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BOFFILLO DEL GIUDICE (Boffile de Judicis, Bouflilele Juge). Di Amalfi. Conte di Castres. Signore di Sommières, Crestarnault, Lézignan, Sérenac, Langrons.
- 1502 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1443 | Campania | Paggio alla corte del re di Napoli Alfonso d’Aragona. | |||
1450 | |||||
Sett. | Campania | Viene investito dei beni del padre defunto. | |||
…………. | Campania | Ricopre l’incarico di governatore della Valle Beneventana e del Principato Ultra. | |||
1459 | |||||
Mag. | Angiò | Napoli | Campania | Ribellatosi agli aragonesi a favore di Giovanni d’Angiò, i suoi beni sono confiscati per essere concessi a Pascasio Diaz Garlon. | |
1465 | Francia | Alla conclusione della guerra ripara in Provenza presso gli Angiò: vi trova altri capitani napoletani come Cola di Monforte e Jacopo Galeota. Lo seguono in anche la madre Giovannella Capece e, forse due nipoti, Ludovico e Bernardino Abenevoli. Non si hanno notizie, invece, della moglie Covella Caracciolo e dei figli. | |||
1466 | |||||
Ott. | Angiò | Re d’Aragona | Capitano g.le | Il conte di Provenza Renato d’Angiò accetta la corona che gli è offerta dai catalani che si sono ribellati a Giovanni d’Aragona. Boffillo del Giudice ha il comando delle truppe (110 lance francesi e 30 provenzali). Si sposta in Catalogna. | |
1467 | |||||
Gen. | Francia | Giunge a Perpignano | |||
Feb. | Spagna | Occupa Castellon de Ampurias. A Barcellona. | |||
…………. | Spagna | Rimane in Catalogna per tutto il resto della campagna. | |||
1470 | |||||
Dic. | Francia | Renato d’Angiò gli riconosce una pensione annua di 400 fiorini e lo nomina suo ciambellano. | |||
1471 | |||||
Ott. | Spagna | Ha l’incarico dagli abitanti di Barcellona di recuperare Cadaques; è sconfitto sul fiume Bejes con Cola di Monforte dal conte di Prades. | |||
Ott. | Lombardia | Viene inviato in Italia alla ricerca di aiuti per potere continuare la guerra in Spagna. Si reca a Milano presso il duca Galeazzo Maria Sforza per chiedere un prestito di 50000 ducati e tentare di concludere un’alleanza offensiva e difensiva con il duca. Riceve in prestito 12000 ducati ed ottiene il permesso di reclutare truppe in Lombardia. | |||
Nov. | Piemonte | In Italia. Visita a Vercelli la duchessa di Savoia. Si reca, quindi, a Casale Monferrato alla scopo di arruolare 2 compagnie di soldati. | |||
Dic. | Francia | Fa ritorno ad Aix-en-Provence; si preoccupa di chiedere la reversibilità della sua pensione, in caso di decesso, a favore della madre. | |||
1472 | |||||
Apr. | Angiò | Re d’Aragona | Spagna e Francia | Contrasta ancora le truppe del re d’Aragona. Con Jacopo Galeota e Cola di Monforte rientra in trionfo in Barcellona. Al comando di 400 cavalli e 600 fanti lascia Castellòn de Ampurias e batte gli avversari presso Peralda, dove sorprende il sovrano che si salva per miracolo dalla cattura. Con la vittoria riattraversa i Pirenei ed accorre alla difesa del Rossiglione (Roussillon). | |
1473 | Francia | Francia | Alla morte di Giovanni d’Angiò passa agli stipendi del re di Francia Luigi XI. E’ nominato suo consigliere e ciambellano Gli viene concessa una pensione annua di 2000 lire tornesi. | ||
1474 | |||||
…………… | Francia | Rossiglione | Francia | Riceve, con il vescovo Tristano d’Aure, 2 ambasciatori delle province del Rossiglione e della Cerdagne che si sono ribellate al re di Francia. Tali territori sono stati ereditati da Luigi XI alla morte dell’ultimo conte di Provenza. Boffillo del Giudice si rende conto che i suoi interlocutori non vogliono che guadagnare tempo per permettere ai loro concittadini di arrivare all’estate, tempo della raccolta del frumento. | |
Apr. dic. | 100 lance | Spagna e Francia | Esce da Parigi e si avvia in Catalogna con 100 lance. Rimane in tale regione fino ai primi di dicembre allorché ottiene la capitolazione di Elna. | ||
1475 | |||||
Mar. | Francia | Alla capitolazione di Perpignano. | |||
…………… | Francia | Nominato luogotenente generale, si rifiuta di eseguire le misure crudeli volute dal re di Francia nei confronti degli abitanti di Perpignano. Inizia i lavori della cittadella, gli è concesso l’ufficio di balivo e gli sono donati i beni che vengono confiscati ai proscritti. | |||
