CHIAVELLO CHIAVELLI

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Il suntuoso polittico di Gentile, citato anche da Flavio Biondo nel 1453, fu eseguito per il piccolo eremo di Valle Romita e commissionato probabilmente da Chiavello Chiavelli, signore di Fabriano e protettore dei Francescani Osservanti di Paoluccio Trinci, per l'altare maggiore. La particolare affezione all'eremo è testimoniata anche da un legato, inserito nel testamento di Chiavello, e dal desiderio di stabilire nel coro della chiesa la sua sepoltura.

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

CHIAVELLO CHIAVELLI Di Fabriano. Signore di Fabriano, Domo, Precicchie. Zio di Bernardino degli Ubaldini della Carda.

  • 1412 (agosto)
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Il suntuoso polittico di Gentile, citato anche da Flavio Biondo nel 1453, fu eseguito per il piccolo eremo di Valle Romita e commissionato probabilmente da Chiavello Chiavelli, signore di Fabriano e protettore dei Francescani Osservanti di Paoluccio Trinci, per l’altare maggiore. La particolare affezione all’eremo è testimoniata anche da un legato, inserito nel testamento di Chiavello, e dal desiderio di stabilire nel coro della chiesa la sua sepoltura.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1393

Feb. mag.ChiavelliChiesaMarche

A fine febbraio è convocato a Perugia con il padre Guido per rendere conto, insieme ad altri nobili, della usurpazione de terre della Marca. Si ribella ai pontifici. A metà maggio sono entrambi assolti dalla scomunica, comminata per la loro adesione alla causa dell’antipapa. Nella stessa data il papa Bonifacio IX conferisce a Guido Chiavelli il vicariato apostolico per Fabriano. E’ probabile che Chiavello sia già stato associato dal genitore alò governo della città.

1395
Lug.Lombardia

Accompagna a Milano Antonio da Montefeltro per presenziare in piazza Sant’ Ambrogio all’incoronazione a duca di Gian Galeazzo Visconti. La cerimonia è presieduta dall’imperatore Venceslao di Boemia.

1396MilanoFirenzeLombardia
1397
Gen.MarcheConsente ai monaci silvestrini di Santa Caterina d’Alessandria di unirsi con gli olivetani.
Nov.UmbriaA Perugia con la moglie alle nozze di Biordo dei Michelotti. Il matrimonio viene celebrato a Corciano nel castello di Pieve del Vescovo.
1398
Sett.UbaldiniCittà di CastelloCon Antonio da Montefeltro fornisce alcuni fanti ai fuoriusciti di Città di Castello ed agli Ubaldini della Carda. Costoro tentano un attacco alla città alla Porta di San Gilio ed a quella di San Giacomo. Sono respinti; 2 ribelli sono catturati e giustiziati. Segue un furioso conflitto ed il rinnovo del bando dei fuoriusciti.
1399ToscanaSi reca a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro)  su sollecitazione di Pandolfo Malatesta. La località fa parte dei possedimenti  del fratello di quest’ultimo, Carlo.
1400MarcheAssume ufficialmente la signoria di Fabriano alla morte del padre Guido.
1402
Giu.MilanoBolognaEmilia

Partecipa alla battaglia di Casalecchio di Reno, inserito nella prima squadra comandata da Alberico da Barbiano.

Sett.A seguito della morte di Gian Galeazzo si avvicina sempre più ai Malatesta.
1403
Mar.Il papa Bonifacio IX gli ingiunge di pagare il censo annuo per il vicariato di Fabriano (450 fiorini) a Paolo Orsini, a fronte delle spese per la condotta d’uomini d’arme di quest’ultimo, anziché alla Camera Apostolica.
Giu.MarcheCon Guido da Matelica e Gentile da Varano presenzia all’atto di transazione tra il capitolo di San Venanzio (principale chiesa di Fabriano) e l’ordine dei frati minori per una controversia sorta sulla corresponsione della quarta parrocchiale dovuta dalla chiesa di San Francesco per funerali e lasciti testamentari.
1404E’ nominato vicario apostolico di Fabriano con il nipote Tommaso.
1405
Gen.MarchePrende in affitto per un quadriennio dal vescovo di Sabina Francesco Carbone, l’abbazia di San Vittore dietro un canone annuo di 100 ducati. Alla fine del febbraio di due anni dopo l’abbazia viene in possesso (per un suo atto di liberalità) degli olivetani di Santa Caterina d’Alessandria di Fabriano.
Sett.Marche VenetoA metà mese è contattato dai fiorentini, tramite Rinaldo degli Albizzi, affinché con Guidantonio da Montefeltro intervenga alla difesa di Città di Castello minacciata dagli Ubaldini della Carda. Nello stesso anno raggiunge Venezia con il pittore Gentile da Fabriano, già iscritto alla locale Scuola dei Mercanti.
1406
Ago.

