |
1437 | |||||
Sett. | Venezia | Milano | 200 fanti | Lombardia | Affianca Gian Francesco Gonzaga sull’Oglio; viene coinvolto nella sconfitta di Calcinato sull’Oglio ad opera del Piccinino. Si trasferisce con 200 fanti alla difesa di Bergamo al fianco di Bartolomeo Colleoni. |
Nov. | Lombardia | Si dirige verso la Val Brembana con i fanti locali e la sua compagnia: anticipa il Piccinino e gli tende un imboscata in uno stretto passo nei pressi di Sorisole e di Zogno; fa sfilare parte delle squadre viscontee, si getta sulle rimanenti e le sbaraglia. Lo stesso Niccolò Piccinino è ferito da un sasso. I ducali incendiano il loro campo danno alla fuga. Il Lupi li incalza infliggendo loro numerose perdite. Molti sono i morti ed i prigionieri; i veneziani si impossessano di 1000 targoni, di numerose panciere, celate e di un grandissimo numero di armi. | |||
1438 | |||||
………….. | Lombardia | Rientra nel bergamasco occupato dai viscontei; recupera la Valle di San Martino. I veneziani gli accrescono la provvigione annua da 100 a 150 ducati e gli concedono una condotta di 100 cavalli. | |||
Giu. lug. | Lombardia | Con il ritorno del Piccinino dalla Toscana i viscontei si accampano nel cremonese nei pressi di Casalmaggiore. I veneziani si ritirano nel bresciano. Il Lupi prende parte alla difesa di Brescia al comando di 1000 fanti; lo coadiuva Taddeo d’Este con 600 cavalli. Il Piccinino assale la città; i viscontei sono costretti a ritirarsi dopo alcuni inutili attacchi che terminano con la perdita di 2000 uomini. | |||
1439 | |||||
Gen. | Lombardia Trentino | Esce da Brescia (liberata dall’ assedio) con 600 fanti per soccorrere nel Trentino con il provveditore Gerardo Dandolo, Paride di Lodrone, attaccato da Taliano Furlano, alla testa di 3000 fanti e di 500 cavalli. A Nozza sorprende alcune schiere di Niccolò Piccinino; si impadronisce del castello e si collega con le truppe del Lodrone. Colloca 200 fanti alla guardia di un passo sopra Vestone, penetra in Val di Sabbia ove viene raggiunto da altri contingenti che provengono dalla Val Trompia e da milizie fornite dai guelfi locali. Alla testa di 1000 fanti e di altri soldati condotti da Taddeo d’Este e da Paride di Lodrone sconfigge Taliano Furlano attorno a Ponale/Castel Romano in Val di Ledro. Tra i viscontei sono uccisi 500 fanti; i veneziani si impadroniscono, inoltre, dei bagagli e fanno prigionieri altri 1500 fanti e 300 cavalli. Insegue i ducali; lascia Torbole con Gerardo Dandolo, il provveditore della flotta Zeno e con 300 fanti, cui si collegano molti partigiani capitanati da Pietro Avogadro, raggiunge con una marcia notturna Toscolano-Maderno. Assale il campo nemico all’alba. Taliano Furlano, nuovamente battuto, si ritira inseguito per via di terra dai fanti del Lupi e, lungo il litorale del lago di Garda, dal fuoco della flotta veneziana. Nello scontro sono catturati Niccolò Terzi, Antonio da Trivulzio e Giovanni Fratto con 400 uomini. Ai tre condottieri è posta una taglia di 10000 ducati ridotta in un secondo momento a 8000. In cambio della taglia del Terzi a Diotisalvi Lupi viene riconosciuta dalla Serenissima la proprietà di alcuni beni nel bergamasco e nel bresciano a valere sui beni di alcuni ribelli. Recupera la montagna bresciana ed assedia Salò con Taddeo d’Este e Pietro Avogadro. | |||
Lug. | Lombardia | Giunge a Gavardo con Tebaldo Brusati e Pietro Avogadro (1200 fanti) per sostenere l’azione di Taddeo d’Este volta al recupero di Salò. Alla notizia il Furlano si colloca a San Felice del Benaco: i nemici assalgono il Lupi e sono malamente respinti. | |||
Sett. | Lombardia Trentino | Occupa in Val Camonica il castello di Mu. Entra in Val di Ledro per difendere i Lodrone dagli attacchi di Luigi da San Severino: assalito da Niccolò Piccinino, i suoi fanti si riprendono dalla sorpresa, corrono ad un passo ed incominciano ad urlare nottetempo: l’eco amplifica la loro presenza. La cavalleria ducale sente il rimbombo provenire da tutte le valli; attaccata ai fianchi da un nemico invisibile si dà confusamente alla fuga. Il Lupi cattura agevolmente 350 cavalli che sono condotti a Brescia per essere rinchiusi nella Pallata. | |||
