CARLO MALATESTA

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Last Updated on 2023/06/27

CARLO MALATESTA  Figlio naturale di Roberto Malatesta, fratello di Pandolfo Malatesta, padre di Roberto Malatesta.

1480 (ottobre) – 1508 (marzo)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1486
Dic.EmiliaViene armato cavaliere a San Lazzaro, nei presi di Rimini, dal duca di Calabria Alfonso d’Aragona nella chiesa del Pantano.
1492
Giu.EmiliaE’ inviato dai famigliari a Ferrara allo scopo di addestrarsi al mestiere delle armi alla corte estense.
1499
InvernoRomagnaSi ammala gravemente.
Lug.LombardiaGuarito, si reca a Milano di nascosto ai veneziani.
Ago.VeneziaMilano50 cavalli leggeriLombardiaCombatte le truppe del duca di Milano Ludovico Sforza assieme con il fratello Pandolfo.
1500
Sett.RomagnaSi ammala nuovamente.
Ott. nov.RiminiChiesaVeneto e Emilia

Si reca a Venezia e difende davanti al doge Agostino Barbarigo la causa del fratello il cui possesso di Rimini è minacciato da Cesare Borgia. Rientra a Rimini e consegna  la rocca ai pontifici: a Pandolfo sono rimessi dagli avversari 2900 ducati per la cessione della fortezza. Ripara a Bologna. A novembre, si trova a Venezia con il fratello Pandolfo;  viene ricevuto dal doge.

1503
Ago.VeneziaChiesaRomagnaOttiene una condotta dalla Serenissima. Con il fratello Pandolfo e Bartolomeo d’Alviano si avvia alla riconquista di Rimini.
Sett.Romagna e Veneto

Depreda del bestiame nel cesenate. Ritorna a Venezia;  nel Collegio dei Pregadi perora, ancora una volta, la causa del fratello che dopo la morte del papa Alessandro VI è sì rientrato a Rimini, ma non è riuscito ad entrare in possesso della rocca.

Ott.Malatesta VeneziaChiesaRomagna e Emilia

Combatte i pontifici con il soccorso dei dei veneziani.  Raggiunge Santarcangelo di Romagna con numerose truppe. Si collega con Melchiorre Ramazzotto (150 cavalli ed alcuni fanti), libera a Santa Giustina dodici cittadini di Rimini, inviati in ostaggio a Cesena dagli avversari, e si appropria di un bottino valutato sui 5000 ducati. Entra  nei borghi di Rimini ed obbliga Giovanni da Sassatello a rinchiudersi nella cittadella; raccoglie 500 cavalli e 3000 fanti e può penetrare nella città. Respinto dagli abitanti, si stringe con Giovanni di Carpegna, Lattanzio da Bergamo, Francesco di Gataia ed Ugolino da Pian di Meleto; con costoro (e due falconetti) assale Santarcangelo di Romagna alla cui difesa si trovano 600 abitanti e 100 fanti di Forlimpopoli. In nove ore il Malatesta si impossessa di due porte e costringe i difensori ad arrendersi a patti dietro il pagamento di 2000 ducati. Le truppe entrano nella località;  sono trucidati 50 uomini; Santarcangelo di Romagna è messa a sacco dai soldati di Giovanni Rossetto giunti sul posto alla conclusione delle trattative. Il comportamento del  Malatesta in tale assalto viene elogiato da Guidobaldo da Montefeltro. Si reca a Cesenatico con Ottaviano Fregoso e da qui si sposta a Rimini dove negozia la resa della rocca cittadina.

Nov.Romagna e Veneto

Rimini si ribella ai Malatesta;  il fratello Pandolfo vende la città ai veneziani per 4000 ducati  pagati a Pesaro nelle mani di Galeazzo Sforza. Il Malatesta tergiversa prima di cedere la città al provveditore Domenico Malipiero (che vede a Bellaria) e la rocca al castellano Vincenzo Valier. Si reca a Ravenna ed a Venezia.

Dic.Veneto

E’ aggregato con il fratello Pandolfo al Maggior Consiglio. Il doge Leonardo Loredan assicura ai due fratelli una condotta congiunta di 100 uomini d’arme e di 50    balestrieri a cavallo, nonché una provvigione di 500 ducati.

1504
Mar.Veneto

Ha un nuovo incontro con il doge che gli fornisce le medesima indicazioni. Fa pressioni  sui veneziani affinché sia liberato Girolamo Barisello.

1505
Gen.Venezia40 lance e 25 cavalli leggeriGli è confermata dalla Serenissima la provvigione annua di 500 ducati.
1506
Feb.Veneto

Si trova a Montagnana con il fratello Pandolfo alla rassegna dei suoi uomini, che si svolge davanti al podestà di Padova Andrea Gritti. Ritorna a Cittadella con la compagnia.

1507
Apr.VenetoAd Oderzo, per la rassegna della sua compagnia.
……….VenetoA Bassano del Grappa. ha l’incarico di sorvegliare il passo del Canale da eventuali movimenti degli imperiali.
Dic.Veneto

A Venezia, ove partecipa alle sedute del Maggior Consiglio. Ottiene una sovvenzione di 150 ducati per l’acquisto di alcune cavalcature.

1508
Gen.VeneziaImpero60 lanceVenetoDi stanza nel vicentino.
Feb.VenetoIn azione nei pressi di bassano del Grappa. Recupera un bastione conquistato in precedenza dagli imperiali.
Mar.Veneto

Segue Bartolomeo d’Alviano; prende parte alla battaglia di Tai di Cadore. Muore in un assalto al castello di Pieve di Cadore a causa di un grosso sasso gettato dalla torre che lo colpisce mortalmente alla testa dopo avergli fracassato l’elmo. La sua provvigione annua è concessa alla moglie Quirina Gradenigo ed al figlio.

CITAZIONI

-“Adolescens illustris et militaris disciplinae supra aetatem peritissimus.” CANDIDO

-“Riuscì..buon soldato.” LITTA

-“Affezionato alla repubblica e prode.” BERCHET

-“Giovine di poca età, ma di grande aspettatione.” VERDIZZOTTI

Immagine: http://www.chiamamicitta.it/9-gennaio-1416-carlo-malatesta-accusa-al-concilio-costanza/

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