E’ considerato alleato dello stato della Chiesa in un trattato di pace tra i pontifici ed il re di Napoli. Negli stessi giorni Ottaviano degli Ubaldini della Carda è sconfitto dagli abitanti di Città di Castello. messo in fuga, si rifugia nel castello di Monte del Breve, appartenente ai Montefeltro. I tifernati lo espugnano; l’Ubaldini riesce, tuttavia, a sfuggire alla cattura. Costui avanza sue proposte di pace ai fiorentini; notifica nel contempo di scegliere il Chiavelli come suo mediatore.

Dic.UmbriaA metà mese con Rinaldo degli Albizzi opera in modo efficace alla riconciliazione tra Città di Castello ed il cognato Ottaviano degli Ubaldini della Carda. L’atto viene stipulato nel castello di Capannole, presso la chiesa di San Francesco di Montone. Seguono festeggiamenti in Città di Castello della durata di tre giorni.
1410MarcheCommissiona a Gentile da Fabriano il polittico di Valle Romita per l’eremo di Santa Maria in Valdisesso, soppresso nel 1810, le cui tavole maggiori sono state trasportate a Milano al museo di Brera.
1412
Giu.Marche

Ad integrazione di un precedente testamento dona 10 libbre di denari al vescovo di Camerino e stabilisce che ogni anno si versino 25 fiorini ai frati di Santa Lucia e 5 ai frati dell’Eremita.

Ago.VeneziaUngheriaVeneto

Milita al servizio dei veneziani contro le truppe le truppe dell’imperatore Sigismondo d’Ungheria comandate da Filippo Scolari. Agli ordini di Carlo Malatesta prende parte alla battaglia di Motta di Livenza. Muore nello stesso mese a Venezia per le ferite riportate nel combattimento. E’ sepolto a Fabriano nella chiesa dell’Eremita dei zoccolanti accanto alla moglie Lagia, una famosa poetessa del tempo. Nel 1929 i resti dei due coniugi sono trasferiti nella chiesa di San Francesco di Camporegio.  Costruisce la rocca di Fabriano,  acquista il castello di Domo, possiede due cartiere al ponte del Gualdo che lascia in eredità ai francescani che da tempo gli chiedono di rientrarne in possesso. Sposa Livia/Lagia degli Ubaldini della Carda, sorella di Ottaviano.

 CITAZIONI

-“Uomo di singolar prudenza e di gran valore..Fu questo Chiavello molto coraggioso, di singolar giudizio nelle cose militari, e in ogni impresa riuscì mirabilmente.” COLUCCI

-“Fu molto coraggioso e di singolare giudizio nell’arte militare.” MARCOALDI

-“Morì glorioso Chiavello, cavaliere accorto e di singolar valore nella milizia.” MARIANI

-“Chiavello era soprattutto uno stimato capitano di ventura ed inoltre godeva di buona reputazione nelle Corti che era solito frequentare. E’ possibile riportare alcune citazioni tratte dai resoconti storici dell’epoca. Scrive Domenico Scevolini:” Fu questo Chiavello molto coraggioso e di singolar giudizio nelle cose militari, er in ogni impresa riuscì mirabilmente”..Francesco Graziosi..”uomo di singolar giudizio, prudenza e molto coraggioso nella militia.”..mentre per Francesco Sansovino fu..”Cavaliere accorto & di singolar valore nella militia.” Un giudizio unanime che trae certamente origine da una migliore conoscenza delle attività di questo de Clavellis rispetto a quello dei suoi avi, personaggi forse maggiormente attivi militarmente ma sicuramente meno citati nelle carte. Il favore con cui viene trattato nelle cronache del tempo proviene senza dubbio dalla notorietà delle sue vicende politico-militari ed in parte anche dal suo mecenatismo verso il mondo francescano.” CIAPPELLONI

Fonte immagine in evidenza: beniculturali.it

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