Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
CARLO VISCONTI Signore di Cremona, Fidenza, Parma, Crema.
Fratello di Ambrogio Visconti, cognato di Giovanni Acuto.
1359 (novembre) – 1404 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1378 | |||||
Apr. | Milano | Verona | Veneto | Entra nel veronese con il cognato Giovanni Acuto. Al campo si trovano anche il fratello Rodolfo ed il padre Bernabò con la sua favorita Domenica Porro. | |
Giu. | Sposa Margherita di Lusignano. Suoi procuratori per il matrimonio sono Luchino Novello Visconti, Giovanni dalla Rocca e Bertrando dei Rossi. | ||||
Ott. | Veneto | Depreda il veronese con 3500 fanti e 1000 cavalli. Si avvicina a Verona e si attenda alla Porta di San Sisto, dove viene armato cavaliere dal padre Bernabò. | |||
1379 | |||||
Mar. | Emilia | E’ insignorito dal padre di Parma, Borgo San Donnino (Fidenza) e Crema. | |||
1380 | |||||
Giu. | Tramite apposita bolla il papa Urbano V gli concede la dispensa per sposare la cugina Valentina figlia di Gian Galeazzo. Il matrimonio non avrà luogo. | ||||
………. | Lombardia | Staziona a Cremona. Cerca di ostacolare la marcia di Carlo di Durazzo volto alla conquista del regno di Napoli. | |||
1382 | |||||
………. | Emilia | A Parma. In occasione del passaggio delle milizie di Luigi d’Angiò verso il regno di Napoli ordina a tutti gli abitanti di trasferirsi nella città o nei castelli vicini. | |||
Ago. | Emilia | Sposa per procura Beatrice d’Armagnac, vedova di Gastone di Foix e figlia di Giovanni d’Armagnac. | |||
1385 | |||||
Mag. giu. | Lombardia ed Emilia | Il padre Bernabò è catturato a Milano a Porta Giovia con due suoi fratelli dal cugino Gian Galeazzo Visconti. E’ sorpreso da tale notizia mentre si trova a Crema ; la moglie Beatrice d’Armagnac fugge in Guascogna e chiede l’aiuto dei fratelli Giovanni e Bernardo. Il Visconti, da parte sua, si dirige a Brescia, a Cremona, a Parma (si ferma nel castello di Porta Nuova). E’ scacciato dalla città dagli abitanti, memori del suo dominio precedente. Si dà alla fuga; punta su Reggio Emilia sempre con la speranza di trovare amici fedeli del padre. Informa il cognato Giovanni Acuto. Costui si muove a giugno dal bolognese alla testa di una compagnia; i venturieri si accordano presto con il nuovo signore di Milano. Il Visconti ripara a Mantova dal cognato Francesco Gonzaga che gli fornisce un salvacondotto per la Germania dove spera di trovare soccorsi per potere recuperare i possedimenti paterni. | |||
………….. | A. Adige Germania e Austria | Per la Val d’Adige si reca in Germania presso i duchi di Baviera e d’Austria con i quali è imparentato. Speso tutto il denaro che ha con sé, rientra in Italia dove si dà alla professione delle armi. | |||
1386 | |||||
Feb. | Comp. ventura | Firenze | Forma con Antonio della Scala una compagnia di ventura. E’ affrontato dai fiorentini capitanati da Bartolomeo Smeducci: viene battuto in alcune scaramucce. | ||
1387 | Veneto | Si rifugia a Verona. Al servizio del signore della città Antonio della Scala. | |||
1388 | |||||
Mag. | Germania Emilia e Toscana | Lascia la Germania con 60 cavalli, supera la Lombardia senza essere riconosciuto ed a maggio tocca Bologna e Firenze: si ferma alla locale osteria; pochi sono coloro che lo vanno a trovare. | |||
Sett. | Comp. ventura | Foligno | Toscana e Marche | Raggiunge Cortona dove si trova il cognato Giovanni Acuto. Nella città è ospitato dal signore della città Uguccione Casali. Il conte di Virtù Gian Galeazzo Visconti invia a Cortona un suo famiglio perché proceda all’ assassinio del congiunto ed a quello del Casali. Viene corrotto con la promessa di 30000 fiorini un medico di Uguccione Casali chiamato Gioioso. Costui si reca una mattina a corte; si lagna dell’eccessivo caldo ed invita Carlo Visconti a rifocillarsi con fichi e vino da lui avvelenati. La trama non ha effetto perché l’Acuto, che dimora in quel momento nel suo castello di Montecchio Vesponi, riesce ad avvertire il Visconti prima che il delitto sia consumato. Il medico confessa tutto con la speranza del perdono; è invece attanagliato, il suo cadavere è squartato ed i suoi lacerti sono esposti nei punti più frequentati di Cortona. Il Visconti si sposta nel Chiugi ove si collega con l’Acuto. Punta verso Foligno; devasta altre terre dell’ Umbria e delle Marche. | |
Ott. | Bologna | Emilia | Agli stipendi dei bolognesi per un mese con l’Acuto. | ||
………….. | Toscana | Sulla fine dell’anno i fiorentini lo obbligano, a seguito delle reiterate proteste del conte di Virtù, a lasciare il territorio della repubblica con Antonio della Scala. | |||
1389 | |||||
………… | Toscana | Si incontra a Cortona con Conte da Carrara. | |||
Mag. | Francia | Raggiunge la Francia con Berto Castellani sia per spingere il cognato, il conte Giovanni d’Armagnac, a contrastare Gian Galeazzo Visconti, sia per incontrare la moglie e la figlia che vivono in tale paese dal 1385. | |||
