Last Updated on 2023/11/23
CLEMENTE MONALDESCHI (Clemente di Trivinano) Signore di Trevinano.
1529 – 1554 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1551 | Francia | Impero | 300 fanti | Emilia | Combatte a Mirandola agli ordini del duca di Urbino Guidobaldo della Rovere. Effettua varie scorrerie; in una di queste corre il rischio di essere catturato allorché gli viene uccisa la cavalcatura. |
1552 | Francia | Impero Firenze | Toscana | Fronteggia imperiali e fiorentini nella guerra di Siena. Si scontra presso Orbetello con una compagnia di fanti; durante una scaramuccia sfida un cavaliere spagnolo a combattere con la sola spada. Mentre sta affrontando l’avversario viene ferito da una palla di archibugio tiratagli da un archibugiere nascosto in una macchia. Solo a stento Clemente Monaldeschi è in grado di rientrare nel suo campo. | |
1553 | |||||
Feb. | Toscana | Lascia Sarteano e si porta in soccorso dei difensori di Monticchiello (400 fanti). E’ assediato nella località dal figlio del viceré di Napoli don Garcia di Toledo e da Alessandro Vitelli: sostiene la difesa per 21 giorni. | |||
Mar. | Toscana | Si arrende con Adriano Baglioni ed il conte bolognese Giovanni Battista Castelli. Contro i patti viene imprigionato in Pienza con il Baglioni. | |||
Giu. | Toscana | E’ liberato con il Baglioni attraverso uno scambio di prigionieri procurati da un fratello, che ha catturato in un’imboscata in Umbria 3 capitani imperiali (il marchese di Torremaggiore, il conte di Maddaloni ed un altro). Torna a Chiusi ed a Sarteano. | |||
1554 | |||||
Ago. | Toscana | Affianca Piero Strozzi alla battaglia di Marciano, ove subisce 14 ferite al viso, al petto ed alle braccia. Catturato e ricoverato ad Arezzo, muore dopo pochi giorni. E’ sepolto a Torre Alsena. |
CITAZIONI
-“(Lasciò) fama di liberale, magnifico e valoroso cavaliere.” SANSOVINO
-“A soli ventidue anni diede prova di grande valore a questa impresa (difesa di Mirandola), compiendo diverse scorrerie, in una delle quali corse grande pericolo, essendogli stato ucciso il cavallo.” ARGEGNI