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CIARPELLIONE DA PERUGIA (Ciarpellone di Giovanni di Coraglio).
- 1526 (settembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1524 | |||||
Giu. | Venezia | Francia | Il Consiglio dei Savi gli riconosce una provvigione di 10 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | ||
Nov. | 200 fanti | ||||
1525 | |||||
Dic. | Lombardia | Alla guardia di Brescia. | |||
1526 | |||||
Giu. | Venezia | Impero | 100 fanti | Lombardia | Di stanza a Pontevico. Negli stessi giorni ha l’ordine di svaligiare nottetempo a Pontoglio la compagnia di Rodolfo da Mantova che si è ammutinata: sono catturati alcuni soldati subito fatti passare per le picche a mo’ di esempio. Allo scoppio del conflitto con gli imperiali esce da Crema con Malatesta Baglioni, Babone Naldi, Maffeo Cagnolo e Cristoforo Albanese (1700 fanti) per porsi sulla strada di Cavenago d’Adda e da qui assalire Lodi. Penetra nella città per la Porta Regale dove le mura sono basse; costringe gli avversari a ripiegare nel castello. In soccorso dei difensori giunge una compagnia di cavalli spagnoli ciascuno dei quali porta un fante in groppa (400 cavalli e 7 insegne di fanti). I veneziani respingono gli avversari. |
Lug. | 200 fanti | Lombardia | Al campo di Melegnano. | ||
Sett. | 192 fanti | Lombardia | Prende parte all’ assedio di Cremona. Rimane ucciso in combattimento con Vincenzo Corso, Ludovico da Bornato e due fratelli a seguito di un improvviso attacco alle trincee, di cui è preposto alla guardia, portato nottetempo da 500 fanti imperiali. |
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