Ago. sett. | Firenze Comp. ventura | Milano Siena Siena | Toscana | Si trova ad Olmo, nell’ aretino, con l’Acuto, Corrado Lando ed il fratello Mastino Visconti al comando di 1000 lance. Rifornito di vettovaglie a Lucignano, irrompe in Val di Chiana ed attacca Poggiolo. Si trasferisce nella Scialenga in Val d’Arbia, tocca San Sano, Montalcino, Camigliano, San Giovanni, Castiglioncello del Trinoro, Monteguidi, sempre tallonato da Paolo Savelli. Al rientro è licenziato apparentemente dai fiorentini. Si congiunge ancora con Antonio della Scala e con 5000 cavalli danneggia in grave modo il senese. | |
Ott. | Francia | E’ stipulato a Mende un trattato tra i fiorentini e Giovanni d’Armagnac con il quale gli sono garantiti i possedimenti paterni. | |||
Dic. | Napoli | Angiò | Puglia | Segue il cognato Giovanni Acuto contro gli angioini. | |
1390 | |||||
Mar. | Campania e Lazio | A Gaeta. E’ qui contattato con Giovanni Acuto dai fiorentini allo scopo di passare al loro servizio contro il conte di Virtù Gian Galeazzo Visconti. | |||
Apr. | Toscana | Discute con Giovanni Acuto e Francesco Novello da Carrara le modalità di accordo con il duca Stefano di Baviera, vedovo di una figlia di Bernabò Visconti. | |||
Mag. | Emilia e Veneto | E’ segnalato a Bologna ed a Venezia. Il conte di Virtù lo contatta con una proposta con cui sono promessi al Visconti ed ai fratelli una provvigione mensile di 1000 fiorini contro la loro rinuncia ad ogni pretesa sulle successioni paterne e materne. | |||
Giu. | Firenze | Toscana | Al campo di Cortona. | ||
Ago. sett. | Firenze | Siena | Toscana | Si collega con l’Acuto. Le scorrerie dei due condottieri nel senese provocano il conflitto tra Firenze e Siena. Da Asinalunga (Sinalonga) si muove per contrastarli Paolo Savelli. Segue uno scontro che dura sette ore al cui termine entrambi i contendenti si dichiarano vincitori. | |
1391 | |||||
Gen. | Veneto | Esce da Padova per seguire Giovanni Acuto nella sua prima offensiva verso la Lombardia. | |||
Mag. giu. | Firenze | Milano | Veneto e Lombardia | Con Luchino Novello Visconti appoggia l’Acuto nella sua azione offensiva ai danni di Verona, Vicenza e Mantova. | |
Ago. sett. | Riprendono a Venezia le trattative per la rinuncia alle sue pretese sui domini paterni dietro una provvigione mensile di 1000 fiorini e la signoria di Cividale del Friuli, Feltre e Bassano del Grappa (peraltro da conquistare). Con il fratello Mastino non accetta tali proposte; queste sono al contrario prese in considerazione dai fratellastri Astorre e Galeotto. | ||||
1393 | |||||
Ott. | Vi è un nuovo tentativo di riconciliazione da parte di Gian Galeazzo, che si svolge sempre a Venezia con attore l’ambasciatore milanese Cavallino Cavalli. Con i fratelli Ludovico e Mastino Visconti cede alle lusinghe del denaro ed accetta di vivere in una città italiana o tedesca dalla quale non si può tuttavia allontanare se non con il permesso del conte di Virtù. | ||||
1401 | |||||
Sett. | Firenze Padova | Milano | Germania | Con il fratello Mastino segue l’imperatore Roberto di Baviera nella sua spedizione in Lombardia con la speranza di potere trovare sudditi fedeli alla memoria di Bernabò Visconti a Brescia ed a Bergamo. | |
1403 | |||||
Lug. | Chiesa | Milano | Emilia e Veneto | Affianca il marchese di Ferrara Niccolò d’Este nei pressi di Bologna. Rientra a Padova. | |
1404 | |||||
Apr. | Padova | Milano | Veneto | Con Astorre Visconti aiuta Francesco Novello da Carrara e Guglielmo della Scala alla conquista di Verona. Chiede allo scaligero una certa somma di denaro, che gli ha fornito in precedenza in prestito: il giorno seguente è trovato morto. Secondo altre fonti la morte avviene per un colpo apoplettico dopo un litigio con il medico Daniele Nichelosa che gli ha risposto con troppa energia; per altri ancora è avvelenato dai carraresi. Sposa Margherita di Lusignano, figlia del re di Cipro e Beatrice d’Armagnac. |
CITAZIONI
-“Costui giovine, bello, focoso, era di così molle e rotto costume da non saziarsi a quanto di avvenente e prelibato vantasse Milano e le altre città soggette al padre. Anche alle piccole terre volgea il cupido desio, come se dei suoi vizi amasse menarne vanto nell’universo.” BENVENUTI
-“Era costui poco savio uomo e vile.” MINERBETTI
-“Con l’aiuto del cognato Giovanni (l’Acuto) nutriva la speranza di farsi signore di Milano. Ma forse per inettitudine o per slealtà o per l’inerzia che distingueva i figli di Bernabò, egli non fu persona grata neppure alla fazione milanese che era pronta a rovesciare il governo del Conte di Virtù, e dopo che Giovanni d’Armagnac, altro suo cognato, fu sconfitto ad Alessandria, egli fece una convenzione il 19.9.1391 a Venezia con Giangaleazzo, promettendo di fissare dimora in Baviera.” BARZOLETTI
Fonte immagine in evidenza: Lombardia Beni Culturali