Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
BECCARINO (Antonio Beccarino Brunori, Ceccolino di Brunoro, Marino da Marsciano, Caccolino da Viterbo) Di Leonessa.
Signore di Monte Giove, un castello posto tra Orvieto ed il lago Trasimeno. Padre di Gentile da Leonessa.
- 1415 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avvesario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………….. | Lazio ed Umbria | A causa delle lotte di fazione è costretto dai Parasassi ad abbandonare Leonessa ed a rifugiarsi nel territorio di Amelia. Si dà al mestiere delle armi. Il comune di Orvieto gli assegna il controllo di un’area, quella di Monte Giove, oggetto di continui scontri tra le fazioni nobiliari dell’ orvietano. | |||
………….. | Umbria | Milita nella compagnia di Ceccolo Broglia. | |||
………….. | Chiesa | Umbria | Fa parte della compagnia di Paolo Orsini. | ||
1384 | Lazio | Rientra a Leonessa e si riconcilia con i Parasassi. | |||
1398 | Chiesa | Perugia | Umbria | Affianca Ugolino Trinci nelle operazioni che portano alla cacciata dei fautori dei raspanti da Perugia. | |
1405 Ago. | Chiesa | Napoli | Lazio | Irrompe in Roma con l’Orsini, Mostarda da Forlì e Ceccolino dei Michelotti; si scontra ai Prati di Nerone con Giovanni Colonna, Pieretto de Andreis e Gentile da Monterano che sono messi in fuga e costretti a rifugiarsi nella Campagna romana. | |
1407 | |||||
Ago. | Chiesa | Napoli | Lazio | Alla difesa di Roma. Si distingue nella battaglia di Porta San Lorenzo (Porta Tiburtina) dove con pochi cavalli respinge un grande numero di angioini. | |
1408 | |||||
Gen. | Lazio | Esce da Roma per Ponte Milvio; a Monterotondo si scontra con gli angioini comandati da Riccardo di Sangro: cattura Giacomo Malacarne con 150 cavalli. Conduce tale capitano prima a Monterotondo e poi a Roma, dove sarà rinchiuso nel palazzo di Paolo Orsini. A fine mese, durante la festa del Testaccio, ospita nella sua casa Francesco e Paolo Orsini, nonché lo stesso Malacarne. Organizza nell’occasione una festa ed un torneo, probabilmente per la nascita del figlio Gentile da Leonessa. | |||
Apr. | Lazio | Ha l’incarico dall’Orsini di sovraintendere a Roma alla disciplina degli uomini d’arme: alcuni di essi, infatti, sono sospettati di essere usciti dalla città di nascosto per la Porta Viridaria (San Pietro) e di avere ucciso sulla strada alcuni pellegrini. La capitale è investita nuovamente dagli angioini che pongono il loro campo a San Paolo fuori le Mura: il Beccarino esce con 40 cavalli da Porta San Paolo ed attacca gli avversari, cui cattura 16 uomini d’arme e 4 fanti. | |||
1410 | |||||
Apr. | Antipapa | Napoli | Lazio | A Roma. Presenzia con l’Orsini alla festa di San Giorgio; accompagna in processione un’immagine del santo nella chiesa di San Giorgio in Velabro. | |
Giu. | Lazio | Cattura molti contadini, usciti dal castello di Marino (controllato dai Colonna) per trebbiare il frumento; si impadronisce del raccolto che depone a Roma nella chiesa di San Biagio della Pagnotta. | |||
Lug. | Lazio | Si allontana da Roma per scortare una colonna di saccomanni; imprigiona alcuni cittadini, che provengono da Marino, e li incarcera nella sua casa in attesa di incassare la taglia loro imposta. | |||
…………. | Camerino | Marche | Agli stipendi di Rodolfo da Varano. | ||
1415 | |||||
Gen. | Comp. ventura | Viterbo | Lazio | Entra in Viterbo con il Tartaglia. | |
Lug. | Comp. ventura | Gubbio | Umbria e Lazio | Depreda il territorio eugubino e vi fa 80 prigionieri tra cui Guidopaolo degli Accomanducci. Si trasferisce nel Patrimonio; è spinto dal cardinale Giacomo Isolani a minacciare i possedimenti del Tartaglia. | |
Ago. | Lazio | Sconfitto e catturato, viene fatto decapitare a Toscanella (Tuscania) assieme con il Farina perché sospettato di avere cercato di uccidere il Tartaglia su richiesta di Muzio Attendolo Sforza. Sposa Jacopa Bisensi. |
CITAZIONI
-“Condottiero di una certa fama militare fra la fine del ‘300 e i primi del ‘400, ricordato nelle cronache dell’Italia centrale e di quelle Romane.” ZELLI
-“Familiario fidelibus devotis nostris dilectis gratiam et bonam voluntatem.” Da una lettera che gli è inviata dalla regina di Napoli Giovanna d’Angiò riportata da FABRETTI
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