BERNARDINO ANTIGNOLA (Conte Bernardinello) Conte. Nipote di Bartolomeo d’Alviano.
+ 1530 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1500 | |||||
Lug. | Fuoriusciti | Perugia | Umbria |
Partecipa in Perugia alla congiura di Carlo Baglioni e di Girolamo dalla Penna ai danni dei Baglioni. Entra nella camera di Guido Baglioni con un’accetta ed uccide quest’ultimo. E’ costretto all’esilio con la vittoria di Giampaolo Baglioni. |
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1503 | |||||
Ago. | Chiesa | Baglioni | Umbria |
Alla morte del papa Alessandro VI si unisce con Carlo Baglioni. Difende Perugia dagli attacchi portati dal Baglioni. |
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Sett. | Umbria |
Si scontra con gli avversari a Ponte San Giovanni; gli viene uccisa la cavalcatura e resta ferito al viso da un colpo di daga. Prende parte alla difesa di Perugia; attaccato da Bartolomeo d’Alviano, da Gentile e dal Baglioni, si dà alla fuga. |
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1510 | |||||
………….. | Francia | Venezia | Veneto |
Partecipa ad un attacco contro Monselice. |
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Lug. | Veneto |
Entra in Monselice e libera due fanti della compagnia di Martino dal Borgo. |
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Ago. | Venezia | Francia | Veneto |
Accetta il soldo dei veneziani; i francesi lo vengono a sapere e lo incarcerano. |
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1512 | |||||
Ott. | Venezia | Francia Ferrara | Romagna |
Affianca a Ravenna l’azione del capitano del Po Andrea Contarini contro gli estensi. |
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1513 | |||||
Sett. | Venezia | Spagna Impero |
Prende parte alla difesa di Padova. Al termine dell’assedio esce dalla città con Guido Rangoni alla testa di 500 cavalli leggeri e di 100 lance. Lotta contro gli avversari a Frassine; aggredito a sua volta, comincia a ritirarsi. Cade davanti a lui il luogotenente del Rangoni, si forma un ingorgo, è uccisa anche la sua cavalcatura. E’ catturato con Galeazzo Rapetta dopo essere stato ferito ad un occhio. Liberato quasi subito attraverso una scambio di prigionieri, si reca ad Este ed a Padova dove informa Bartolomeo d’Alviano sullo stato di salute dell’esercito spagnolo. |
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Ott. | Veneto |
Si trova nel vicentino. Allorché gli avversari si ritirano da Olmo, è inviato dall’Alviano con gli stradiotti al loro inseguimento al fine di spiarne i movimenti e di disturbare la loro ritirata con qualche scaramuccia. Attacca battaglia e viene respinto dalla cavalleria tedesca: è questo l’inizio della rovinosa sconfitta di Creazzo. Fatto ancora prigioniero, è liberato in cambio del capitano spagnolo Gardono. |
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1514 | |||||
Gen. | Veneto |
E’ lasciato con 300 cavalli alla guardia dei territori di Cittadella, Bassano del Grappa e Marostica. |
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Feb. | Veneto |
Cristoforo Calepino lascia Vicenza per raccogliere truppe a Borgo Valsugana con le quali assalire Bassano del Grappa. Raduna 500 fanti. L’Antignola con Annibale di Lenzo e molti contadini di Valstagna si avventano sul capitano imperiale che sta depredando i territori di Bassano del Grappa e di Marostica. L’avversario è bloccato a Carpanè, dove i contadini gettano enormi massi contro i nemici in marcia: obbligato a venire a battaglia, il Calepino è sconfitto e fatto prigioniero con 400 fanti tedeschi e 30 cavalli. Il capitano imperiale è condotto a Venezia dove morirà in carcere. |
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Mar. | Friuli |
Lascia Padova con Niccolò Vendramin e segue l’Alviano in Friuli, prima a Sacile e, poi, alla conquista di Pordenone. Tocca San Daniele del Friuli. |
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Apr. | Friuli |
Con il Vendramin si mette all’inseguimento di Cristoforo Frangipane che è stato costretto ad abbandonare l’assedio di Osoppo. Lo intercetta a Venzone e cattura ai nemici 150 cavalli, mentre la fanteria imperiale fa in tempo a superare il Tagliamento ed a raggiungere il castello di San Daniele del Friuli. |
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Giu. | Veneto |
Con Annibale di Lenzo (400 cavalli leggeri) è sotto Cittadella. Guada il Brenta e cattura cinque uomini d’arme spagnoli che sono condotti a Padova. Difende con vigore i territori di Cittadella, Bassano del Grappa e Marostica con continue scorrerie. |