Nov. | Trentino | Partecipa alla battaglia di Tenno. Allorché il Piccinino viene scacciato da Verona e riprende ad assediare di nuovo Brescia, Diotisalvi Lupi si sposta in Val Sabbia. | |||
Dic. | Lombardia | Presidia la Val Sabbia. Ottenuti in rinforzo 1000 fanti e 200 cavalli si dirige in soccorso di Brescia con il Sarpellione. Si sposta dalle terre dei conti di Lodrone e tocca Lumezzane; coadiuva Troilo da Rossano ed il Sarpellione nel loro assalto notturno al campo visconteo di Rodengo-Saiano in cui sono catturati 300 cavalli. | |||
1440 | |||||
Gen. | Lombardia | Recupera la Valle di San Martino con il Colleoni. Rientra nel bresciano. | |||
Ago. | Lombardia | Il Lupi è costretto a restituire i beni che gli sono stati concessi in precedenza; gli vengono promesse dalla Serenissima altre proprietà per un valore di 5000 ducati parimenti confiscate ai ribelli. | |||
………….. | Veneto | Si segnala all’assedio di Peschiera del Garda. | |||
1441 | Lombardia | Con Bartolomeo Colleoni alla difesa di Brescia in previsione di un attacco visconteo alla città. Prende parte all’assedio di Martinengo. Con la pace tra le parti (luglio) gli sono consegnati da parte del Senato 5000 ducati, nonché alcune terre site a Romano di Lombardia tolte a Giovanni da Covo. | |||
1442 | |||||
Mag. | Lombardia | Per la sua azione coraggiosa i veneziani gli donano altri terreni che si trovano a Cenate, Trescore Balneario, Zandobbio e Chiuduno, tutti confiscati ai Suardi e comportanti una rendita annua di 5000 ducati. | |||
1443 | Capitano g.le fanteria | Lombardia | Allorché Bartolomeo Colleoni abbandona gli stipendi dei veneziani per passare al servizio del duca di Milano Filippo Maria Visconti il Lupi viene nominato capitano generale della fanteria. Nello stesso anno acquista il castello di Mologno. | ||
1446 | |||||
Mag. | Venezia | Milano | Lombardia | Affianca Micheletto Attendolo nel nuovo conflitto contro i viscontei. Penetra in Ghiaradadda e prende parte alla battaglia del Mezzano in cui è sconfitto Francesco Piccinino. Del bottino gli spettano 500 cavalcature. | |
Ott. | Venezia | Milano | Lombardia | Si distingue alla conquista del castello di Cassano d’Adda. In tale località rimane Gentile da Leonessa mentre Diotallevi Lupi colloca i suoi quartieri invernali nel bergamasco. | |
1447 |
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Mag. giu. | Lombardia | Segue Micheletto Attendolo nella sua offensiva; ottiene Soncino; si sposta in Ghiaradadda; tocca Cassano d’Adda, attraversa il ponte e scorre nel milanese. L’attacco è portato fino a Milano. Entra a forza nei borghi di Porta Romana e vi dà alle fiamme il rastrello con quattro case che sorgono nei pressi; pianta tre stendardi di San Marco sulla porta e scarica tre colpi di artiglieria contro la città. A metà giugno viene armato cavaliere dall’ Attendolo nel borgo di Porta Romana con Tiberto Brandolini, Giberto da Correggio e Ludovico Malvezzi. Nella cerimonia gli viene consegnato una cotta di stoffa d’oro rivestita di seta comune. Dopo qualche giorno occupa Brivio. Si decide di assalire l’esercito ducale fortificatosi con 8000 uomini tra fanti e cavalli sul Monte di Brianza. Diotisalvi Lupi assale il campo avversario. Viene messo a sacco l’intero territorio; i veneziani si appropriano di un grande bottino. A fine giugno è assediata ed espugnata la fortezza del ponte di Lecco. | |||
Lug. ago. | Lombardia | Viene attaccata Lecco. I veneziani sono costretti a ritirarsi a causa della resistenza riscontrata. Il Lupi retrocede nella Valle di San Martino ove, a novembre, è posto il suo campo invernale. | |||
