Last Updated on 2023/12/05
CECCO DAL BORGO (Cicco del Cozzo, Cecco de lo Cazo) Di Senni. Marchese di Pescara, conte di Monteodorisio, barone di Tarantola.
1350 – 1411
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1373 | Toscana | Viene condannato a morte dai fiorentini per avere assassinato e derubato un uomo. | |||
1383 | Napoli | Angiò | |||
1384 | Puglia | A barletta con Carlo di Durazzo. | |||
1387 | |||||
Estate | Sicilia e Lazio | Con Goffredo di Marzano ed altri baroni è inviato a Palermo da Margherita di Durazzo, vedova di Carlo, per scortare a Gaeta la sposa del figlio Ladislao d’Angiò, Costanza Chiaramonte. Il padre della donna, Manfredi, gli affida la figlia e la dote di 15000 fiorini, che gli viene consegnata nell’occasione. Il convoglio giunge a Gaeta a metà settembre. | |||
1389 | |||||
Ago. | Napoli | Angiò Antipapa | 100 lance | Sicilia e Campania | A fine mese è sotto Napoli, si porta a Casa Nova ed al ponte Guizzardo si scontra con gli armati di Luigi di Montjoie che lo catturano con altri nove uomini d’arme. |
1390 | |||||
Mar. | Lazio | A Gaeta. A metà mese presenzia alla cerimonia in cui Ladislao d’Angiò è incoronato re di Napoli. | |||
1392 | |||||
Gen. | Napoli | Angiò | Campania | E’ nominato viceré d’Abruzzo. | |
Mar. | Puglia | Con il conte di Loreto Aprutino Berardo d’Aquino si dirige verso Montecorvino, caduta nelle mani dei San Severino. Recupera la località e scaccia gli avversari anche da Giffoni. Si sposta in Capitanata e si collega con Alberico da Barbiano ed Ottone di Brunswick. | |||
Apr. | Puglia | Viene sorpreso all’alba, con Alberico da Barbiano ed Ottone di Brunswick, ad Ascoli Satriano da Tommaso da San Severino che alla testa di 5000 fanti e di 2000 cavalli in ventiquattro ore ha percorso settanta miglia. E’ colto impreparato con i suoi uomini. | |||
1393 | |||||
Mag. | Campania | Con Alberico da Barbiano ed Onofrio Pesce (3600 cavalli) soccorre in Capua Giovanni da Fabriano. Costringe Luigi di Montjoie ad abbandonare l’assedio della città. A Gaeta. | |||
Lug. | Capitano g.le | Lazio | Depone l’insegna di viceré d’Abruzzo per essere nominato capitano generale. Si accampa con Cristoforo Gaetani ed Alberico da Barbiano a Traietto (Minturno) sulle foci del Garigliano con 3000 cavalli e 1600 fanti. Si incontra con il re a Gaeta e muove verso L’Aquila. | ||
…………….. | Lazio ed Abruzzi | Sottomette i conti di Sora e di Alvito, sospettati di voler disertare, ed entra negli Abruzzi per il territorio di Celano. Sconfigge Rinaldo Orsini e punta su L’Aquila. | |||
1394 | |||||
Dic. | Lazio | E’ segnalato a Gaeta | |||
1397 | Napoli | Antipapa | Campania | Assale il duca di Sessa. | |
1398 | |||||
Apr. | Campania | Viene assediato in Aversa con 200 cavalli dai San Severino. | |||
Ago. | Campania e Lazio | Con il conte di Monteodorisio Floridasso Capecelatro, maresciallo del regno, accompagna Ladislao d’Angiò in un suo viaggio che tocca Sorrento, Salerno e Gaeta. | |||
1400 | |||||
Mag. | Lazio | I fiorentini lo liberano da ogni condanna. Si trova al campo presso Fondi: gli è assegnata dal re di Napoli Ladislao d’Angiò una provvigione annua di 250 once. E’ nominato conte di Monteodorisio. | |||
1402 | |||||
Lug. | Abruzzi | Viene sostituito nell’incarico di giustiziere dell’Abruzzo Ultra da Benedetto Mustacchio di Gaeta. | |||
1403/1404 | Abruzzi | E’ investito del marchesato di Pescara. E’ il primo caso di presenza di tale titolo nel regno di Napoli. A metà aprile dell’anno seguente acquista per 6000 ducati da Giacomo d’Aquino la baronia di Tarantola. | |||
1406 | Germania | Si reca in Germania per ricondurre in Italia la sorella di Ladislao d’Angiò, rimasta vedova del duca d’Austria. | |||
1411 | |||||
Primavera | Napoli | Angiò | Campania | Giunge a Capua; si mette in marcia per contrastare l’esercito nemico. Muore durante le operazioni. Fa costruire a L’Aquila la torre in mezzo alla piazza e la cittadella. Sposa Antonella di Miro di Gragnano. |
CITAZIONI
-“Et questo Marchese fu uno sapio homo et signore de una gran loquela et per suo sapere montò a tanto et lo re si fidava de lui.” MONTELEONE
Fonte immagine in evidenza: wikimedia