Lug. | Francia | E’ sostituito nel suo incarico dal Bouchage per divenire luogotenente generale del Rossiglione e della Cerdagne. | |||
Dic. | Francia | A marzo è sfidato a duello da Giulio da Pisa perché durante l’assedio di Elna ha indotto Bernardo di Doms alla resa facendogli credere che la sua vita sarebbe stata risparmiata. Boffillo del Giudice si rivolge al re e gli chiede l’autorizzazione di difendere il suo onore: si stabilisce che il duello abbia luogo a fine mese a Parigi, all’Hotel de Ville alla presenza dell’ arbitro Antonio di Chabanne, conte di Dammartin. Giulio da Pisa non si presenta all’incontro stabilito a mezzogiorno: viene chiamato tre volte ed è atteso fino al tramonto. Le scuse dello sfidante sono dichiarate non valide; il Dammartin rimette tutto alla decisione del sovrano. | |||
1476 | |||||
Gen. | Francia | Luigi XI dichiara false le accuse di Giulio da Pisa nei confronti di Boffillo del Giudice. | |||
Apr. | Francia | Giulio da Pisa si presenta al duca di Milano e gli chiede il permesso di misurarsi con il del Giudice. Galeazzo Maria Sforza si limita ad emettere una patente, cui farà seguito, a fine maggio un messaggio del re di Francia nel quale Luigi XI esprime la sua meraviglia per le pretese di Giulio da Pisa. A giugno lo Sforza si dichiara contrario allo svolgimento del duello; Giulio da Pisa fa allora appello a Galeotto della Mirandola che riesce a spedire una citazione al del Giudice. Ad ottobre quest’ultimo invia al signore di Mirandola un suo ambasciatore con il compito di sostenere la tesi che una riapertura della questione sarebbe equivalsa ad un’offesa al re di Francia in quanto è già stata emesso un suo giudizio al riguardo. | |||
Mag. | Francia | Gli sono ampliati i poteri nel Rossiglione; gli sono concessi in feudo Sommières, presso Nimes nella Linguadoca, e Crestarnault nel Delfinato. | |||
Ago. sett. | Francia | Lascia il Rossiglione per recarsi a Lione. A settembre è segnalato a corte. | |||
…………… | Francia | Viene nominato con altri commissario alle conferenze di Boulogne: è istruito un processo ai danni del duca di Nemours, Giacomo d’Armagnac. Boffillo del Giudice interroga il nobile | |||
1477 | |||||
Apr. | Francia | A Parigi. Comunica all’ ambasciatore milanese i rallegramenti di Luigi XI per la fine della rivolta di Genova. | |||
Lug. | Francia | Si astiene sulla proposta di condanna a morte del duca di Nemours. Con Pietro Doriole tratta con l’ambasciatore veneziano Domenico Gradenigo. | |||
Ago. | Francia | A Thérouanne, per la ratifica di convenzioni tra il re di Francia e la Serenissima. | |||
Sett. | Francia | A meno di un mese dall’ esecuzione del duca di Nemours Luigi XI concede al del Giudice la contea di Castres (69 insediamenti con rendita annua di 7000 lire tornesi) e la signoria di Lézignan nel narbonese già feudi dello stesso Armagnac. | |||
Ott. | Francia | Prende possesso di Castres e di Lézignan senza tenere conto dell’ opposizione del parlamento che ha emesso una sentenza riguardante l’inalienabilità della contea. | |||
…………… | 100 lance | Francia | |||
1478 | |||||
Feb. | Francia | Acquista le signorie di Sérenac e di Langrons, il cui acquisto è ratificato nel successivo maggio. | |||
Mar. | Francia | Ritorna al governo del Rossiglione; suo vice è Jacopo Galeota. | |||
…………… | Inghilterra | E’ utilizzato in altre missioni diplomatiche che si concludono con il prolungamento della tregua di Picquigny in vigore con il re d’Inghilterra Edoardo IV. | |||
Lug. | Francia | Fa parte del collegio arbitrale che ha il mandato di decidere sulla tregua stipulata dalla Francia con il duca Massimiliano d’Austria. | |||
Ago. | Francia | Favorisce la politica di Luigi XI volta ad ingerirsi nelle cose italiane. A metà mese è presente alla redazione delle lettere dettate dal sovrano per favorire la pacificazione in Firenze a seguito della congiura dei Pazzi. | |||
1479 | |||||
Mar. mag. | Francia | Redige le istruzioni per un segretario del re che deve accompagnare a Roma un emissario del re inglese. Sostituisce il sovrano francese negli incontri tra i delegati del ducato di Milano e gli svizzeri. | |||
Giu. ott. | Lussemburgo | E’ impegnato in una missione diplomatica nel Lussemburgo. | |||
