Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
BORELLA DA CARAVAGGIO (Giovanni Antonio Secco) Di Caravaggio. Detto Conte Borella. Conte di Borello e di Vimercate.
- 1498
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1465 | Milano | Borgogna | Francia | Prende parte nel Delfinato alla guerra del Pubblico Bene. Ha il comando di una squadra di uomini d’arme della compagnia dell’erede al ducato Galeazzo Maria Sforza. | |
1467 | Lombardia | Con Spagnolo da Tuderto ha l’incarico di maestro di stalla al posto del defunto Perino da Perugia. La funzione comporta l’amministrazione delle stalle ducali in cui si trovano centinaia di cavalcature, senza contare i muli, i carri ed altro equipaggiamento da viaggio. | |||
1468 | |||||
Sett. ott. | Milano | Duca Savoia | Piemonte ed Emilia | ||
Nov. | Milano | Correggio | Emilia | ||
1469 | |||||
Apr. | Lombardia | Prende parte alle giostre che si svolgono a Milano per la festa di San Giorgio. | |||
1470 | |||||
………….. | Regno di Napoli e Lombardia | Viene inviato dal duca di Milano Galeazzo Maria Sforza come ambasciatore presso Ferrante d’Aragona. Il re di Napoli lo infeuda di Borello (Laureana di Borrello) in Calabria da cui deriva il suo soprannome di Conte Borella. Rientrato in Lombardia, continua a ricoprire per lo Sforza la carica di maestro di stalla. | |||
Lug. | Milano | Lombardia | Tiene a battesimo il primogenito del duca. | ||
Sett. | Emilia | A Bologna, per consegnare al signore della città Giovanni Bentivoglio 8 cavalcature. | |||
Ott. | Emilia | Sempre a Bologna, presenzia ad un grande torneo che si svolge nella piazza di San Petronio. | |||
1472 | |||||
………….. | Milano | Governatore cavalli leggeri | Lombardia | Con Antonio Caracciolo affianca nel comando di balestrieri a cavallo Giampietro Bergamino. | |
Dic. | Lombardia | Sempre con Antonio Caracciolo ha ai suoi ordini 107 cavalli leggeri e 4 squadre di lance. | |||
1474 | |||||
Apr. | Lombardia | A Milano per la festa di San Giorgio. Regge l’insegna ducale con il Donbello ed altri 3 capisquadra della famiglia ducale. | |||
1475 | |||||
Feb. | Lombardia | Galeazzo Maria Sforza separa il borgo e la pieve di Vimercate; concede quest’ultima a Borella da Caravaggio con il titolo di conte. L’incarico gli procura una rendita annua di 1000 fiorini. La sua giurisdizione comprende 40 terre tra cui Arcore, Aicurzio, Bellusco, Bernareggio, Camparada, Carnate, Concorrezzo, Lesmo, Ornate, Oreno, Ornago, Sulbiate Superiore, Sulbiate Inferiore, Usmate, Velate, Velasca, Ruginello, Passirano, Ronco. | |||
1476 | |||||
Giu. | Milano | Duca di Borgogna | 300 uomini d’arme | Lombardia | A Mortara con 300 uomini d’arme e 900 provvigionati per sostenere l’azione di Donato del Conte nel Canavese ai danni del vescovo di Ginevra Gian Luigi di Savoia. |
Nov. | Francia | Si reca in missione diplomatica in Francia con Ludovico e Sforza Secondo Sforza. Viaggia in incognito, travestito da mercante. | |||
Dic. | Con Antonio Caracciolo ottiene l’incarico di governatore della famiglia ducale. | ||||
1477 | |||||
Gen. | Lombardia | Viene eletto governatore di Pavia per prevenirvi l’insorgere di eventuali disordini a causa dell’ uccisione in Milano di Galeazzo Maria Sforza. | |||
Mag. lug. | Milano | Piemonte | Su ordine della duchessa Bona di Savoia insegue Roberto da San Severino, fuggito da Milano e diretto verso le terre di Giovanni Francesco di Cocconato: lo raggiunge. Il suo arresto gli è impedito dal feudatario perché nella fretta non ha provveduto a farsi rilasciare il necessario mandato ducale. Il suo inseguimento si ferma ai confini con l’astigiano, a San Germano Vercellese. | ||
…………. | Lombardia | Cattura Obietto Fieschi. Il genovese viene incarcerato a Milano nel castello di Porta Giovia. | |||
1478 | |||||
Giu. | Milano | Liguria | E’ segnalato a Genova con 25 uomini d’arme della famiglia ducale. | ||
Lug. | Milano | Genova | Liguria | Ancora in Liguria con Pietro dal Verme e Giampietro Bergamino per affrontare i genovesi in rivolta. | |
Ago. | Liguria | Viene sconfitto e fatto prigioniero dal San Severino nella battaglia di Busalla. E’ rilasciato con il Bergamino e Pietro dal Verme in cambio della liberazione di Obietto Fieschi. | |||
