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CESARE DA CAVINA (Cesare Naldi) Nipote di Vincenzo Naldi.
- 1535 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1500 | |||||
Nov. | Chiesa | Faenza | Romagna | Milita agli stipendi di Cesare Borgia contro Faenza. Si scontra in Val di Lamone con bernardino da Marciano | |
1503 | |||||
Mar. | Venezia | Faenza | Romagna | Appoggia i veneziani alla conquista di Faenza. Con Vincenzo Naldi promette (senza averne l’autorizzazione del provveditore Cristoforo Moro) 10000 ducati al castellano, lo spagnolo Cortez. I due condottieri entrano nella rocca ed al castellano riconoscono solo la metà della somma prima assicurata. | |
1509 | |||||
Estate | Venezia | Francia Impero | Veneto | E’ inserito nella compagnia di Dionigi Naldi. Alla difesa di Padova. | |
1510 | |||||
Gen. | 151 fanti | Veneto | Staziona nel veronese con 151 provvigionati. | ||
Lug. | Veneto | Alla morte di Dionigi Naldi è segnalato al campo di Brentelle presso Padova: con altri capitani fa pressione sui veneziani affinché il comando della compagnia sia dato a Vincenzo Naldi. | |||
Ago. | Veneto | Ha il comando di 107 fanti. | |||
1511 | |||||
Mag. | Venezia | Francia | 124 fanti | Veneto | Affianca il provveditore generale Andrea Gritti con la sua compagnia di provvigionati. |
1512 | |||||
Sett. | 275 fanti | Lombardia | Prende parte all’assedio di Brescia. Durante le operazioni è inserito nella prima squadra di riserva che deve sostenere l’attacco alle mura cittadine; è trasferito a Pontevico con 280 fanti. | ||
Nov. | Lombardia | Ad Orzinuovi con 192 fanti. | |||
1513 | |||||
Lug. | Venezia | Spagna | 171 fanti | Veneto | Alla difesa di Padova. |
Ott. | 96 fanti | Veneto | Prende parte alla battaglia di Creazzo. Dopo la sconfitta ripara a Padova. Ha l’incarico di presidiare la prima torre cittadina con i resti della sua compagnia (96 uomini). | ||
1517 | |||||
Gen. | Chiesa | Comp. ventura | 200 fanti | Romagna | A Forlì con Vincenzo Naldi: un suo tentativo di uccidere un cittadino provoca nella città un inizio di rivolta da parte dei Morattini. Nella rissa sono uccisi 30 fanti romagnoli. |
Mar. apr. | Marche | Contrasta le truppe di Francesco Maria della Rovere teso alla riconquista del ducato di Urbino. E’ preposto alla guardia di Pesaro; prende parte con Riccio da Cavina, Troilo Savelli ed Orsino Orsini all’attacco al castello di San Costanzo (difeso da 200 fanti italiani e 100 spagnoli); in un assalto rimane ucciso il capitano Cola Moro. Ad aprile San Costanzo viene espugnata e messa a sacco dai pontifici. | |||
1527 | |||||
Ott. | Venezia | Impero | Romagna | All’assedio di Russi con Ottaviano Naldi. | |
1529 | |||||
Lug. | Chiesa | Romagna | Al soldo di pontifici. Raduna fanti ad Imola. Minaccia i veneziani che occupano Cervia e Ravenna. | ||
Sett. | Chiesa | Firenze | Toscana | Si congiunge con Balasso Naldi; cala in Mugello per combattervi i fiorentini dalla parte di Ronta con 2000 fanti. Saccheggia Ronta, Pulicciano, Borgo San Lorenzo, Gattaia e Vicchio; colloca il campo a Borgo San Lorenzo, disturbato da 300 fanti nemici che sono di stanza a Vicchio agli ordini di Albizzo da Fortuna. | |
1530 | |||||
Mar. | Toscana | Si muove allo scopo di assediare la rocca di Castiglione. E’ sconfitto e messo in fuga con Balasso Naldi dal commissario Lorenzo Carnesecchi. | |||
1535 | Muore. |
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