Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
BRAGA DA VITERBO (Pietro Paolo Braga, Pietro Paolo da Viterbo) Di Viterbo.
Conte di Policastro, marchese di Crotone. Signore di Belcastro, Policastro, Abatemarco.
- 1429
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………… | Lascia giovanissimo Viterbo per dedicarsi al mestiere delle armi. | ||||
1395 | |||||
Apr. | Napoli | Angiò | Campania | Si trova alla testa di 600 cavalli al campo di Dogliuolo (Poggioreale) pronto ad assediare Napoli. | |
1399 | |||||
Ott. | Maresciallo | Calabria | Ha l’incarico di giustiziere in Val di Crati e in Terra Giordano. Nel medesimo periodo gode di una provvigione annua di 50 once di carlini d’argento rivestendo nello stesso tempo le cariche di ciambellano e di maresciallo del regno. | ||
1400 | Calabria | Concede in prestito al re di Napoli Ladislao d’Angiò ingenti somme di denaro garantite con il pegno di Martorana a suo favore. | |||
1401 | Calabria | Il re di Napoli Ladislao d’Angiò gli concede in feudo il marchesato di Crotone confiscato a Niccolò Ruffo. | |||
………….. | Chiesa | Agli stipendi del papa Bonifacio IX. | |||
1404 | Napoli | Baroni | Abruzzi Lazio e Calabria | Si unisce con Giannino da Bergamo e Giannino dalla Treccia (300 cavalli) per combattere contro i baroni ribelli. Si dirige a Tocco da Casauria, entra nel castello e da qui inizia le ostilità. L’Aquila si arrende a patti; è poi a Gaeta; raggiunge la Calabria dove perseguita i fautori di Nicola Ruffo e dei San Severino. Muove contro Cosenza con 600 cavalli e 500 fanti; sorpreso da 20000 contadini che hanno occupato i passi di entrata e di uscita di una valle, li contrattacca e ne fa grande strage. Fa legare i prigionieri a dodici per fune e si presenta sotto le mura della città minacciando di impiccarli tutti nel caso in cui i difensori non capitolino. Ottiene la resa a discrezione della città e riscuote una forte taglia. Ricava dai riscatti molto denaro che viene spedito a Ladislao d’Angiò a dorso di mulo. Vince anche i San Severino; anche il marchese di Crotone Ruffo è costretto a riparare in Francia. | |
1410 | Ladislao d’Angiò ha bisogno di denaro perché impegnato nell’assedio di Taranto ed a combattere i Ruffo in Calabria. Betto di Principato, Bernardo di Oferio e Braga da Viterbo mutuano a suo favore forti somme ricevendone in cambio la città di Belcastro (Braga da Viterbo, mutuo di 12000 ducati), il pegno di Policastro (Betto da Principato, mutuo di 6000 ducati), un castello in Val di Crati e la terra di Abatemarco (il ciambellano Bernardo di Oferio, in pegno fino alla restituzione dei 1000 ducati dati in prestito). | ||||
Nov. dic. | Campania | Cattura nel castello di Padula Gentile da Monterano con 300 cavalli. Per ottenere la libertà il condottiero avversario deve riconoscergli un quantitativo di libbre d’oro pari al peso dello stesso Braga da Viterbo (per circa 20000 ducati). | |||
1411 | |||||
Mag. | Napoli | Firenze Antipapa | Lazio | Prende parte alla battaglia di Roccasecca. E’ armato cavaliere prima del combattimento. | |
………… | Calabria | Assedia in Crotone Niccolò Ruffo. La città cade. I feudi del Ruffo vengono divisi tra i vari condottieri che hanno condotto le operazioni. Braga da Viterbo viene nominato da Ladislao d’Angiò viceré di Calabria, conte di Policastro e marchese di Crotone. | |||
1413 | |||||
Giu. | Lazio | Prende parte alla conquista di Roma; rimane alla guardia della città dopo la partenza del re di Napoli. Nella città si sposa con Antonia Colonna. Desidera visitare Viterbo: gli abitanti, nel timore che Braga da Viterbo voglia insignorirsi della città con un colpo di mano, gli fanno sapere che lo avrebbero volentieri ospitato solo se fosse venuto da solo o con la scorta di non più di 30 cavalli. Braga da Viterbo non accetta questa condizione; in un secondo momento scusa la loro diffidenza ed invia nella località un suo emissario Paolo di Perello. Costui, nel palazzo cittadino di Braga, che sorge presso la chiesa di San Martino Filone, tiene a suo nome corte bandita per un mese. | |||
Lug. | Umbria | Affianca il Tartaglia nell’ ingresso in Orvieto: gli abitanti si arrendono a condizione di non ricevere soccorsi per 1000 cavalli entro il termine di 15 giorni. | |||
1414 | |||||
Ago. | Lazio | Alla guardia di Roma. Alla notizia della morte di Ladislao d’Angiò si ritira a Rieti, mentre alla difesa di Orte si colloca il cognato Antonio Colonna. | |||
Estate | Borbone | Napoli | Calabria | Parteggia per il conte Giacomo di Borbone contro la regina Giovanna d’Angiò. Attaccato da Antonuccio dell’Aquila deve venire a patti. | |
1419 | Napoli | Capitano di guerra | Calabria | ||
1421 | Angiò | Re d’Aragona | Calabria | Appoggia Francesco Sforza ai danni degli aragonesi. | |
1429 | Calabria | Muore. |
CITAZIONI
-“Fu omo bello, savio, gagliardo, con poche parole; ma fu podagroso, e morì di morte naturale.” DI JUZZO
-“Buon capitano di genti d’armi.” DI COSTANZO
Fonte immagine in evidenza: Google Street View (modificata)