Nov. | Milano | Cantoni Svizzeri | Svizzera | Muove da Bellinzona con il Bergamino per soccorrere gli abitanti di Claro attaccati dagli svizzeri. Si ferma nel castello di Montebello, supervisiona Lodrino ed Iragna che devono servire come base logistica per l’offensiva sforzesca. | |
Dic. | Svizzera | E’ preposto alla difesa di Bellinzona; esce dalla città con Pietro Francesco Visconti, Giovambattista dell’ Anguillara e Marsilio Torelli: gli svizzeri si oppongono a Giornico e lanciano dall’alto sassi sulle milizie ducali in marcia. Gli sforzeschi, spaventati, si danno in disordine alla fuga; sono uccisi 800/1500 soldati. Subito dopo lo scontro Borella da Caravaggio con Michele Battaglia accusa dieci famigli ducali per il loro cattivo comportamento in Val Levantina. | |||
1479 | |||||
Feb. | Emilia | Imprigiona a Borgo San Donnino (Fidenza) Morello Terzi, amico di Roberto da San Severino. Lo rilascia presto a seguito di alcune sue rivelazioni. | |||
1482 | |||||
Gen. | Emilia | Ricopre l’incarico di commissario ducale a Parma. | |||
Mar. | Milano | Rossi Venezia | Emilia | Con Giampietro Bergamino tenta invano di fare recedere Pietro Maria dei Rossi dai suoi propositi di insurrezione ai danni di ducali. | |
Apr. | Emilia | Assedia Noceto. A fine mese lascia il campo con Gian Giacomo da Trivulzio. | |||
Mag. | Milano | Lombardia e Emilia | Con Costanzo Sforza contrasta nel cremonese i veneziani. Ritorna nel parmense; lascia tale territorio per coadiuvare nel ferrarese le truppe di Ercole d’Este. | ||
Giu. | Emilia | Si incontra a Felino con Amoratto e Guido Torelli; cerca di staccare costoro dall’alleanza con Pietro Maria dei Rossi e con i veneziani. Si sposta nel ferrarese; staziona a Stellata. | |||
1483 | |||||
Sett. | Lombardia | Alla testa di 4 squadre di cavalli. | |||
1485 | |||||
Mar. | 75 uomini d’arme | Lombardia | A Milano per le solenni esequie dell’ ambasciatore veneziano Antonio Vitturi, morto nella città. Come governatore della famiglia ducale, carica che continua a ricoprire, ha il comando di 75 uomini d’arme. | ||
1486 | |||||
Nov. | Milano | Saluzzo | Piemonte | Si reca a Vercelli con Carlo Barbiano da Belgioioso per assistere il duca Carlo di Savoia attaccato con 200 lance dal marchese Ludovico di Saluzzo. Si segnala all’assedio di Sansomages ed a quello di Carmagnola. | |
Dic. | Piemonte | Si unisce a Moncalieri ed a Carignano con le truppe monferrine del Merlino.- | |||
1487 | |||||
Giu. | Romagna | Prende parte all’assedio di Saluzzo al comando di 200 uomini d’arme. | |||
1488 | |||||
Giu. ago. | Romagna | E’ nominato governatore di Forlì da Caterina Sforza. Sostituisce Giampietro Bergamino ucciso in una sommossa popolare a Faenza. | |||
1489 | Ha il comando di una squadra di lance spezzate. | ||||
1491 | Milano | Monferrato | Piemonte | E’ inviato con Antonio Maria da San Severino in soccorso del marchese Ludovico di Saluzzo. | |
1493 | Lombardia | E’ aggregato al consiglio segreto. | |||
1494 | |||||
Sett. | Milano | Napoli | Emilia | A Castel Guelfo di Bologna. Affianca i francesi contro gli aragonesi. | |
Nov. | Lombardia | Rientra a Milano; si reca con altri dignitari nel castello di Pavia per condolersi con Isabella d’Aragona per la morte del marito Giovanni Galeazzo Sforza. | |||
1495 | |||||
Mar. | Lombardia | E’ scelto dal duca di Milano Ludovico Sforza come precettore del figlio Massimiliano. | |||
1498 | Lombardia | Muore a Milano. E’ sepolto nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, cappella di San Luigi. E’ ricordato dal poeta Bernardo Bellincioni. |
CITAZIONI
-Con Giampietro Bergamino “Capitani esperti di cose militari.” POMETTA
-“E’ una delle più simpatiche figure della corte ducale. Si sa che egli era caro alla famiglia sforzesca e precettore dei principi fin dal tempo del grande Francesco, che tanto gli si affezionò da chiamarlo a confidente nelle cure dello stato e a educatore del figlio Galeazzo Maria. Il suo tatto, la sua prudenza, la sua varia cultura valsero a renderlo caro anche a Ludovico il Moro, che lo tenne a precettore principale del primogenito e gli affidò qualche importante incarico.” MALAGUZZI VALERI
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