Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
CRISTOFORO PALLAVICINI Marchese di Busseto. Signore di Castiglione d’Adda e di Fidenza.
Fratello di Antonio Maria Pallavicini e di Galeazzo Pallavicini, cognato di Achille Torelli.
1451 – 1521 (novembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1499 | |||||
Ago. | Milano | Francia | Piemonte | Alla difesa di Tortona con il fratello Antonio Maria. Allorché la città si ribella agli sforzeschi defeziona nel campo francese contro gli stessi ducali. | |
Ott. | Il re di Francia Luigi XII conferma in feudo a lui ed ai fratelli il feudo di Borgo San Donnino (Fidenza). | ||||
1500 | |||||
Apr. | Francia | Milano | Lombardia | Si lamenta con i veneziani per le pratiche tenute da Giacomo Secco con il congiunto Rolando Pallavicini che milita nel campo sforzesco. | |
1509 | Francia | Venezia | |||
1510 | |||||
Mar. ott. | Francia | Venezia Chiesa | Emilia | Si trova alla difesa di Guastalla per conto di Achille Torelli. Difende la località dalle minacce dei pontifici. | |
1512 | |||||
Apr. | Lazio | Dopo la battaglia di Ravenna si reca a Roma a nome del fratello Galeazzo con un seguito di 160 cavalli. Rende atto di omaggio al papa Giulio II. | |||
…….. | Milano | Lombardia | Al servizio del duca di Milano Massimiliano Sforza. | ||
1513 | |||||
Estate | Milano | Francia | Lombardia | E’ segnalato alla guardia di Cremona. | |
1515 | |||||
Ago. | Lombardia | E’ sempre a Cremona. | |||
Sett. | Lombardia | Viene fatto prigioniero ella battaglia di Melegnano. | |||
1520 | |||||
Gen. | Alla morte del fratello Antonio Maria diviene capo della sua casata. | ||||
1521 | |||||
Gen. feb. | Emilia e Lombardia | Ospita a Busseto alcuni uomini che sono stati banditi dai francesi. A fine mese sono inviati nelle sue terre il bargello di Cremona con 20 francesi. Costoro irrompono in Busseto per tentare di catturare i fuoriusciti che hanno trovato riparo in tale località. Gli abitanti si ribellano, i fuoriusciti riescono a fuggire; è catturata una spia dei transalpini (Cardino da Cremona) che, dopo un sommario processo è fatto impiccare da Cristoforo Pallavicini. Tenta di giustificare il proprio operato facendo scrivere al senato milanese ed al Lescun di cui si ritiene amico. Si rifiuta di recarsi a Milano. Il capitano francese, fratello del Lautrec (Odet de Foix, capitano generale delle truppe francesi), tradisce la sua fiducia: si porta a Cremona dove finge di mettere in ordine i suoi uomini d’arme ed ordina ai capitani di Parma e Piacenza di convergere nottetempo con le loro compagnie su Busseto. Con l’apporto di tali truppe e dei suoi armigeri il Lescun irrompe nella località, vi fa prigioniero Cristoforo Pallavicini e lo fa trasferire in carcere a Milano nel Castello Sforzesco. | |||
Mar. mag. | Emilia | I più stretti congiunti come Gian Ludovico Pallavicini si recano a Roma ed in Francia per perorare la sua causa. Anche Giulio da San Severino, membri della famiglia Visconti come Bernabò) e Pietro Pusterla, nonché lo stesso papa Leone X. si muovono a suo favore. Viene istruito un regolare processo affidato a 3 senatori francesi. Le imputazioni sono quelle di omicidio, conio di moneta falsa e ricettazione di fuoriusciti. Cristoforo Pallavicini è sottoposto a tortura; è sospeso per mezz’ora con le braccia in aria. Nonostante tutto si dichiara innocente. Il Lautrec preme per la sua condanna; assiste quotidianamente ai lavori; alla loro conclusione fa modificare la sentenza senatoria (confisca dei beni per 60000 ducati e deportazione perpetua prima al confino in Francia, poi in prigione nel Castello Sforzesco a Milano), in pena di morte tramite decapitazione. I beni del Pallavicini sono devoluti al Lescun. | |||
Nov. | Lombardia | Sforzeschi ed imperiali sono entrati in Milano. Mentre i francesi si stanno ritirando dalla città il Lautrec fa decapitare Cristoforo Pallavicini all’alba nella piazza del Castello Sforzesco con altri 2/3 suoi compagni. Suo ritratto in Palazzo Pallavicini a Busseto. Sposa Maria (o Bona) Pusterla e Caterina Fieschi. |
CITAZIONI
-“Cestuy Palvoisin estoit riche au Plaisantin et Parmesan de vingt-cinq mille ducats d’intrade.” DU BELLAY
-“Huomo illustre per ricchezze e per nobiltà di sangue.” GIOVIO
-“Personaggio tra i più qualificati alla corte di Milano.” LITTA
-“Virum integerrimum.” CAPELLA
-“Fra i fratelli era stato il più compromesso con la restaurazione sforzesca di Massimiliano Sforza.” S. MESCHINI
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