CATALUCCIO DA BISENZO

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1906
Orvieto, Porta Maggiore
Orvieto, Porta Maggiore

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

CATALUCCIO DA BISENZO  (Cataluccio Monaldeschi della Cervara, Cataluccio di Galasso, Cataluccio di Vanni)

Signore di Bisenzo e di Torre Alfina. Suocero di Ugolino da Montemarte.

  • 1365 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1328
Ago.OrvietoImperoLazio

Difende con efficacia la rocca di Bolsena dagli attacchi dei ghibellini e delle truppe dell’imperatore Ludovico il Bavaro nei quali muoiono molti tedeschi ed italiani; sventa anche un trattato a favore degli avversari. A metà mese gli imperiali levano l’assedio e rientrano a Viterbo.

1337
Ott.SienaCapitano di guerraToscanaE’ nominato capitano di guerra di Siena per 6  mesi.
1338
Apr.ToscanaViene riconfermato nell’incarico di capitano di guerra per un altro semestre. A Siena prende alloggio nel palazzo degli Squarcialupi.
…………..ToscanaScopre a Massa una congiura organizzata da Ciamberlato e da Francesco da Massa, volta a consegnare la città ai pisani.
1345
Feb.OrsiniOrvietoUmbriaA fine mese con Guido Orsini e Pietruccio da Montemarte piomba nel campo degli orvietani che stanno assediando Corrado Monaldeschi nel castello di Cervara. E’ fatta strage degli avversari;  i difensori sono liberati da ogni pericolo.
1346
Mag.FuoriuscitiOrvietoUmbria e Lazio

Contrasta i Monaldeschi della Vipera, si impadronisce ad Orvieto della Porta Pusterla ed entra nella città con Ugolino da Montemarte, Tommaso d’Alviano, Corrado Monaldeschi, Sciarra di Vico e Nicola Farnese. Benedetto Monaldeschi della Vipera ripara a Cetona. Cataluccio da Bisenzo, costretto a ritirarsi a Torre Alfina, lascia tale località e con Benedetto e Beraldo Monaldeschi della Cervara espugna Ficulle; vi uccide Giovanni Monaldeschi e mette a sacco la località. Con la vittoria rientra ai suoi castelli.

Ago.UmbriaPresta soccorso agli abitanti di Vallocchia contro Benedetto Monaldeschi della Vipera;  costringe quest’ultimo a rientrare in Orvieto.
1351
Mag.FuoriuscitiOrvietoUmbria

A metà mese, all’alba, si presenta con Ugolino da Montemarte ed i figli di Monaldo Monaldeschi davanti alla Porta Maggiore di Orvieto dove è in corso un trattato: questo viene scoperto da Benedetto Monaldeschi della Vipera che invia un contingente di cavalli e di fanti per tendere un agguato agli uomini del conte di Corbara. Costoro si scontrano con gli avversari sulle sponde del Paglia e vengono sconfitti. Si salvano tuttavia dalla cattura tre cavalli che danno l’allarme in città. Cataluccio da Bisenzo, nonostante tutto, attacca la porta del borgo con 150 cavalli e 500 fanti; è costretto a ritirarsi dopo un aspro combattimento in cui si contano 80 morti d’ambo le parti. Si dirige verso Sermognano e conquista tale castello. Nel corso del precedente scontro è stato catturato un figlio di Bonconte Monaldeschi, che in precedenza ha partecipato all’uccisione di Monaldo Monaldeschi, figlio di Ormanno: Cataluccio da Bisenzo lo fa condurre a Torre Alfina dove il prigioniero è ucciso. Il corpo di quest’ultimo verrà squartato in piccoli pezzi per essere, infine, gettato nel fuoco.

Lug.Umbria

Si muove nottetempo da Torre Alfina; si accorda con il castellano ed ottiene per accordo Bardano; irrompe in tale castello con 50 cavalli e più di 200 fanti.

1352
Feb. apr.Umbria

Entra in Orvieto per la Porta Pusterla con Piero Farnese, Ugolino da Montemarte, Ormanno e Berardo Monaldeschi alla testa di 60 cavalli e di 500 fanti. Si scontra con i mercorini presso la chiesa di Santo Stefano alla fonte della Cava e per la via di San Giovenale. Benedetto Monaldeschi della Vipera viene ucciso: del suo cadavere è fatto tale scempio da risultare appena riconoscibile fra i tanti corpi che giacciono sulla strada. Alla fine gli avversari con Petruccio di Pepo (del ramo dei Monaldeschi del Cane) risultano vincitori sui fuoriusciti. Fatto prigioniero con Benedetto Monaldeschi della Cervara, è salvato da Petruccio di Pepo che, a causa della parentela, lo fa condurre nel proprio palazzo. Viene liberato in breve tempo in cambio della consegna del castello di Torre Alfina a Petruccio di Pepo e di quello di Bardano a Gialacchino di Vanni dei Monaldeschi dell’Aquila. A metà aprile è condotto in salvo fuori di Orvieto da Cecco di Ranuccio, sfuggendo in tal modo alle insidie dei fautori del morto Benedetto Monaldeschi della Vipera.

1353ChiesaVicoLazio
1354LazioAssedia Orvieto con Ugolino da Montemarte. Fa costruire una bastia a San Lorenzo in Vigna.
1361
Giu.ChiesaForlìRomagna
1365Muore.

NESSUNA CITAZIONE

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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