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Lug. | Veneto |
E’ sorpreso nottetempo in Cittadella da 500 cavalli leggeri e da 300 archibugieri di Ferdinando d’Avalos, portati in groppa dai primi. Esce contro i nemici ed è respinto dagli uomini del d’Avalos. Agli attaccanti giungono alcuni pezzi di artiglieria ed altri rinforzi per un totale di 700 uomini d’arme, 700 cavalli leggeri e 3500 fanti. L’Antignola, agli inizi, riesce a respingere gli avversari; costoro conducono un attacco generale alla parte opposta della città sguarnita al momento di difensori. I suoi cavalli leggeri armati di spade e di balestre devono cedere ai picchieri spagnoli: il condottiero è ferito ed è catturato con 250 uomini, Annibale di Lenzo ed il podestà Francesco Coco. Viene inviato a Verona ed è trattenuto in Castelvecchio nonostante numerose proposte di scambio. |
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Ago. | Veneto |
E’ liberato sulla parola per raggiungere Padova e qui partecipare al battesimo del figlio dell’Alviano. Ritorna a Verona. |
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1517 | |||||
Gen. | Croazia |
Prigioniero di Bernardino Frangipane. |
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1518 | |||||
Dic. |
Liberato con Giulio Manfrone a seguito del rilascio di Cristoforo Frangipane. |
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………….. |
Milita nella compagnia di Giovanni dei Medici. |
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1523 | |||||
Mag. | Umbria |
Può rientrare a Perugia dopo esserne stato lontano ventitre anni dalla città. E’ accolto con favore dagli amici di Orazio Baglioni. |
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1526 | |||||
Lug. | Chiesa | Impero | Emilia |
Di stanza a Modena. Fa spianare presso Rubiera il canale che conduce a Carpi. |
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Ago. | 500 fanti | Lombardia |
Al campo di Lambrate. |
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Sett. | 100 cavalli leggeri | Emilia e Romagna |
Ritorna a Solara con 100 cavalli leggeri; sebbene sia ammalato, con il nipote Ruggero ed Andrea Seghizzi affronta 100 cavalli spagnoli e 100 archibugieri che hanno attraversato il Secchia. I suoi due capitani rimangono entrambi uccisi in una scaramuccia mentre stanno inseguendo gli avversari nel bolognese con Pietro da Birago ed Ettore Giovenale. L’Antignola è ferito leggermente, colpito da tre palle di archibugio. In Romagna. |
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Dic. | Emilia |
Rientra in Modena; a metà mese scorta a Parma con 150 cavalli alcuni funzionari che portano il denaro destinato alle paghe di quella guarnigione. |
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1527 | |||||
Gen. | Emilia |
A Reggio Emilia; sulla strada del ritorno a Modena cattura un ebreo di Carpi cui impone una taglia di 400 ducati. Esce ancora dalla città per cogliere in imboscata il Vargas e Niccolò Varolo, che da Ferrara si stanno dirigendo a Carpi per consegnare la città ai lanzichenecchi. L’agguato fallisce e sono catturati solo sette nemici. Sempre nel mese ha una scaramuccia nei pressi di Correggio. |
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Feb. | Emilia |
A Rolo con 150 cavalli leggeri; fallisce un suo tentativo di cogliere in imboscata le milizie imperiali; in un’altra incursione nel carpigiano razzia del bestiame. |
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1528 | Chiesa | Rimini | |||
Giu. | Romagna |
Assale in Rimini Sigismondo Malatesta: si incontra con il Malatesta e costui cede ai pontifici dopo qualche giorno. |
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Ago. | Emilia |
Rientra nel modenese; i suoi uomini infestano i territori di San Cesario sul Panaro e di Corlo, i cui abitanti nei giorni precedenti hanno sostenuto i partigiani dei Bentivoglio ai danni dello stato della Chiesa. |
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………….. | Chiesa | Ferrara | Emilia |
Dal modenese irrompe nel territorio degli estensi per depredarlo. |
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1529 | |||||
Lug. | Impero | Firenze | Toscana |
Combatte i fiorentini. |
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1530 |
Muore. |
CITAZIONI
-“Uomo forte e valoroso..Capitano animoso.” GIOVIO