1098 CECCO DA MODIGLIANA
+ 1460 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti d’arme |
1448 |
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……… | Firenze | Napoli |
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Toscana |
Viene inviato via mare a bordo di 2 galee in soccorso di Rinaldo Orsini assediato in Piombino dagli aragonesi. Con Padovano Calabrese e Guido d’Arezzo conduce un’ azione che porta alla distruzione dei ripari delle bombarde verso Villanuova. Gli si fa contro Rossetto da Capua; Cecco da Modigliana riesce ad entrare nel fossato, lo fa riempire di fascine e dà fuoco ad esse. Di seguito partecipa agli attacchi volti a demolire un cunicolo sotterraneo scavato dagli avversari fra un bastione, la rocca e la porta cittadina; è ferito nel corso di un assalto. |
Sett. |
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Toscana |
Si distingue alla difesa delle mura di Piombino allorché gli aragonesi passano all’attacco diretto. |
1453 |
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Ott. | Firenze | Napoli | Toscana |
E’ segnalato di presidio alla Val d’Ambra. |
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1460 |
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Muore. |
CITAZIONI
-“Chiamossi Checco, e del buon Ghirlandino/ E’ figliuol questo, ed è Modiglianese./../ (All’assedio di Piombino)/ E cento corazzine in un momento/ Si fecen l’elmo del buon cecco sazio:/ Ciascuno una fascina molto attento/ Teneva in mano, e poi verso la porta/ Ciascun cammina qual folgore, o vento./../ Vediasi Modigliana, e le brigate/ Tutte salve alla difensione/ Sopra alle mura, e tutto bene armato./../ Checco in più furia, poich’ha posto a mira/ Il crudo balestrier disserra l’arco/ Dove velocemente lo stral tira.” DE AGOSTINI