CARLO DA BIRAGO

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1983
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Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

CARLO DA BIRAGO  Di Birago. Fratello di Ludovico da Birago e di Girolamo da Birago.

1500 ca. – 1591 (luglio)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1536FranciaImperoPiemonte
1544PiemontePrende parte all’assalto di San Germano Vercellese.
1551
……………..Piemonte

E’ segnalato a Chivasso di cui è eletto governatore. Punta su Settimo Torinese con due compagnie di cavalli e 200 fanti. Mette a sacco le campagne. Da Volpiano escono Federico Savelli, Pietro da Lignana, Sigismondo Gonzaga e Girolamo della Marra. Si salva a stento con la fuga dopo essersi  imbarcato sul Po. I fanti sono catturati dagli imperiali che si impossessano pure di 200 carri di fieno.

Sett.PiemonteAlla conquista di Chieri.
Dic.PiemonteSconfigge a Masino una compagnia di fanti imperiali.
1552Lombardia e PiemontePartecipa al tentativo di impadronirsi con un colpo di mano del Castello Sforzesco a Milano. Rientra in Piemonte ed occupa Verrua.
1553
PrimaveraFranciaImperoPiemonte

Viene contattato da Ferrante Gonzaga con i fratelli Ludovico e Girolamo per defezionare nel campo imperiale: le trattative non approdano a buon fine.

Mag.300 fantiPiemonteA Verrua.
Nov.Piemonte

Alla morte del duca Carlo di Savoia esegue con Raimondo di Salvayson ed il fratello Ludovico una brillante azione su Vercelli (in cui entra per trattato) che frutta ai francesi un ricco bottino e molti prigionieri. La città è messa a sacco. E’ derubato, fra l’altro, il tesoro ducale: 80000 scudi (in gioielli, mobili ed oggetti di arredamento vari) è la parte spettante al re di Francia; il resto viene diviso tra Carlo da Birago ed il Salvayson. Solo la Santa Sindone si salva dalla rapacità dei saccheggiatori grazie alla presenza di spirito di un canonico della cattedrale, Antonio Costa, che riesce a nascondere sotto gli occhi dei francesi in una cassetta il prezioso Sudario di Cristo. Per altre fonti è invece il francese Brissac che permette il trasferimento in salvo della Sindone. Il giorno seguente i francesi si ritirano dalla località a causa dell’avvicinarsi degli imperiali condotti da Cesare da Napoli. Carlo da Birago affianca ancora il fratello Ludovico all’ espugnazione di Cardé che termina con grande spargimento di sangue e l’uccisione dell’intero presidio.

Dic.PiemonteAll’assedio di Ivrea.
1554
Ago.Piemonte

Raggiunge il fratello Ludovico alla difesa di Santhià: tiene in scacco gli spagnoli del duca d’Alba. Per i suoi meriti è nominato governatore di Chivasso.

Dic.Piemonte

A fine mese segue il Brissac alla conquista del castello di  Masino. Dopo un fuoco di artiglieria nel cui corso sono sparati milleduecento colpi di artiglieria è aperta una breccia nelle mura: i difensori si arrendono a patti. I soldati escono da Masino senza armi ad insegne spiegate e sono condotti in salvo a Vercelli.

1555
……………..Piemonte

Tratta con gli imperiali il passaggio suo e di tutti i suoi famigliari al servizio dell’imperatore Carlo V. Si incontra a questo fine con il fratello Giacomo Antonio che gli è inviato dal castellano di Milano Giovanni di Luna. Al fallimento delle trattative, riprende il conflitto. Prende parte alla conquista di Casale Monferrato.

Sett.PiemonteSi impadronisce di Volpiano.
Ott.PiemonteCon il fratello Ludovico coglie di sorpresa gli avversari a Gattinara.
1556
Mar.PiemonteBatte nuovamente gli imperiali a Gattinara.
……………..PiemonteIl conflitto ristagna in Piemonte per la sconfitta dei francesi a San Quintino.
1557
Giu.PiemonteA fine mese, agli ordini del Brissac, prende parte all’assedio di Cuneo. Dopo 58 giorni, di cui 52 contrassegnati da intensi bombardamenti (circa 5000 colpi di artiglieria sparati), i francesi sono costretti a ritirarsi con la perdita di 4000 uomini tra morti e feriti. Tra i difensori (600 uomini) si registrano, invece, 116 morti e 222 feriti.
1558
……………..PiemonteViene ancora eletto governatore di Chivasso.
Ott.PiemonteInterviene in soccorso dei difensori di Casale Monferrato. Il duca di Sessa, che conduce le operazioni di assedio, è costretto a ritirarsi.
1559
Sett.Francia

Con la firma della pace di Cateau-Cambrésis si reca in Francia;  si trova coinvolto nella disputa cavalleresca che oppone il fratello Ludovico con Scipione Vimercati.

1560
……………..

Riprende attivamente il proposito di passare al servizio degli spagnoli. Non hanno parimenti successo analoghe trattative condotte con il duca di Savoia ed i veneziani.

1562
Ott.Piemonte

Si incontra a Torino con il segretario dell’ ambasciatore veneziano per ottenere dalla Serenissima un prestito: la somma richiesta gli dovrebbe permettere di conservare per conto dei francesi alcune piazzeforti (Torino, Pinerolo, Chieri, Chivasso, Villanova d’Asti), che, peraltro, avrebbe dovuto già restituire al duca di Savoia nell’agosto precedente.