Dic. | Francia | Amposta | Spagna | Si avvia verso i Pirenei, visita i suoi feudi. Compie un’azione di polizia nell’Ampurdàn per punire il castellano di Amposta che ha compiuto alcune scorrerie nel Rossiglione. Si preoccupa di risolvere alcune questioni di delimitazione delle frontiere intervenute al termine della pace tra francesi ed aragonesi. | |
1480 | |||||
Apr. | 92 lance | Francia | E’ nominato viceré del Rossiglione e della Cerdagne; presidia il territorio con la sua compagnia di uomini d’arme italiani e gli sono concessi poteri molto ampi in campo militare, finanziario, giuridico e commerciale. | ||
Ago. | Francia | Si sposa a Nérac con maria d’Albret, che gli porta in dote 30000 lire tornesi. | |||
1482 | |||||
Feb. | Francia | E’ insignito dell’ordine di San Michele. Gli sono affidate la capitaneria e la guardia del castello di Perpignano con uno stipendio annuo di 1200 lire tornesi. | |||
Mar. | Francia | Fa parte di una commissione d’inchiesta riguardante l’operato di Renato d’Alençon, conte di Perche. | |||
1483 | |||||
Feb. | Francia | Funge da tramite tra il re e la corte nel processo contro Renato d’Alençon. | |||
Ago. | Francia | Prima di morire Luigi XI abbuona al del Giudice il pagamento di tutte le tasse da lui dovute alla tesoreria regia fino al termine del mese di agosto. | |||
1484 | |||||
Ott. | Francia | Resta ancora al governo del Rossiglione e della Cerdagne con il nuovo sovrano Carlo VIII: mantiene sempre le cariche di castellano di Perpignano e di Collioure. La novità consiste nel fatto che i luogotenenti di tali fortezze non fanno più capo al del Giudice, ma rispondono direttamente al sovrano. | |||
…………… | Francia | Gli si ribellano Castres e Lézignan ad opera del vescovo di Castres Giovanni d’Armagnac e dei figli del defunto duca di Nemours: il del Giudice tiene testa con le armi alla rivolta, fa impiccare un uomo che ha tentato di impossessarsi del castello di Roquecourbe ed imprigiona un procuratore del re che ha l’incarico di prendere cognizione dei termini della contesa. Il balivo di Autun fa cessare le ostilità. | |||
1486 | |||||
Apr. | Francia | Viene accusato dai suoi avversari davanti al parlamento di Parigi. Ha inizio il dibattito. | |||
Nov. | Francia | E’ imprigionato: gli viene, tra l’altro, attribuita la responsabilità della morte del primogenito del duca di Nemours, deceduto di peste mentre era a lui affidato. Gli rimane la contea di Castres, anche se è condannato a risarcire ed a restituire varie somme di denaro al vescovo Giovanni d’Armagnac. | |||
1488 | |||||
Nov. | Si offre ai veneziani come capitano generale. | ||||
1489 | |||||
Apr. lug. | Un suo agente espone le sue richieste a Venezia: chiede uno stipendio di 40000 ducati ed una casa a Brescia per la moglie. La risposta è negativa in quanto la Serenissima non necessita di un capitano generale, ma di un governatore generale. | ||||
1491 | |||||
Lug. | Francia | Cade in disgrazia ed è sostituito nel governo del Rossiglione da Gilberto di Montpensier: gli rimane sempre lo stipendio di 2000 lire tornesi relativo alla carica. | |||
1492 | |||||
Gen. | Ritorna alla carica con i veneziani; ottiene un nuovo rifiuto. | ||||
1494 | |||||
Sett. | Francia | Dona tutti i suoi beni al cognato Alano d’Albret che lo ha assistito nel recuperare i beni sottrattigli dalla moglie con l’aiuto di Charles e di Jean Giovanni di Montferrand, che ha sposato la figlia Luisa contro la sua volontà. Si riserva solo l’usufrutto della contea di Castres. | |||
1498 | Francia | Ottiene una rendita annua di 8000 lire tornesi al posto dell’usufrutto dei suoi beni. | |||
1499 | |||||
Ago. | Francia | Fa testamento. Disereda la moglie e la figlia. | |||
1502 | |||||
Ago. | Francia | Muore a Roquecombe. E’ sepolto nella chiesa conventuale di Castres in un sepolcro di marmo su cui sono incise le sue armi. Il suo nome vi compare nonostante l’opposizione dei canonici della cattedrale. Masuccio Salernitano gli dedica la cinquantesima novella del Novellino. Un manoscritto miscellaneo del 1489, conservato a Milano nella Biblioteca Braidense di Milano, contiene alcuni carmi a lui dedicati. |
CITAZIONI
-“In molta stima di valoroso guerriere.” DE LELLIS
-“Già paggio del re Alfonso, che col valor dell’armi divenne General Capitano del re Luigi XI e conte di Castro nella Francia.” DE PIETRI