1448 | |||||
Gen. | Lombardia | A Cassano d’Adda. | |||
Lug. | Venezia | Milano | Lombardia | Combatte le truppe della Repubblica Ambrosiana. Al comando di 800 fanti viene inviato con Matteo da Capua ed il Malvezzi alla difesa di Caravaggio; entra in tale centro anticipando l’ingresso del condottiero sforzesco Giovanni da Varano. E’ subito assediato nel castello dall’esercito di Francesco Sforza forte di 12000 cavalli e di 3000 fanti. | |
Sett. | Lombardia | Viene sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Caravaggio; i suoi uomini sono tutti svaligiati. E’ condotto a Milano, dove si riprende dai postumi di una malattia. Per la sua libertà è richiesto un riscatto di 5000 ducati. | |||
………….. | Venezia Sforza | Milano | Lombardia | Con il rovesciamento delle alleanze appoggia le ambizioni di Francesco Sforza ai danni dei milanesi. | |
1449 | Veneto e Lombardia | Si reca a Venezia dove gli è accresciuto lo stipendio a fronte delle perdite subite nella battaglia di Caravaggio. Di seguito se ne resta inattivo a Bergamo. | |||
1450 | |||||
Feb. | Lombardia | Le sue truppe pongono i loro quartieri invernali nel bergamasco. | |||
1451 | |||||
Apr. | Lombardia | Presenzia alla cerimonia che si svolge a Brescia nel cui corso è consegnato a Gentile da Leonessa il bastone di capitano generale. Rientra a Bergamo per preparare le sue compagnie al prossimo conflitto ai danni dello Sforza divenuto duca di Milano. | |||
1452 | |||||
Apr. giu. | Venezia | Milano | Lombardia | Affianca Gentile da Leonessa nel cremonese. A fine giugno i suoi uomini si scontrano con i ducali. | |
1453 | Lombardia | Agli ordini del nuovo capitano generale Jacopo Piccinino conduce una scorreria nel cremonese fino alle porte di Milano. Con l’avanzata degli sforzeschi nel bresciano si trasferisce in Val di Sabbia ove recupera alcune località. | |||
1454 | |||||
Sett. | Veneto | Dopo la pace di aprile affianca Jacopo Piccinino in una visita a Venezia. | |||
1455 | |||||
Giu. | Lombardia | A Brescia, alla cerimonia in cui Bartolomeo Colleoni viene eletto capitano generale della Serenissima al posto di Jacopo Piccinino. | |||
1457 | Lombardia | Tra luglio e novembre acquista alcuni terreni a Calcinate. | |||
1458 | Veneto | A fine maggio con altri condottieri e 200 cavalieri bergamaschi e bresciani accompagna a Venezia Bartolomeo Colleoni allorché a costui viene consegnato dal doge Pasquale Malipiero il bastone di capitano generale. | |||
1461 | Lombardia | Muore tra marzo e dicembre, non a Creta come asserito da alcune memorie di famiglia, bensì a metà novembre Brescia. E’ sepolto nella navata dell’antico duomo di Bergamo. I suoi eredi, più tardi, faranno mettere un’iscrizione in suo onore nella stessa cattedrale in una cappella della navata centrale. |
CITAZIONI
-“Soldato vigilante ed intrepido..Fra i conestabili di più chiaro nome.” SPINO
-“Prode condottiero bergamasco.” BELOTTI
-“Bravo Capitano.” VERDIZZOTTI
-“Fra ‘ contestabili di più chiaro nome fu ascritto…Prode e valoroso soldato.” LUPI
-“Per molte egregie prove dell’armi grado acquistatosi, e carico da Colonnello de’ fanti s’impossessò ben presto de’ più degni, e sublimi frutti dell’honore.” D. CALVI
-“Si diceva che (tra i veneziani) fosse Lupi il primo ad impiegare compagnie di schioppettieri; a Caravaggio, dove i milanesi si rivelarono superiori nell’uso di questo tipo di arma, si disse che il fumo degli schioppi aveva oscurato l’intero campo di battaglia.” MALLETT
-“E’ uno dei più noti condottieri del secolo XV.” ARGEGNI
-Iscrizione posta sulla tomba di Diotisalvi Lupi “Divo Georgio sacellum/ Insignis eques Dietesalvus Lupus/ Peditatus Veneti generalis praefectus/ Instituit/ Posteri exornandum curaverunt/.”
BIOGRAFIE SPECIFICHE
M. Lupi. Memorie per servire alla vita del magnifico messer Diotesalvi Lupi.
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