1563
Apr.PiemonteNegozia la consegna delle piazzeforti. Ottiene la carica di governatore di Saluzzo.
1564
Ago.Gli viene concessa la cittadinanza francese.
1567
Apr.PiemonteE’ nominato luogotenente generale del duca di Nevers Ludovico Gonzaga.
Sett.Piemonte

Viene eletto governatore di Savigliano;  gli è pure conferito il collare dell’ordine di San Michele. E’, inoltre,  promosso maresciallo di campo.

1568
Feb.PiemonteGli sono affidati per nove anni i redditi di Dronero.
Apr.PiemonteE’ nominato governatore di Santhià. Gli è concessa come condotta una compagnia di lance.
1569
Ott.FranciaUgonottiFranciaBenché afflitto dalla podagra, si batte contro gli ugonotti a Moncontour agli ordini di Sforza Sforza.
1572
Dic.Piemonte

Succede al fratello Ludovico nelle sue cariche di governatore di Saluzzo e di luogotenente generale del re di Francia al di qua dei monti. Nell’esercizio delle sue funzioni si dimostra intollerante verso i riformati.

1573
Apr.FranciaUgonottiPiemonte

Intima ai protestanti delle valli di Perosa e di Pragelato di astenersi dalle pratiche del loro culto; al  rifiuto, ricorre ad una spedizione che si rivela disastrosa.

Ago.PiemonteCon la stipula della pace in Provenza e nel Delfinato tra cattolici e protestanti Carlo da Birago è costretto a comportarsi in modo più prudente.
Sett.PiemonteConclude anch’egli una tregua con i protestanti, ratificata dal re di Francia nel successivo ottobre.
1574
………………PiemonteIl re di Francia Enrico III fa restituire al duca di Savoia Emanuele Filiberto anche Pinerolo, Savigliano e Perosa. Carlo da Birago si trasferisce nel territorio di Saluzzo.
1575
Sett.FranciaUgonottiPiemonte

E’ sempre sottoposto alla pressione degli ugonotti. Scoppia una rivolta a Dronero e nella Val  Macra; reagisce in modo rapido ed impedisce che i disordini si estendano alle altre terre da lui governate. Con l’aiuto del duca di Savoia sventa pure i piani militari predisposti dai valdesi e dagli ugonotti.

1576
Feb.PiemonteSpinge i francesi ad intervenire sulla repubblica di Genova.
………………Piemonte

La sua attività di governatore di Saluzzo è boicottata dal Bellegarde che controlla le fortezze di Carmagnola e di Revello: il duca di Savoia ed il governatore di Milano, il marchese di Ayamonte, eccitano il Bellegarde a ribellarsi a Carlo da Birago. Il maresciallo di Francia, da parte sua, si appoggia sempre più agli ugonotti, al loro capo nel Delfinato, il Lesdiguières, ed al re di Navarra.

1579
Mar.Piemonte

A seguito di due differenti missioni di inviati della corte, perviene ad  un compromesso con il Bellegarde: Carmagnola e Revello sono staccate dal marchesato per essere affidate al figlio dei rivale.

………………Piemonte

Tenta di convincere i riformati a schierarsi dalla sua parte. Ciò provoca un’aspra reprimenda da parte del nunzio pontificio di Torino; nel contempo, i valdesi non si fidano delle sue intenzioni.

Giu.PiemonteIl Bellegarde lo costringe con la sua zione a lasciare il marchesato di Saluzzo ed a rifugiarsi a Torino presso il duca di Savoia.
Sett.Francia

Si reca a Lione dalla regina Caterina dei Medici; con i nipoti Mario e Luigi da Birago denuncia le sopraffazioni subite. Il sovrano lo sostituisce nel suo incarico con il la Vallette.

………………FranciaSi trasferisce a corte.
1580
Dic.FranciaViene nominato cavaliere dell’ordine dello Spirito Santo.
1583Francia

E’ utilizzato da Caterina dei Medici per una missione alla corte del re di Navarra, a Mont de Marsan, volta alla conciliazione tra il re Enrico e Margherita di Valois.

1584
Apr.FranciaA Port-Sainte Marie all’incontro tra i due sposi, Enrico di Navarra (il futuro re di Francia Enrico IV) e Margherita di Valois.
1586
Nov.FranciaSempre al seguito di Caterina dei Medici presenzia agli incontri che la corte ha con il re di Navarra.
1591
Lug.FranciaMuore.

CITAZIONI

-“Condotier d’armi di molto valore..Confiscato in Lombardia, fu ricchissimo in Piemonte. Il mestier delle armi fu per esso fonte di ricchezze, come lo fu sempre per tutti i condottieri d’armi.” LITTA

-“Militare più per tradizione familiare e per sollecitazioni ambientali che per autentica vocazione, il Birago seppe svolgere assai bene il ruolo di collaboratore del fratello Ludovico, che coadiuvò efficacemente in quasi tutte le sue più importanti imprese, ma senza riuscire a emergere con una sua fisionomia di condottiero. Maggiore abilità seppe mostrare invece come politico e negoziatore: una naturale disposizione all’intrigo, l’assenza più rimarcata di ogni scrupolo morale o politico, il rilievo non eccessivo della sua stessa posizione nell’esercito francese che gli lasciava maggiore libertà di movimento, fecero del Birago un po’ il diplomatico del potente gruppo familiare.” ZAPPERI

-“Non minore lode diede a se stesso, alla casa e alla patria Carlo fratello di Ludovico, di quello che fece l’istesso Ludovico.” MORIGI

-“Avoit été emplyé dans les guerres du Piémont: il y avoit servi de l’épée er de la plume.” VARILLAS

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