BERNARDINO D’ANTIGNOLA

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2016
cittadella padova
La cinta muraria di Cittadella. Cittadella venne fondata nel 1220 da Padova in funzione anti trevigiana. Treviso infatti aveva avviato la costruzione di Castelfranco, piccolo avamposto militare lungo il confine segnato dal torrente Muson.

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

BERNARDINO D’ANTIGNOLA (Conte Bernardinello) Conte.

Nipote di Bartolomeo d’Alviano.

  • 1530 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1500
Lug.FuoriuscitiPerugiaUmbria

Partecipa in Perugia alla congiura di Carlo Baglioni e di Girolamo dalla Penna ai danni dei Baglioni. Entra nella camera di Guido Baglioni con un’accetta ed  uccide quest’ultimo. E’ costretto all’esilio con la vittoria di Giampaolo Baglioni.

1503
Ago.ChiesaBaglioniUmbriaAlla morte del papa Alessandro VI si unisce con Carlo Baglioni. Difende Perugia dagli attacchi portati da Giampaolo Baglioni.
Sett.Umbria

Si scontra con gli avversari a Ponte San Giovanni; gli viene uccisa la cavalcatura e resta ferito al viso da un colpo di daga. Prende parte alla difesa di Perugia; attaccato da Bartolomeo d’Alviano, da Gentile e dal  Baglioni,  si dà alla fuga.

1510
…………..FranciaVeneziaVenetoPrende parte ad un’azione ai danni di Monselice.
Lug.VenetoEntra in Monselice e libera 2 fanti veneziani della compagnia di Martino dal Borgo.
Ago.VeneziaFranciavenetoAccetta di militare agli stipendi della Serenissima. Il fatto viene a conoscenza dei francesi che si affrettano a incarcerarlo.
1512
Ott.VeneziaFrancia FerraraRomagnaAppoggia a Ravenna l’azione del capitano del Po Andrea Contarini contro gli estensi.
1513
Sett.VeneziaSpagna   Impero

Prende parte alla difesa di Padova. Al termine dell’assedio esce dalla città con Guido Rangoni alla testa di 500 cavalli leggeri e di 100 lance. Lotta contro gli avversari a Frassine; aggredito a sua volta, comincia a ritirarsi. Cade davanti a lui il luogotenente del Rangoni, si forma un ingorgo, è uccisa anche la sua cavalcatura. E’ catturato con Galeazzo Rapetta dopo essere stato ferito ad un occhio. Liberato quasi subito attraverso una scambio di prigionieri, si reca ad Este ed a Padova dove informa Bartolomeo d’Alviano sullo stato di salute dell’esercito spagnolo.

Ott.Veneto

Si trova nel vicentino. Allorché gli avversari si ritirano da Olmo, è inviato dall’Alviano con gli stradiotti al loro inseguimento al fine di spiarne i movimenti e di disturbare la loro ritirata con qualche scaramuccia. Attacca battaglia e viene respinto dalla cavalleria tedesca: è questo l’inizio della rovinosa sconfitta di Creazzo. Fatto ancora prigioniero, è liberato in cambio del capitano spagnolo Gardono.

1514
Gen.VenetoE’ lasciato con 300 cavalli alla guardia dei territori di Cittadella, Bassano del Grappa e Marostica.
Feb.Veneto

Cristoforo Calepino lascia Vicenza per raccogliere truppe a Borgo Valsugana con le quali assalire Bassano del Grappa. Raduna 500 fanti. L’Antignola con Annibale di Lenzo e molti contadini di Valstagna si avventano sul capitano imperiale  che sta depredando i territori di Bassano del Grappa e di Marostica. L’avversario è bloccato a Carpanè, dove i contadini gettano enormi massi contro i nemici in marcia: obbligato a venire a battaglia, il Calepino è sconfitto e fatto prigioniero con 400 fanti tedeschi e 30 cavalli. Il capitano imperiale è condotto a Venezia dove morirà in carcere.

Mar.Friuli

Lascia Padova con Niccolò Vendramin e segue l’Alviano in Friuli, prima a Sacile e, poi, alla conquista di Pordenone. Tocca San Daniele del Friuli.

Apr.Friuli

Con il Vendramin si mette all’inseguimento di Cristoforo Frangipane che è stato costretto ad abbandonare l’assedio di Osoppo. Lo intercetta a Venzone e cattura ai nemici 150 cavalli, mentre la fanteria imperiale fa in tempo a superare il Tagliamento ed a raggiungere il castello di San Daniele del Friuli.

