Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1979 CRISTOFORO TORELLI Conte. Signore di Guastalla, Montechiarugolo e Coenzo. Figlio di Marsilio Torelli, fratello di Francesco Torelli, nipote di Guido Torelli, genero di Roberto da San Severino.
- 1520 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1495 | |||||
Apr. | Milano | Francia |
| Piemonte | Fronteggia i francesi nell’ astigiano. |
1498 | |||||
Feb. |
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| Emilia | Con il fratello Francesco cattura a Montechiarugolo lo zio Guido. |
Ott. |
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| Emilia | Consegna Guido Torelli al duca di Milano Ludovico Sforza. Francesco Gonzaga preme invano sui veneziani affinché gli sia concessa una condotta. | |
………….. | Firenze | Venezia | Toscana | ||
1499 | |||||
Gen. | Emilia | Rientra nelle sue terre. | |||
1500 | |||||
Gen. | Sforza | Francia |
| Emilia | Appoggia Ludovico Sforza teso al recupero del ducato di Milano. Con Tommaso Cantelli cerca di fare ribellare Parma al dominio francese. |
Feb. |
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| Lombardia | Lascia Pavia e raggiunge Vigevano. |
Apr. |
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| Lombard ed Emilia | Dopo la rotta di Novara abbandona Milano con il cardinale Ascanio Sforza per Porta Ludovica, tocca Piacenza e ripara a Ripalta dove è catturato con la resa del castello. E’ liberato solo dietro la promessa da parte sua della consegna di Montechiarugolo ai francesi; si rifugia tra Mantova e Reggio Emilia. Gli sono confiscati i beni, parte dei quali sono assegnati a Luigi d’Ars (Caselle, rendita annua di 250 ducati), al Ligny (ancora Caselle, per altri 760 ducati), al Gimel (Guastalla, 400 ducati) ed a Aimone di Prie (nel territorio di Montechiarugolo, 600 ducati). |
Giu. | Emilia | I francesi si muovono da Castelguelfo per assalire Montechiarugolo alla cui difesa si trova il fratello Francesco con 60 fanti. I difensori si arrendono a patti dopo un intenso fuoco di artiglieria. I capitolati della resa non vengono rispettati dai transalpini. Undici uomini sono impiccati ad alcuni salici a Parma nel borgo di Pegollotto: chi due, chi tre per albero. Un solo condannato a morte si salva perché secondo la consuetudine una giovane donna ne chiede la grazia per potersi sposare con lui. Il castello di Montechiarugolo viene messo a sacco ed è dato in feudo al governatore di Parma Antoine de Gimel. | |||
………….. | Firenze | Pisa | Toscana | ||
1506 |
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| Emilia | I Gonzaga gli confiscano i suoi beni nel mantovano per un’irruzione fattavi con i fratelli. |
1507 | Impero | Lombardia | Si collega a Gazzuolo ed a Bozzolo con il vescovo di Lodi Ottaviano Sforza ed altri capitani al servizio imperiale (400 uomini d’arme e 1200 fanti tedeschi) al fine di minacciare i confini del veneziano. | ||
1508 |
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| Emilia | Recupera parte dei beni allodiali e vive per lo più a Coenzo, che ha ereditato dalla moglie, e di cui è stato investito dall’imperatore Massimiliano d’Austria. |
1517 | |||||
Ott. | Emilia | Si reca a Parma con il fratello Francesco per incontrarsi con il Lescun. I due Torelli alloggiano nel palazzo già appartenente a Francesco Sforza. La cittadinanza fa loro un bel presente. | |||
1518 | |||||
Gen. | Emilia | Con i congiunti Francesco ed Achille accoglie a Parma il conte Giovan Pietro da Belgioioso. Sono organizzate nella città grandi feste cui partecipano senza problemi sia i membri della fazione guelfa che di quella ghibellina. | |||
1520 |
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| Muore. Sposa Ippolita da San Severino. |
NESSUNA CITAZIONE