Last Updated on 2023/05/17
CENCIO GUERCIO (Vincenzo Colombi) Di Perugia.
- 1532
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1527 | Perugia | Chiesa | Milita inizialmente nelle compagnie di Giovanni dei Medici. Alla morte di tale condottiero passa al servizio dei perugini. A maggio è segnalato alla guardia di Castiglione della Pescaia. A giugno affianca a Perugia con altri capitani delle Bande Nere Orazio Baglioni. | ||
1528 | |||||
Apr. | Perugia | Toscana | Al servizio di Malatesta Baglioni. E’ inviato a Firenze per trattare i termini della condotta del suo capitano con il commissario Raffaello Girolami: le trattative non vanno in porto. | ||
1529 | |||||
Giu. | Firenze | Chiesa Impero | Umbria | Viene inviato in Umbria in soccorso del Baglioni con i suoi cavalli leggeri. | |
Lug. | Toscana | Ritorna a Firenze per avere soccorsi e denaro. | |||
Mag. | Toscana | Prende parte alla difesa di Firenze. Appoggia Ottaviano Signorelli uscito dalla Porta di San Piero Gattolini per un’azione alla Colombaia. | |||
Giu. | Toscana | Esce nottetempo dalla Porta di Prato (o di Faenza, secondo le fonti) con Pasquino Corso e 1500 fanti perugini per prendere parte all’attacco al campo imperiale di San Donato in Polverosa. I soldati si avvicinano ai ripari degli avversari nell’attesa che i fanti di Stefano Colonna portino il primo assalto all’ accampamento. Cencio Guercio spara contro una sentinella con il suo archibugio svegliando in tal modo gli imperiali che stanno dormendo. I perugini sono così costretti ad intervenire subito, superano i ripari, irrompono nell’ accampamento uccidendovi sani e malati; alla fine si sbandano e si danno al saccheggio senza più appoggiare le forze di Stefano Colonna. | |||
Lug. | Toscana | Su mandato del Baglioni contatta Pirro Colonna per trattare un compromesso con i pontifici; si incontra con il principe d’ Orange e lo assicura che, se i fiorentini non dovessero accettare la pace, il Baglioni se ne sarebbe andato via da Firenze con le sue truppe. | |||
Ago. | Toscana | Dopo la morte del principe d’Orange ritorna ancora al campo imperiale per spingere Ferrante Gonzaga a minacciare il sacco di Firenze se la città non dovesse arrendersi. Partecipa ai primi negoziati che terminano con la resa dei fiorentini. | |||
1532 | E’ fatto uccidere dal cardinale Ipppolito dei Medici. |
CITAZIONI
-“Huomo di buon discorso.” ULLOA
-“Vir fortissimus, tribunus fuit cohortis e factione illa nigra.” ANGELITA
-“Persona molto astuta e di prudenza militare.” GIOVIO
-“Uomo di fiducia di Malatesta Baglioni ed esecutore audace dei suoi tenebrosi piani.” A. VALORI
“Agente di Malatesta ed uomo molto pratico.” SEGNI
“Fra molti delli suoi (Malatesta Baglioni) Capitani/ fu Pietro Cencio della sua persona/ che exprimer nol potrebbon ingegno humano/ che la sua fama fine (sino) al ciel risona.” ROSEO
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