Giu.Veneto

Con Annibale di Lenzo (400 cavalli leggeri) è sotto Cittadella. Guada il Brenta e cattura cinque uomini d’arme spagnoli che sono condotti a Padova. Difende con vigore i territori di Cittadella, Bassano del Grappa e Marostica con continue scorrerie.

Lug.Veneto

E’ sorpreso nottetempo in Cittadella da 500 cavalli leggeri e  da 300 archibugieri di Ferdinando d’Avalos, portati in groppa dai primi. Esce contro i nemici ed è respinto dagli uomini del d’Avalos. Agli attaccanti giungono alcuni pezzi di artiglieria ed altri rinforzi per un totale di 700 uomini d’arme, 700 cavalli leggeri e 3500 fanti. Bernardino d’Antignola, agli inizi, riesce a respingere gli avversari; costoro conducono un attacco generale alla parte opposta della città sguarnita al momento di difensori. I suoi cavalli leggeri armati di spade e di balestre devono cedere ai picchieri spagnoli: il condottiero è ferito ed è catturato con 250 uomini, Annibale di Lenzo ed il podestà Francesco Coco. Viene inviato  a Verona ed è trattenuto in Castelvecchio nonostante numerose proposte di scambio.

Ago.VenetoE’ liberato sulla parola per raggiungere Padova e qui presenziare al battesimo del figlio di Bartolomeo d’Alviano. Ritorna a Verona.
1517
Gen.CroaziaPrigioniero di Bernardino Frangipane.
1518
Dic.Viene liberato con Giulio Manfrone a seguito del rilascio da parte veneziana di Cristoforo Frangipane.
…………..Milita nelle compagnie di Giovanni dei Medici.
1523
Mag.UmbriaPuò rientrare a Perugia dopo esserne stato lontano ventitré anni. E’ accolto con favore dagli amici di Orazio Baglioni.
1526
Lug.ChiesaImperoEmiliaDi presidio a Modena. Fa spianare nei pressi di Rubiera il canale che conduce a Carpi.
Ago.500 fantiLombardiaAl campo di Lambrate.
Sett.100 cavalli leggeriEmilia e Romagna

Ritorna a Solara con 100 cavalli leggeri; sebbene sia ammalato, con il nipote Ruggero ed Andrea Seghizzi affronta 100 cavalli spagnoli e 100 archibugieri che hanno attraversato il Secchia. I suoi due capitani rimangono entrambi uccisi in una scaramuccia mentre stanno inseguendo gli avversari nel bolognese con Pietro da Birago ed Ettore Giovenale. L’Antignola è ferito leggermente, colpito da tre palle di archibugio. In Romagna.

Dic.Emilia

Rientra in Modena; a metà mese scorta a Parma con 150 cavalli alcuni funzionari che portano il denaro destinato alle paghe di quella guarnigione.

1527
Gen.Emilia

A Reggio Emilia; sulla strada del ritorno a Modena cattura un ebreo di Carpi cui impone una taglia di 400 ducati. Esce ancora dalla città per cogliere in imboscata il Vargas e Niccolò Varolo, che da Ferrara si stanno dirigendo a Carpi per consegnare la città ai lanzichenecchi. L’agguato fallisce e sono catturati solo sette nemici. Sempre nel  mese ha una scaramuccia nei pressi di Correggio.

Feb.Emilia

A Rolo con 150 cavalli leggeri; fallisce un suo tentativo di cogliere in imboscata le milizie imperiali; in un’altra incursione nel carpigiano razzia del bestiame.

1528
Giu.ChiesaRiminiRomagnaAssale in Rimini Sigismondo Malatesta. Si incontra con il capitano avversario e dopo qualche giorno il Malatesta cede la località ai pontifici.
Ago.Emilia

Rientra nel modenese; i suoi uomini infestano i territori di San Cesario sul Panaro  e di Corlo, i cui abitanti nei giorni precedenti hanno sostenuto i partigiani dei Bentivoglio ai danni dello stato della Chiesa.

…………..ChiesaFerraraEmiliaDal modenese irrompe nei territori degli estensi per depredarli.
1529
Lug.ImperoFirenzeToscanaCombatte i fiorentini.
1530Muore.

 CITAZIONI

-“Uomo forte e valoroso..Capitano animoso.” GIOVIO

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